Capo Peloro. Sub travolto da un motoscafo: è gravissimo

Capo Peloro. Sub travolto da un motoscafo: è gravissimo

Veronica Crocitti

Capo Peloro. Sub travolto da un motoscafo: è gravissimo

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mercoledì 22 Luglio 2015 - 17:59

E’ accaduto intorno alle 18, a Capo Peloro, esattamente dinnanzi la Torre degli Inglesi.

Si trova ricoverato in condizioni gravissime il sub di 59 anni che, questo pomeriggio, è stato centrato dalle eliche di un motoscafo, all’altezza della gamba, mentre riemergeva da un’immersione. E’ accaduto intorno alle 17.30, a Capo Peloro, esattamente dinnanzi la Torre degli Inglesi.

Secondo una prima ricostruzione, il sub stava effettuando un’immersione, segnalata tramite l’apposito palloncino galleggiante, quando ha iniziato la sua risalita verso la superficie. Proprio in quel momento stava transitando un motoscafo. Durante l'impatto, le eliche avrebbero quasi tranciato una gamba del sub.

Ad accorgersi di quel che stava accadendo, è stata una motovedetta della Polizia Municipale in servizo nelle acque di Mortelle. Con l'aiuto di un'altra motovedetta della Capitaneria di Porto, il sub è stato immediatamente trasportato a riva dove ad attenderlo c'era già un elisoccorso. Perdeva tantissimo sangue ed era quasi in stato di incoscenza. Trasportato d'urgenza all'ospedale Papardo, si trova tutt'ora in gravissime condizioni.

Non lontano dal luogo dell'incidente, gli uomini della Capitaneria di Porto hanno fermato un'imbarcazione, sequestrandola e riportandola al Porto di Messina. Il conducente del mezzo è già stato ascoltato dalla Polizia Municipale, che provvederà anche ad effettuare l'alcool test. Il pm Margherita Brunelli ha già aperto un fascicolo d'inchiesta. (Veronica Crocitti)

4 commenti

  1. Questa evoluzione genetica della specie messinese è abituato a passare con il rosso, immettersi nei divieti di accesso, posteggiare sugli stalli dei diversamente abili, in doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi. Questa evoluzione è in prima fila contro le piste ciclabili, tutte le pedonalizzazioni, isole pedonali, figurarsi i parchi urbani commerciali. Questa evoluzione genetica dei messinesi odia i pedoni e i marciapiedi, di conseguenza non ci pensa nemmeno al sommozzatore ( pedone del mare) che si gode,o meglio che pensava di godersi, gli splendidi fondali di Capo Peloro. Dimenticavo,questa evoluzione genetica di noi messinesi non vede l’ora di passare con il proprio motoscafo sotto il ponte dello stretto di Messina

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  2. Questa evoluzione genetica della specie messinese è abituato a passare con il rosso, immettersi nei divieti di accesso, posteggiare sugli stalli dei diversamente abili, in doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi. Questa evoluzione è in prima fila contro le piste ciclabili, tutte le pedonalizzazioni, isole pedonali, figurarsi i parchi urbani commerciali. Questa evoluzione genetica dei messinesi odia i pedoni e i marciapiedi, di conseguenza non ci pensa nemmeno al sommozzatore ( pedone del mare) che si gode,o meglio che pensava di godersi, gli splendidi fondali di Capo Peloro. Dimenticavo,questa evoluzione genetica di noi messinesi non vede l’ora di passare con il proprio motoscafo sotto il ponte dello stretto di Messina

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  3. Gli strumenti per il controllo dei natanti ci sono. Basta un GPS che possa rilevare la posizione della barca e tracciare la rotta e rilevare la velocità. tutto ciò vale sia per la sicurezza dei passeggeri a bordo, ma è utile anche per rilevare eventuali infrazione al codice della navigazione.
    ma questo per noi siciliani è troppo.

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  4. Gli strumenti per il controllo dei natanti ci sono. Basta un GPS che possa rilevare la posizione della barca e tracciare la rotta e rilevare la velocità. tutto ciò vale sia per la sicurezza dei passeggeri a bordo, ma è utile anche per rilevare eventuali infrazione al codice della navigazione.
    ma questo per noi siciliani è troppo.

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