E' scongiurato il pericolo di un contagio all'interno del carcere di Gazzi dov'era stato segnalato un caso di tubercolosi. Il microbatterio non è di tipo contagioso. Presto nella casa circondariale potranno riprendere ance le visite dei parenti dei detenuti.
Pericolo scongiurato nel carcere di Gazzi dove ieri era scattato l’allarme tubercolosi. Gli esami ai quali è stato sottoposto il detenuto ricoverato nel repartino del Papardo hanno dato esito negativo. Secondo quanto emerso dagli esami di laboratorio il micro-batterio contratto dal detenuto non è contagioso dunque non è possibile la trasmissione della malattia.
Il risultato consentirà al direttore del carcere di Gazzi, Calogero Tessitore, di revocare i provvedimenti assunti per evitare il contagio all’interno della casa circondariale.
Potranno, dunque, riprendere anche le visite da parte dei parenti ai quali negli ultimi due giorni non era stato consentito l’accesso nel carcere.