Quando piove il labirinto di via Antonio Scopelliti diventa un lago. La disperazione di chi non ha vie di fuga
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Lottare contro la furia dell’acqua a mani nude, armati solo di scope e stracci. Gli abitanti di via Antonio Scopelliti, a Santa Lucia sopra Contesse, sono disperati. C’è chi ha perso mobili, pezzi della cucina, divani e materassi. I giardini e le stradine interne si allagano ad ogni pioggia. L’evento del 2 febbraio scorso, però, ha fatto più paura del solito. Un metro d’acqua ha invaso i terrazzini entrando in casa da sotto le porte. Il labirinto in cui abitano 40 famiglie si è trasformato in un lago: “Eravamo intrappolati in casa”, raccontano alcuni cittadini.

Lanfranchi: “Strada cieca, serve una via di fuga”
A fare da megafono al loro grido d’aiuto è il consigliere della II Municipalità Salvatore Lanfranchi. “Qui la gente è disperata, ha bisogno d’aiuto”, racconta. “Non possono perdere mobili e pezzi di vita ogni volta che piove”. Inoltre il consigliere che conosce molto bene il territorio, perché nato e cresciuto fra le strade di Santa Lucia, sottolinea la mancanza di vie di fuga. La strada infatti è cieca e quando si allaga diventa difficile uscire, soprattutto per chi abita nella parte più bassa. “Dal canalone che scende dall’autostrada l’acqua arriva fino a queste case e le invade”, racconta Lanfranchi mostrando i video della cascata che si crea vicino ad alcune abitazioni.

Case usurate e tetti che si staccano
Alcune case presentano evidenti segni di usura sia all’esterno che all’interno. Dalle facciate si staccano pezzi di muro e i soffitti sono pieni di umidità. I tetti poi sono fatti in lamiera e quando c’è molto vento alcuni pezzi di staccano e volano via. “Un rischio per i cittadini che devono recuperare il proprio tetto chissà dove ma anche per chi transita su quella strada”, conclude Lanfranchi.







