"Salva-Comuni", il Commissario dello Stato dà l'ok alla norma

“Salva-Comuni”, il Commissario dello Stato dà l’ok alla norma

Rosaria Brancato

“Salva-Comuni”, il Commissario dello Stato dà l’ok alla norma

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lunedì 07 Gennaio 2013 - 11:27

Il Commissario dello Stato ha dato il via libera alla norma, approvata dall'Ars il 29 dicembre, che prevede il "salvacomuni". Per Messina la notizia equivale all'ok per lo stanziamento dei 40 milioni di euro destinati a scongiurare il dissesto. "Accogliamo con soddisfazione il vaglio positivo del commissario dello Stato sui 4 provvedimenti licenziati negli ultimi giorni dell'anno" ha dichiarato il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone.

La norma che salverà Messina dal dissesto procede a passi spediti. Dopo il sì della giunta Crocetta ed il via libera nella seduta dell’Ars del 29 dicembre, voluta dal presidente Giovanni Ardizzone, il decreto grazie al quale arriveranno in riva allo Stretto 40 milioni di euro, passa anche dal vaglio del Commissario dello Stato che ha dato l’ok. Nessun impedimento quindi né per il “salvacomuni” siciliano, che per noi equivale al “salva Messina”, né per il provvedimento di proroga per i precari degli Enti locali dell’isola. La norma infatti è riuscita a passare agevolmente indenne dalla “scure” del Commissario anche perché non era “ad personam”, ma riguardava il salvataggio degli Enti locali che ne avessero fatta richiesta con un piano di rientro, proprio come ha fatto Palazzo Zanca. Se dovessero essere rispettati tutti gli “step” come avvenuto finora, entro la fine di gennaio, o anche prima, le somme arriverebbero a dare ossigeno e respiro alle casse del Comune.

Il via libera è inoltre indispensabile per altri due passaggi, l’approvazione del consuntivo 2012 e il rispetto del Patto di stabilità 2012. Carte alla mano infatti quei 40 milioni di euro metterebbero il Comune al riparo da qualsiasi rischio per la violazione del Patto di stabilità e quindi il ragioniere generale Coglitore potrebbe con maggiore serenità inviare la documentazione relativa al Ministero dell’economia.

La notizia del via libera del Commissario dello Stato alla norma salva-comuni dovrebbe porre fine alle avvisaglie di polemiche registrate nei giorni scorsi a Palazzo Zanca per i timori che le risorse, finora sulla carta, non diventino realtà in breve tempo. Altre perplessità aveva suscitato anche il fatto che le somme devono essere restituite in 5 anni, con un esborso di circa 8 milioni di euro l’anno.

Ma al di là delle polemiche un fatto è certo: rispetto al precedente governo regionale le cose per Messina sono cambiate, anzi, si sono ribaltate. A fare la differenza è stato anche il gioco di squadra messinese. Il fatto, ad esempio, che la carica più alta dell’Ars, la presidenza, sia ricoperta da Giovanni Ardizzone, è fondamentale anche negli anni a venire e per una rinnovata attenzione alla nostra realtà che negli anni scorsi ha finito per far la parte della “Cenerentola”. Nella vicenda del salva Messina, l’Ars ha votato a spron battuto la norma entro la fine dell’anno. Da sottolineare sia l’impegno dell’Aula, anche da parte del neo deputato Marcello Greco che è intervenuto a sostegno, sia quello dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Nino Bartolotta, anche lui messinese, che materialmente ha seguito passo per passo la delibera firmata poi dal governatore Crocetta. Un gioco di squadra che ha fatto in poche settimane quel che in tanti anni della precedente legislatura non si era verificato. Crocetta ha lanciato quella ciambella di salvataggio che sta a noi saper utilizzare al meglio e non vanificare. Il presidente ha scelto di fare i saluti di fine anno a Messina, parlando a Palazzo Zanca e poi recandosi nei luoghi che più rappresentano le ferite aperte della città, da Casa Serena al Teatro in Fiera.

Adesso, ad una settimana dalla conferenza stampa arriva un’altra buona notizia, con il via libera del Commissario dello Stato.

Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, appena insediato aveva dichiarato: “Dobbiamo lavorare senza sosta perché la Sicilia ce lo chiede e dobbiamo fare norme inattaccabili dal Commissario dello Stato”.La prima, salva-comuni e proroga precari (solo il comma per la proroga per 46 co.co.co è stato cassato), lo è stata.

“Accogliamo con grande soddisfazione il vaglio positivo del commissario dello Stato sui quattro provvedimenti legislativi licenziati dall’Ars negli ultimi giorni dell’anno e approvati grazie alla collaborazione tra Governo e Parlamento- ha dichiarato nel pomeriggio il presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone– Quanto all’ impugnativa da parte del commissario di Governo, si tratta di un incidente di percorso relativo a una ridotta platea di precari a cui verrà data rapida soluzione. Per il futuro si rafforza la necessità di introdurre modifiche all’iter legislativo che, con senso di responsabilità da parte di tutti gli attori istituzionali, prevengano situazioni come quella che si è verificata”.

Rosaria Brancato

11 commenti

  1. Sarebbe opportuno evidenziare che la celerità dell’on. Ardizzone non è legata solo al grande amore verso Messina o al suo stakanovismo, che lo porta a lavorare alla vigilia di capodanno, ma piuttosto alla sua personale responsabilità per essere stato per due anni vice sindaco con il dott. Buzzanca. Pertanto era ben consapevole come, in caso di dichiarato dissesto, sarebbe stato ritenuto dalla Corte dei Conti finanziariamente responsabile, al pari di altri colleghi del suo partito che governano il comune di Messina, dal giugno 1998 (salvo commissari e un anno e mezzo di giunta Genovese), e la provincia ininterrottamente dal 1994. Ciò avrebbe significato che per 10 anni non avrebbe potuto ricoprire cariche istituzionali: cioè addio politica … si torna a lavorare.

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  2. puzza di bruciato 7 Gennaio 2013 12:16

    Ammuccamu…………. gnam.. gnam.. Chi controlla questi soldi? Spero che prima di pagare gli stipendi(immeritati) ai 40 ladroni si pensi veramente per la gente che in questi giorni è riuscita a mangiare o solo a pranzo o solo a cena….

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  3. Sembrano tanto una campagna elettorare ops ma le elezioni non sono vicine ?

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  4. Finalmente Messina viene trattata con equità dalla regione…..
    Speriamo che anche i commenti nel tempo siano più equi……e messinesi.

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  5. Commenti tutti appropiati ed azzeccatissimi.
    Mi permetto una sola domanda. Si allunga il brodo (o, se preferite, si prolunga l’agonia): Ma i precari riusciranno ad avere una risposta univoca e definitiva?
    Giuseppe Vallèra.

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  6. x avere un grosso risparmio il consiglio comunale dovrebbero votare una delibera x fare le commissioni consiliari ed il consiglio dopo le ore 20 cosi non viene rimborsato ai datori di lavoro gli oneri riflessi con un risparmio di miglia di euro dai fatelo consiglieri comunali cosi a fine mandato avrete fatto qualcosa di utile x la CITTA DI MESSINA .ed inoltre chi a percepito oneri riflessi non dovuti confiscate i beni come si fa co la MAFIA ed inoltre con quei MIGLIA di euro darli ai cittadini bisognosi vedi ULTIME NOTIZIE di quei poveracci che ora dormono davanti al MUNICIPIO IN MACCHINA allora presidente del consiglio comunale fai la delibera e vediamo quanti consiglieri voteranno si cosi MESSINA gli sara GRATA altrimenti non presentatevi piu che e meglio BUDDACI CHI VI VOTERA ed andrete a spalare NEVE AL NORD

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  7. Concordo pienamente con lei, avvocato. Qui si tratta solo di mere manovre per salvare il “curriculum politico” di chi ha condotto Messina ad un passo dal dissesto. Chi esulta per lo scampato pericolo (dirigenti, impiegati, consulenti, avvocati etc. etc.) farà i conti tra qualche tempo, quando tutte le gabelle locali saranno aumentate a dismisura per pagare i vari prestiti acquisiti.

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  8. Sig.Saja caspita che post stringato…complimenti! che dire?ricordo benissimo che secondo il suo parere i 40 milioni non dovevamo arrivare, nulla era all interno della legalità!! ed invece?mannaggia! anche la corte da il benestare..non il panettiere sotto casa.E lei?si duole..è palese! gli autocastratori della loro stessa città, propinatori peraltro di valutazioni battute dai fatti hanno avuto torto. buona sera e forza Messina.

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  9. Tanti… pronti a suonare le campane a morte, per la città e la provincia…..invece… c’è un’ancora di salvezza.
    Commenti appropriati…..certo… al funerale.. che per fortuna non c’è….viva la vita, l’allegria, la speranza…….
    L’augurio per i messinesi che si svegliano ogni mattina e lottano per garantire il futuro ai loro figli, che sperano nella ripresa della città, che amano la loro terra……..gente positiva a cui si contrappongono i negativi piagnucoloni, lamentosi, sempre e comunque…… che sanno tutto, giudicano tutto, sempre in modo più…più….più…. negativo possibile…..sono il cavallo di Troia della città…..la forza di chi ha depredato Messina dalla fine degli anni 90 ad oggi.

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  10. Immaginiamo a quale logica politica si basa l’esultare che Adesso, ad una settimana dalla conferenza stampa arriva un’altra buona notizia, con il via libera del Commissario dello Stato.
    ma, sotto l’aspetto tecnico, la decisione del ” Commissario dello Stato” lascia alquanto perplessi. Ma il problema non è l’atteggiamento, anche se ambiguo e, presumibilmente, interessato di chi dovrebbe tutelare gli interessi dello Stato nelle determinazioni del Governo regionale, quanto la irrilevante incidenza sull’accertato, da anni, collasso dalla situazione finanziaria disastrosa del Comune di Messina, di un prestito concesso, per di più a breve termine, utilizzando soldi pubblici e quindi da ritenere, possibilmente, a riconoscenze elettorali. L’allora assessore Centorrino, per garantire alla giunta Genovese di “tirare a campare” ha fatto ricorso alla “finanza creativa” rivolgendosi ai privati per interventi finanziari, oggi si ricorre a soldi pubblici, Ed è peggio. Adesso la diatriba sul “dissesto” si fa più rovente ed investe organi “Istituzionali” che definisco di “garanzia pubblica”. Crocetta che la procura della conte dei conti dovranno dire ai messinesi ed ai milazzesi quale sia la situazione finanziaria che caratterizza le due amministrazioni, senza però esserne condizionate da esigenze politiche di parte, non trascurando gli aspetti più rilevanti che poi sono quelli contabili. E in riferimento a quest’ultimo aspetto ritengo che la situazione del Comune di Milazzo è, senza alcun dubbio, da ritenersi certamente, non peggiore di quella del Comune di Messina. Avete recentemente pubblica che il Comune di Messina potrà ottenere l’intervento regionale solo se la Corte Costituzionale rigetterà il ricorso sul “patti di stabilità 2011” che dovrà rilevarsi, per il Comune di Messina per l’esercizio 2011, violato per accedere al sostegno regionale. Ebbene il Comune di Milazzo, come si legge nei vostri “reporter” che questo Comune, avendo rispettato il Patto di stabilità negli anni 2010 e 2011, non può usufruire dei fondi previsti dalla legge 70 del 30 dicembre 2012 della Regione Sicilia.- non è da ritenersi strutturalmente deficitario, dato che detti parametri hanno incidenza sugli aspetti di liquidità del Comune di riferimento oltre che sul patto di stabilità; Ed allora ai lettori di tempo stretto e, a Meredit in particolare, le conclusioni. Ditemi se sono veramente invecchiato o sono gli altri rimbambiti. Certo che gli organi istituzionali in contabilità pubblica hanno delle lacune che alle volte poetano alla irragionevolezza delle decisioni adottate.

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  11. tra la la come siamo contenti sono spariti milioni di euro dei nostri soldi che bello, non c’è lavoro perchè gli amici degli amici si devono mangiare tutto quanto siamo felici, la città e una monnezza e i bambini giocano in mezzo ai rifiuti evviva evviva, i trasporti pubblici non esistono ma chissenefrega, le fabbriche chiudono ma noi campiamo d’aria evviva evviva, i servizi sociali non esistono ci siamo salvati………. tra la la ci siamo salvati ma CHI si è salvato …………

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