Addio al sogno di Brad Pitt, per il 2014 stilo l'elenco delle "cose da fare"

Addio al sogno di Brad Pitt, per il 2014 stilo l’elenco delle “cose da fare”

Rosaria Brancato

Addio al sogno di Brad Pitt, per il 2014 stilo l’elenco delle “cose da fare”

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domenica 29 Dicembre 2013 - 06:36

La foto della voragine sul Boccetta con dentro il cassonetto è l'immagine-simbolo di Messina in questo momento. La prima cosa che ti viene in mente è elencare per il 2014 una lista di desideri, come una città migliore, pulita, sicura, dove il lavoro sia un fatto e non un privilegio. Poi ho riflettuto e ho deciso che quest'anno non farò più la lista dei sogni, ma quella delle "cose da fare".

Nei giorni scorsi ci sono stati due fatti di grande valenza simbolica e non mi riferisco al terremoto che all’alba del 23 ci ha fatto balzare giù dal letto. Sto parlando della buca del viale Boccetta che il 26 dicembre ha “ingoiato” un cassonetto e della pioggia che ha allagato la tendopoli del Palanebiolo, comportando il trasferimento dei migranti in alcuni istituti. Entrambe sono la fotografia di Messina oggi. Guardando l’immagine del cassonetto inghiottito dall’asfalto il mio primo pensiero è stato: “Aveva ragione l’assessore Ialacqua col suo bizzarro invito a tenerci i rifiuti a casa a Natale. Evidentemente qualcuno non lo ha ascoltato e il peso dei rifiuti ha fatto crollare l’asfalto”.

La foto del viale Boccetta che cede sotto il peso del cassonetto è il simbolo di una città che lentamente sprofonda sotto i colpi quotidiani delle emergenze irrisolte. Tutto in quella foto ha valenza simbolica: il luogo, i soggetti, le modalità.

1)Il luogo: il viale Boccetta, simbolo di una schiavitù secolare ai tir che non riusciamo in alcun modo a scalfire. 2) I soggetti: il cassonetto, simbolo di un’emergenza continua, la voragine, altro simbolo di una città disseminata da buche e dove la manutenzione è tornata al fai da te, alla soluzione artigianale, all’arte del rattoppo. 3) Il momento, feste di Natale come sempre in piena emergenza rifiuti e con la stangata Tares a fronte di un servizio inesistente,costoso, antiquato. E sfido chiunque ad andare in un’isola ecologica oggi con i rifiuti, farseli pesare (…), farsi rilasciare la ricevuta che attesti col codice fiscale che quei rifiuti sono i miei e che esigo siano detratti dalla vergognosa Tares che mi tocca pagare, visto che a Natale mi sono dovuta pure tenere la spazzatura a casa.

Messina crolla sotto il peso dei suoi stessi problemi irrisolti.

La tendopoli che si allaga sembra una barzelletta. Non bisogna essere scienziati per capire che in inverno piove e a volte c’è persino bufera e che creare una tendopoli in un campo è come mettere i cartelli indicatori alla pioggia, così che in poche ore diventa una bacinella.

Di fronte a questa immagine viene l’impulso di stilare l’elenco dei desideri per il 2014: “Vorrei una Messina pulita, con strade sicure, una città che si rialza, dove i ragazzi non devono emigrare e il lavoro è un diritto e non un privilegio, i servizi pubblici funzionano e si torna a produrre ricchezza”.

Poi ho cambiato idea, quest’anno non voglio più fare la lista dei desideri, voglio scrivere l’elenco delle cose da fare.

Non è una differenza da poco. Un conto è dire: desidero che Brad Pitt nel 2014 bussi alla mia porta e mi faccia trascorrere un’ora da sogno, un conto è almeno mandargli una lettera con allegata foto e indirizzo. So bene che se gli spedisco la foto mi getto la zappa sui piedi e addio sogni, ma è proprio questa la differenza tra un desiderio e un obiettivo, sta tutta nelle cose che fai. Un conto è dire voglio vincere alla lotteria e comprarmi una villa, un altro è spedire il proprio curriculum ovunque per trovare un lavoro e acquistare un monolocale con un mutuo ventennale. E poi ogni tanto, giocare 5 euro al Superenalotto che non si sa mai…

Se sogni troppo non ti accorgi dove metti i piedi e se abiti a Messina, finisci dritto in una voragine e fai la fine del cassonetto del Boccetta.

Sognare è bello, desiderare una città migliore è favoloso, stilare un elenco di cose da fare è più impegnativo, ma realistico. Il sogno di una Messina più bella inizia da me. Se mi lamento sempre e apro la finestra e dico: “desidero nel 2014 una città pulita” e poi torno a sdraiarmi sul divano, campa cavallo…. Le cose da fare sono molto meno avvincenti ma più reali dei desideri. Ci devi mettere impegno. Ad esempio, andiamo nelle isole ecologiche e pretendiamo con tutti i mezzi, anche legali, che venga rispettata la normativa e nessuno ci prenda in giro. Anni fa sotto casa mia spuntarono le campane per la raccolta di vetro. L’intero quartiere entusiasta le riempì in pochi giorni. Quel vetro rimase lì per mesi, fin quando non portarono via le campane. Accanto c’era un furgone per la raccolta del pane duro per il canile. Non veniva quasi mai nessuno e quel furgone aperto era diventato il miglior ristorante per topi della Sicilia. Fin quando non portarono via anche quello. Non basta la mia lista delle cose da fare, ognuno deve fare la sua parte. Io inizio, poi tocca agli altri. Invece che lamentarmi della crisi potrei uscire dal cassetto quel progetto che ammuffisce da secoli, l’idea geniale da fare in cooperativa, potrei spedire curriculum, fare colloqui, decidere di mettere a frutto quel vecchio terreno dei nonni, svuotare la cantina e vendere gli oggetti, trasformare un hobby in qualcosa di altro, dedicare il tempo libero per aiutare qualcuno, tornare a studiare, specializzarmi, aggiornarmi, trovare un’idea per uscire dalla mia piccola crisi personale. Invece di guardare le stelle potrei leggere gli annunci di lavoro, invece di sfregare la lampada potrei mettermi a scrivere un nuovo libro. Piccole cose da fare per uscire dalla crisi, come denunciare l’estorsore, l’usuraio, denunciare se qualcuno vuol barattare un esame, un posto, un aiuto, con un voto, o qualcosa di simile. Le cose da fare riguardano tutti, io differenzio la mmunnizza tu differenzi lo smaltimento, io pago la Tares tu devi garantirmi il servizio, io pago la merce tu devi darmi lo scontrino, io ti ho votato, ma tu devi amministrare. Le cose da fare rispetto ai desideri sono cose che dipendono da te. Non devi guardare le stelle cadenti, devi semplicemente guardare dentro te stesso e rimboccarti le maniche. E poi può capitare la cosa più magica. Inizi desiderando che Brad Pitt suoni il campanello, ma nel frattempo impari a guardare le persone che hai intorno e scopri che è inutile aspettare che bussi alla porta perché il sogno ce l’hai in casa. Come dice il mitico Che Guevara: siamo realisti, vogliamo l’impossibile.

P.s- nell’elenco delle cose da fare ce n’è una da non fare più. Non mettetevi dietro la porta di un politico in attesa che realizzi il vostro sogno. Se lo fate sappiate che, qualsiasi cosa vi dica, avete realizzato il suo, siete diventati la merce di scambio, il suo regalo di Natale. Voi siete il suo obiettivo che si realizza.

Rosaria Brancato

13 commenti

  1. ma guardi Rosaria, tra le mie cose “immediate” da fare c’è un applauso a lei: clap clap
    … e buona giornata sia 🙂

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  2. CastorinaCarmelo 29 Dicembre 2013 11:39

    Sempre “Arguta” la nostra Rosaria, convengo con te su moltissime cose, ma su di una metterei l’accento: Hai fatto bene ad evidenziare quel fenomeno di malcostume politico: “Venga in segreteria da me….. che ne parliamo meglio” un fenomeno che si snoda da “destra a sinistra”.
    Mi verrebbe voglia di farne un “Logo” per una maglietta da mettere in Estate.
    Forse aiuterebbe a riflettere sia i giovani ed anche i meno giovani.

    BUON ANNO.

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  3. MessineseAttento 29 Dicembre 2013 13:23

    Il P.S. della brava Rosaria disegna uno spaccato a lei molto familiare, vista la sua assidua frequentazione, per lavoro intendiamoci, di una di quelle segreterie da lei molto ben descritte.
    Quindi, a mio umile avviso, mai un articolo di TS ha avuto una tale importanza, un così profondo e significativo appello affinché non si assista più a quelle indegne processioni, come quelle viste più volte, recentemente, in via Primo Settembre.
    Sono d’accordo te Rosaria, mai più!!

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  4. Ti vedrei sindaco di come provi grande sentimento per questa citta, ma sai la parola “fare” in politica non ha mai dato frutti per la collettivita’ anzi al contrario…Buon Anno.

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  5. la speranza x il 2014 è che gli incompetenti,gli strillatori di piazza,i nullafacenti, gli imbonitori e gli amanti dell’esotico vadano a casa o a quel paese e qualcuno di buona volontà si arrotola le maniche e con onestà cominci a costruire una nuova città.

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  6. Sondaggio di fine anno. Chi produce ricchezza a Messina?
    Scrive giustamente la nostra Rosaria Brancato : “Vorrei una Messina pulita, con strade sicure, una città che si rialza, dove i ragazzi non devono emigrare e il lavoro è un diritto e non un privilegio, i servizi pubblici funzionano…e si torna a produrre ricchezza” . Si torna a produrre ricchezza, produrre ricchezza, produrre ricchezza. Questo e’ il punto fondamentale: produrre ricchezza, produrre quella ricchezza che e’ la precondizione per avere ” una Messina pulita , con strade pulite, dove i ragazzi non devono emigrare……servizi pubblici che funzionano …..” La domanda sorge spontanea: ma a Messina chi produce ricchezza? Ci si faccia un esame di coscienza, ci si guardi attorno, interroghi se stesso, gli amministratori, i politici, i vicini di casa, gli amici, i parenti e si individui qualcuno a Messina che produca RICCHEZZA. Il sondaggio e’ partito. Si aspettano risposte. Buon ” ricco” 2014 a tutti.

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  7. FRANCESCO TIANO 29 Dicembre 2013 18:52

    Condivido, la città ha delle vocazioni e nessuno le incentiva. La città migliora se produce ricchezza.

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  8. Cara Rosaria,senza soldi non si canta messa,ma ci sunnu i picciuli? COMMENTO n°1 al CONSUNTIVO 2012.Viviamo una combinazione favorevole,elaborazione e revisione delle cifre del Consuntivo 2012,esercizio finanziario di Buzzanca e Croce,fatte sotto la responsabilità politica di RENATO sindaco e Signorino e,controllati da un collegio di Revisori dei Conti operante sotto un diverso Consiglio Comunale, quindi tutti estranei e terzi al Bilancio di Previsione 2012. Per la prima volta in assoluto abbiamo la possibilità di leggere il Verbale di Verifica di Cassa 2012 del Tesoriere UniCredit,uno scoop di TempoStretto,
    http://img843.imageshack.us/img843/381/1nh9.png I numeri in esso contenuti sono la chiave per comprendere il Consuntivo 2012. Nel link seguente
    http://img43.imageshack.us/img43/7176/srgy.png ho preparato uno schema per meglio interpretare alcuni elementi contabili. Il successivo http://img43.imageshack.us/img43/9710/uxca.png è il Risultato di Amministrazione 2012,come vedete ci sono le stesse cifre del Tesoriere.Il confronto con il Consuntivo 2011 è necessario per capire le differenze con la gestione Buzzanca-Miloro http://img89.imageshack.us/img89/8404/7cu6.png, si nota un fatto positivo,una diminuzione dei Residui,comunque restano consistenti.Il tesoriere li chiama Reversali d’incasso,sono i documenti emessi dal Comune con i quali si autorizza il tesoriere a riscuotere da una persona o da un ente una somma determinata,nel termine prescritto,nel 2012 furono 5.607,per un totale di € 454.827.729.Non ci facciamo ingannare da questa cifra,una parte sono Residui Attivi,entrate accertate e non riscosse,quindi indisponibili a trasformarsi in servizi ai messinesi.I serpenti velenosi dei Residui evidenziano
    la scarsa attitudine alla riscossione di Palazzo Zanca,appesantendo il bilancio di oneri finanziari notevoli,infatti l’entità degli interessi passivi,per carenza di liquidità,è pari a € 946.469,81,vanno all’UniCredit. Antonio Le Donne ha in mano l’elenco dei Residui,quindi conosce bene quali dipartimenti sono incapaci a riscuotere le entrate accertate,tenta,attraverso l’annunciato cambiamento della struttura organizzativa,di rendere più efficace la gestione delle entrate,ma non basta,la soluzione dell’evasione dei tributi è politica,il Consiglio Comunale deve pronunciarsi.Anche i Residui Passivi sono consistenti,sono le uscite impegnate e non pagate,a chi dobbiamo tanti soldi? A proposito a quando la pubblicazione on line degli elenchi dei Residui?

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  9. Cara Rosaria Brancato,i tuoi editoriali suscitano
    emozioni contrastanti,essenziali per far risorgere la nostra Messina.RENATO sindaco è il messinese giusto,un sognatore concreto,per guidare i messinesi in questo tempo di crisi economica e sociale.Le genti di Messina gli hanno dato un compito complicato,governare cittadini al pari di bambini viziati dai sindaci e commissari di turno.La devastante crisi finanziaria farà crescere in fretta i bambini viziati o continueranno a strillare? Devono imparare in fretta a differenziare i propri rifiuti,altrimenti le TARES future saranno insopportabili,agli evasori storici si aggiungeranno la minoranza dei bambini diligenti,con il risultato di servizi cancellati e stipendi dei comunali a fortissimo rischio,a guadagnarci sarà solo il Tesoriere UniCredit.I bambini viziati dovranno imparare in fretta a non violare il codice della strada,la mobilità urbana produce ricchezza per le attivita commerciali e professionali.I bambini commercianti viziati dovranno imparare che il parco urbano commerciale di viale San Martino sia lo strumento per accogliere migliaia di nuovi
    visitatori,calabresi,crocieristi,messinesi della provincia,finanche i catanesi,altrimenti l’economia commerciale crolla.I bambini viziati devono comprare meno macchinine e investire nel trasporto urbano pubblico,quanti autubus con i € 946.469,81 finiti nelle casse dell’UniCredit? Ce la possiamo fare,ai vertici di Palazzo Zanca non ci sono più compari su cui battere la mano sulla spalla,ma lo vogliamo veramente?

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  10. MessineseAttenta 30 Dicembre 2013 11:16

    Tanto, ormai tu, da grandissimo frequentatore di quelle segreterie che adesso tanto disprezzi, la tua bella poltrona te la sei conquistata.
    Ti conosciamo, attentopernulla.

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  11. MessineseAttenta 30 Dicembre 2013 11:19

    Gent,ma dott.ssa Brancato,
    Mi dispiace doverla contraddire, ma si sbaglia di grosso.
    Il problema della munnizza a Messina è stato risolto, insieme a quello dei trasporti, della manutenzione, delle scuole, della disoccupazione, dei servizi sociali e tutti gli altri lasciatici in eredità dalle tristi amministrazioni precedenti.
    L’artefice di tutto questo è stato il nipotino del Dalai Lama.
    Tale Accorinti

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  12. Sempre bellissimi articoli, molto azzeccati.

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  13. L’unica ricchezza che puo’ produrre Messina e’: cozze e vongole e un po’ di turismo non vedo alternative poi di filosofi ne abbiamo a tonnellate senza offesa per questi ultimi!!

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