La Cisl Fp stronca la macchina comunale: «Evidente disorganizzazione di servizi e dirigenti»

La Cisl Fp stronca la macchina comunale: «Evidente disorganizzazione di servizi e dirigenti»

La Cisl Fp stronca la macchina comunale: «Evidente disorganizzazione di servizi e dirigenti»

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venerdì 05 Febbraio 2016 - 00:42

Dopo l'affondo dei tre confederali, anche la Cisl Fp torna all'attacco e boccia l'amministrazione Accorinti per la gestione della macchina amministrativa che penalizza cittadini e lavoratori.

Si dice pronta a incalzare l’Amministrazione comunale sugli impegni assunti e ancora non mantenuti. La Cisl Funzione Pubblica ha riunito questa mattina nella Sala Ovale di Palazzo Zanca il Direttivo del Comune di Messina che ha visto anche la partecipazione massiccia di tanti iscritti. Nel corso dei lavori sono stati analizzati tutti i punti evidenziati martedì scorso dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil nel corso della conferenza stampa sulla situazione politico-amministrativa dell’Ente.

«Era inevitabile approfondire i temi che sono strettamente legati al lavoro all’interno del Comune – afferma il segretario provinciale della Cisl Fp, Calogero Emanuele – vi è una disorganizzazione di servizi, dirigenti ed esperti che non risponde alle esigenze della collettività e dei dipendenti. Non si può sottacere la necessità di una riorganizzazione profonda di settori come i servizi sociali e il corpo di Polizia Municipale che chiediamo da tempo». Attenzione anche alla “questione stipendi” «per la quale», ha evidenziato «solo a parole dicono che sia stata risolto il problema del software».

Discorso diverso quello legato alla vertenza precari. «Gli impegni assunti vanno onorati – ammonisce Calogero Emanuele – a dicembre sono state raggiunte delle intese che dovevano formalizzate a gennaio ma così non è stato. È vero che manca ancora il bilancio preventivo, ma riteniamo che gli accordi si possono fare e poi, una volta in vigore lo strumento finanziario, diventano operativi».

6 commenti

  1. Il SINDACATO dovrebbe solo tacere, si è messo sempre di traverso ad ogni ipotesi di vera produttività, ha testardamente difeso fannulloni e assenteisti, non ha nessuna credibilità tra i dipendenti di Palazzo Zanca, provate a contare il numero delle deleghe di iscrizione al sindacato, sono tutte concentrate tra i PRECARI, per ovvie ragioni di insicurezza di questi lavoratori.

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  2. Il SINDACATO dovrebbe solo tacere, si è messo sempre di traverso ad ogni ipotesi di vera produttività, ha testardamente difeso fannulloni e assenteisti, non ha nessuna credibilità tra i dipendenti di Palazzo Zanca, provate a contare il numero delle deleghe di iscrizione al sindacato, sono tutte concentrate tra i PRECARI, per ovvie ragioni di insicurezza di questi lavoratori.

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  3. La CISL non digerisce che Antonio LE DONNE parli direttamente con i dipendenti, il direttore generale non si sottrae al confronto, questo è il vero fatto nuovo con RENATO sindaco, il sindacato non ha più un ruolo di primo piano, di conseguenza mobilità la RSU di Palazzo Zanca per mettere i bastoni tra le ruote ad ogni ipotesi di cambiamento nella direzione dell’efficacia e produttività. Non è facile cambiare la cultura del lavoro a chi i politici hanno sempre lisciato il pelo, i cui effetti negativi si stanno vedendo nel riaccertamento straordinario dei residui, ma bisogna tentare, la strada intrapresa della formazione può dare i suoi frutti, certamente una legislazione ottocentesca non aiuta gli enti locali ad entrare nel terzo millennio.

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  4. La CISL non digerisce che Antonio LE DONNE parli direttamente con i dipendenti, il direttore generale non si sottrae al confronto, questo è il vero fatto nuovo con RENATO sindaco, il sindacato non ha più un ruolo di primo piano, di conseguenza mobilità la RSU di Palazzo Zanca per mettere i bastoni tra le ruote ad ogni ipotesi di cambiamento nella direzione dell’efficacia e produttività. Non è facile cambiare la cultura del lavoro a chi i politici hanno sempre lisciato il pelo, i cui effetti negativi si stanno vedendo nel riaccertamento straordinario dei residui, ma bisogna tentare, la strada intrapresa della formazione può dare i suoi frutti, certamente una legislazione ottocentesca non aiuta gli enti locali ad entrare nel terzo millennio.

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  5. A quanto mi dicono il Direttore Generale PARLA DIRETTAMENTE CON I DIPENDENTI ESCLUSIVAMENTE VIA E-MAIL!!!!!!!!! MARIEDIT cerca di non raccontare sempre fandonie!!!!!!!!!

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  6. A quanto mi dicono il Direttore Generale PARLA DIRETTAMENTE CON I DIPENDENTI ESCLUSIVAMENTE VIA E-MAIL!!!!!!!!! MARIEDIT cerca di non raccontare sempre fandonie!!!!!!!!!

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