"Artisti per Epicentro". Esposizione nazionale per il Museo di Gala

“Artisti per Epicentro”. Esposizione nazionale per il Museo di Gala

“Artisti per Epicentro”. Esposizione nazionale per il Museo di Gala

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giovedì 23 Maggio 2013 - 09:36

Sono presenti 25 artisti italiani e stranieri che rappresentano diverse generazioni e linguaggi dell’arte italiana, affermati sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea, presenti con le loro opere nelle più importanti rassegne d’arte come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma

Il Museo Epicentro di Barcellona, contenente oltre mille opere su mattonelle, celebra il ventennale della sua collezione. Dopo i danni causati dal forte vento di scirocco del mese di marzo, il Museo riparte con l’inaugurazione, domenica 2 giugno alle ore 19, della prima parte della XX Esposizione Nazionale d’Arte “Artisti per Epicentro“, a cura di Nino Abbate, presentazione di Andrea Italiano, testo in catalogo del critico d’arte Luigi Paolo Finizio.

Sono presenti 25 artisti italiani e stranieri che rappresentano diverse generazioni e linguaggi dell’arte italiana, affermati sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea, presenti con le loro opere nelle più importanti rassegne d’arte come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Dopo l’invito di Nino Abbate, ognuno di loro ha lasciato una testimonianza d’arte sulla mattonella in cotto di cm. 30×30, che accoglie il loro linguaggio d’arte impresso con qualsiasi tecnica, colori e materiali, dalla pittura alla scultura, dalla ceramica al design, alla fotografia.

L’itinerario espositivo inizia con l’opera di Mino Ceretti (Milano, 1930), che è stato tra i principali esponenti del “Realismo esistenziale“ nei primi cinquanta a Milano. Seguono le opere di: Lia Drei (Roma, 1922-2005), e Francesco Guerrieri (Borgia, 1931), fondatori nel 1963 a Roma dello “Sperimentale p“. In rappresentanza dell’architettura italiana: Paolo Portoghesi (Roma, 1931), fautore dell’architettura postmoderna. Pietro Derossi (Torino, 1933), ha fondato il “gruppo Strum“, una delle voci più significative dell’architettura radicale anni ‘60, e Adolfo Natalini (Pistoia, 1941), fondatore di “Superstudio”. Seguono, Giangiacomo Spadari (Repubblica San Marino, 1938-1995), ha rielaborato il linguaggio pop in chiave di figurazione politica. Giorgio Zucchini (Bologna, 1939), inserito da Renato Barilli nel gruppo dei “Nuovi Nuovi” . Paolo Gubinelli (Matelica, 1945), esprime con poche linee un calcolato rapporto di elementi cromatici analiticamente strutturati. Alberto Parres (Tangeri, 1953), cerca l’essenza della leggerezza, il dialogo con lo spazio e la luce. Bassiri Bizhan (Teheran, 1954), e Anna Guillot (Pisa) coniugano il linguaggio artistico con quello poetico e letterario. Clara Bonfiglio (Milano, 1959). Ha fatto parte del gruppo “Nuovo Futurismo” presentato da Renato Barilli, si aggrega in seguito al gruppo Dario Brevi (Limbiate, 1955). Maurizio Cannavacciuolo (Napoli 1954), privilegia l’arte figurativa con una narrazione sorretta da uno stile pittorico estremamente elaborato. Andrea Aquilanti (Roma, 1960), indaga il potere espressivo di elementi minimi, quali la luce, l’ombra reale e l’ombra rappresentata. Paolo Schmidlin (Milano, 1964). Scultore attento alla cura del più piccolo dettaglio, al limite dell’iperrealismo. Sergio Cascavilla (Torino, 1966), opera sul confine di ambiti creativi diversi, linguaggi che ibrida. Massimo Uberti (Brescia, 1966), artista visivo, si e formato a Milano con gli artisti del gruppo di Via Lazzaro Palazzi. Francesco Simeti (Palermo, 1968), nelle sue opere c’è una felice combinazione di elementi decorativi tratti dallo stile Liberty. Alessandro Spadari (Milano, 1969), legge la realtà in modo trasognato, attraverso i sentimenti. Rita Casdia (Barcellona, 1977), indaga attraverso la video animazione, il disegno e la scultura, mondi emozionali. Martina Di Trapani (Palermo, 1984), racconta momenti di vita reale che vengono trasportati in un ambito onirico, quasi fantastico. Per la fotografia sono presenti, Gian Paolo Tomasi (Milano, 1954), e Rivka Rinn (Tel Aviv).

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni fino al 30 giugno, dalle ore 17 alle ore 19. La domenica dalle ore 10 alle ore 12.

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