Investigatore privato ai domiciliari, tutti i dettagli

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sabato 05 Luglio 2014 - 06:22

Tre ai domiciliari, 3 richieste di sospensione per appartenenti alle forze dell'ordine, altri sei indagati nell'inchiesta che ruota intorno al professionista Matteo Molonia, favorito da fughe di notizie.

C'è l'investigatore privato Matteo Molonia al centro dell'inchiesta che ha portato all'arresto di appartenenti alle forze dell'Ordine. Il professionista quarantaduenne è stato arrestato insieme ad un collega e un ex finanziere. L'indagine del pm Alessia Giorgianni è sfociata in un più ampio numero di perquisizioni e controlli, riguarderda l'attività professionale dell'investigatore quarantaduenne, e la presunta fuga di notizie operate dagli appartenenti delle forze dell'ordine coinvolti a favore dell'investigatore, operante a Messina. In tre sono andati ai domiciliari, tre richieste di sospensione dalle funzioni, 12 indagati in totale, per lo più appartenenti alle forze dell'Ordine, in servizio o in congedo. Sono queste le coordinate dell'inchiesta con al centro Molonia, noto ai più perche' qualche anno fa denunció un presunto caso di malasanita' che riguardava la sua famiglia, il cosi detto caso della "lite in sala parto". Ai domiciliari Molonia, Antonio Brigandì e Francesco Giusti, ex finanziere. Richiesta di sospensione per Giovanni Duca, Antonio Scaletti ed Augusto Sturiale. Indagati a piede libero Natale Lavinia, Gaetano Molino, Damiano Murciano, Maria Liguori, Giuseppe Scotto Dinuzzo, Scalise Antonella. Nei 23 capi di imputazione la Procura contesta, a vario titolo, i reati di abuso, peculato, rivelazione di segreti di ufficio, accesso abusivo al sistema informatico riservato. I fatti contestati prendono il via all'inizio del 2013 e e riguardano singoli episodi, spesso slegati tra di loro. Qualche esempio: a Molonia e Brigandì contestano anche di svolgere l'attivita' investigativa senza regolare licenza, a Giusti di non aver "distrutto" il provento di un sequestro, del pesce, ma averlo "scambiato" col destinatario del sequestro, a un altro appartenente alle forze dell'ordine contestano di aver controllato e riferito i dati dell'intestatario di una targa. Molonia e Brigandì, difesi rispettivamente dagli avvocati Filippo Mangiapane e Nino Favazzo, saranno interrogati tra martedì e mercoledi' prossimo. Il gip Maria Luisa Materia decidera', dopo averli interrogati, se sospendere o meno gli appartenenti alle forze dell'Ordine.

2 commenti

  1. ClaudioAriosto 5 Luglio 2014 09:22

    La situazione non può cambiare! ancora a messina parliamo di massoneria , mentre c’è un malaffare in tutti gli uffici enti pubblici(asp,INPS, ecc), tribunale, comune(vogliamo parlare quanto tempo passa per un rinnovo carta identitá?)… Accorinti avrá i suoi difetti, ma si muove in una palude di fango incredibile!
    Palazzo Piacentini? Vanno saldate prima tutte le porte e poi dopo aver rimosso i 4cavalli(la statua nn ha colpe) va abbattuto l edificio … Solo così potrá tornare la giustizia a messina…..

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  2. ClaudioAriosto 5 Luglio 2014 09:22

    La situazione non può cambiare! ancora a messina parliamo di massoneria , mentre c’è un malaffare in tutti gli uffici enti pubblici(asp,INPS, ecc), tribunale, comune(vogliamo parlare quanto tempo passa per un rinnovo carta identitá?)… Accorinti avrá i suoi difetti, ma si muove in una palude di fango incredibile!
    Palazzo Piacentini? Vanno saldate prima tutte le porte e poi dopo aver rimosso i 4cavalli(la statua nn ha colpe) va abbattuto l edificio … Solo così potrá tornare la giustizia a messina…..

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