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Stadio Scoglio, Finocchiaro: “Lavoriamo sul drenaggio, ma 6-7 giorni non bastano” VIDEO

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – Sullo Stadio Franco Scoglio le polemiche non si placano, ma ora è tempo di capire come si potrà risolvere la situazione del manto erboso in vista del match casalingo del Messina contro il Taranto del prossimo 18 dicembre. C’è da scongiurare l’ipotesi di dover giocare su un campo neutro, che potrebbe essere o quello di Catania a porte chiuse o quello di Vibo Valentia come successo già l’anno scorso contro il Palermo.

Finocchiaro: “Problema di drenaggio non si affronta in 7 giorni”

Sulla vicenda interviene anche l’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro, che spiega: “Il campo era già stato oggetto di attenzione da parte della Lega Pro ed erano stati eseguiti i lavori che vanno fatti in questi casi: drenaggio, sabbiatura, nuova semina. Ma il problema sono stati i dieci giorni di pioggia a cui si aggiunge il sabato, perché a Messina ha piovuto per 10-12 ore di fila accentuando i danni provocati da quei dieci giorni di pioggia. Ci sono problemi che vanno affrontati ma non è possibile farlo in 6-7 giorni. In quest’arco di tempo si può soltanto alterare il drenaggio, fortificandolo, come già si fa da domenica sera. I lavori più invasivi verranno fatti nella pausa di campionato”.

L’ipotesi campo neutro: “Decide la Lega Pro”

“Ho sollecitato io stesso la Lega Pro a venire a vedere se il campo va bene per com’è drenato ora, stabilendo prima se il Messina deve cercare un campo neutro. Vogliamo escluderlo, ma sarà la Lega Pro a dire se la partita del 18 si potrà disputare. Noi continueremo a lavorare per portare il campo nelle migliori condizioni possibili, che non saranno le migliori in assoluto. Poi si dovrà fare un lavoro più invasivo”.

“I concerti? Non sono un problema”

“Non c’è dubbio che dopo questi lavori, a fine campionato, sfruttando una pausa più lunga e condizioni meteo che dovrebbero essere favorevoli si interverrà nuovamente per far drenare meglio il campo. I concerti? Su questa cosa voglio essere chiaro: si fanno in tutta Italia, anche di diverso tipo. Il problema non sono i concerti perché gli organizzatori si impegnano a risistemare il campo. Questo nostro problema è solo il drenaggio, né la semina né altro. Va verificata la situazione. Questa città deve vivere con sport e concerti, non possiamo pensare di non utilizzare il campo: sarebbe come non usare una casa, che poi si ammuffisce. Dobbiamo stare solo attenti a manutenerle bene”.