Parlano i legittimi assegnatari, mentre gli sfrattati continuano a dormire al Comune

Parlano i legittimi assegnatari, mentre gli sfrattati continuano a dormire al Comune

Eleonora Corace

Parlano i legittimi assegnatari, mentre gli sfrattati continuano a dormire al Comune

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martedì 23 Aprile 2013 - 11:25

Case Zancle, parlano gli assegnatari: “Non possiamo ancora entrare negli alloggi che ci spettano di diritto”. Mentre tre famiglie delle otto sgomberate, hanno trascorso l’ennesima notte a Palazzo Zanca.

Vicenda Case Zancle. L’altra faccia della medaglia. Oltre alle otto famiglie sgomberate il 18 Aprile, tre delle quali da giovedì stazionano a Palazzo Zanca, parlano gli assegnatari che, al contrario, aspettano di prendere possesso di quegli stessi appartamenti. “Gli appartamenti sono ancora occupati da mobili e oggetti di proprietà degli abusi e noi non possiamo rientrare” denuncia un assegnatario con un pizzico di esasperazione. “Non ci hanno fatto sapere più niente. Sembrava che saremmo entrati quel giorno stesso, ma invece niente” – continua – “Da molto tempo aspettavamo di entrare, siamo stati anche minacciati, ci hanno intimato di rinunciare alla casa. Ora, dopo tanto tempo e tanti sacrifici, quando sembrava fatta, siamo rimasti fermi senza che qualcuno ci sappia dire qualcosa”.

Un altro aspetto che parla di quella “guerra tra poveri” che si innesca quando il normale funzionamento delle istituzioni si inceppa. Come succede a Messina per l’assegnazione degli alloggi popolari. Troppo pochi quelli assegnati ogni anno rispetto alle richieste. Il perché l’ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti: basandosi sui soli fondi del risanamento, nella nostra città si sono trascurati quelli ordinari, con il risultato che ci troviamo a disposizione fondi minori e quindi con minori possibilità d’intervento. Intanto le tre famiglie delle otto sgomberate che hanno occupato Palazzo Zanca, hanno trascorso l’ennesima notte arrangiandosi al Comune.

Stamattina non sono mancati momenti di tensione, accentuati dalle voci di uno sgombero immediato. Voci che poi si sono rivelate, comunque, infondate. È attenzionata, intanto, dalle istituzioni preposte, la situazione di due famiglie in particolare, che a quanto pare sembrano risultare comunque aventi diritto. Una, la famiglia Rolla: è stata riconosciuta avente diritto ed era già stata invitata dallo Iacp a scegliere l’alloggio. L’altra, quella Del Miglio, ha dalla sua parte una sentenza da parte del giudice che la dichiara avente diritto. Due famiglie su otto, dunque, a quanto pare, sono state sgomberate pur non essendo nei fatti abusive. Resta per le altre il dramma del disagio economico-sociale in cui versano. “Anche ai cani si trova un posto” – si lamentava questa mattina una delle madri che con i figli da giorni dorme a Palazzo Zanca – “Di noi, si deve occupare qualcuno”.

2 commenti

  1. liliana parisi 25 Aprile 2013 14:30

    Visto che a Messina bisogna fare gesti eclatanti per avere riconosciuti i propri diritti, che ne pensate di incatenarvi,magari a turno,nell’ingresso dello IACP?

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  2. incatenarsi??? si fa un gran parlare ma non bastano le cerniere per la bocca invece…

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