UniMe: Da Labruto falsità. La classifica è motivo d'orgoglio per la comunità

UniMe: Da Labruto falsità. La classifica è motivo d’orgoglio per la comunità

UniMe: Da Labruto falsità. La classifica è motivo d’orgoglio per la comunità

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giovedì 19 Ottobre 2017 - 05:09

L'Ateneo replica alla "fantasiosa ricostruzione della classifica" fatta da Labruto . Nei suoi calcoli errati considera mille atenei sorvolando sugli altri 26 mila..... La posizione di UniMe nel primo 3% delle strutture esaminate a livello mondiale è motivo d'orgoglio per la comunità"

Di seguito la nota di precisazione dell’Università degli Studi di Messina in merito all’articolo “Un Prof: L’UniMe è ai piani alti se paragonata agli atenei del terzo mondo”.

Si legge con vivo stupore la lettera firmata da “Fausto Labruto, Professore Associato di Radiologia Medica al Karolinska Institute di Stoccolma, Svezia”, pubblicata dalla vostra testata, in cui si dà una fantasiosa chiave di lettura della graduatoria del Center for World University Rankings, nella quale Messina si colloca nel primo 3% su 27.700 atenei di tutto il mondo.
Per inquadrare l’attendibilità della lettura offerta da Fausto Labruto, è bene precisare che, secondo quanto riportato nel sito ufficiale del Karolinska Institute, egli non ricopre il ruolo di professore in quella istituzione, né tantomeno quello di associato (il secondo gradino della carriera accademica, su tre fasce complessive). Figura, piuttosto, come associated che, nel sistema svedese, va inteso letteralmente come affiliato . Qualifica questa attribuita, per esempio, a una persona temporaneamente in visita presso un altro Ateneo senza rivestire alcun incarico strutturato.
A tal proposito, è stata inviata una nota dettagliata al Karolinska Institute di Stoccolma per segnalare l’accaduto che, a parti inverse, genererebbe certamente un provvedimento disciplinare.

Entrando nel merito delle osservazioni di Labruto, è fin troppo semplice capire che quella da lui costruita, forse frutto di rancori verso una istituzione che comunque lo ha formato, rientra a pieno titolo nel novero delle fake news , così come un fake è il titolo accademico che egli si attribuisce.
Labruto contesta, infatti, la soddisfazione per i risultati ottenuti, espressa dai vertici dell’Ateneo, innanzitutto perché “se, con maggiore onestà intellettuale, si considerano i ventisette paesi dell’Unione Europea, UniMe finisce 294esima su 361, ossia nel peggiore 20%. Altro che piani alti, qui siamo ai piani bassi”.

Peccato che il calcolo di Labruto si riferisca ai primi 1.000 atenei nella graduatoria pubblicata nel sito CWUR, ignorando gli altri 26.000. Stesso discorso vale per la sottolineatura riguardante la posizione, in questa graduatoria, di UniMe (42a) rispetto ad altri 48 atenei italiani. Anche in questo caso, le 48 università citate da Labruto sono quelle che rientrano nella top 1.000 della classifica, mentre in realtà gli atenei italiani sono 96.

Secondo le statistiche ad uso e consumo di Labruto, quindi, si potrebbe altresì affermare che il Karolinska Institute si posizionI nel 20% delle peggiori istituzioni universitarie al mondo nei primi 100 posti della classifica in questione.

Errori banali, da cui scaturiscono dichiarazioni gratuite, diffamatorie e immotivate.

Se ciò non bastasse, è anche priva di qualsiasi fondamento l’idea di definire “Università nate l’altro ieri in paesi del terzo mondo” tutte quelle che non rientrano nel novero dei Paesi dell’Unione Europea: come se attrezzatissimi atenei americani, giapponesi, canadesi, russi o cinesi o, ancora, università con grandi risorse che operano in Paesi in via di sviluppo, non siano competitivi negli scenari globali.

Di fronte a risultati che pongono, ad esempio, UniMe al 240° posto (su oltre 27.000 posizioni censite) per la qualità dei Dipartimenti, si ribadisce soddisfazione. Non farlo significherebbe non rendere giusto merito alla comunità accademica protagonista di queste performance. E ciò non è – come scrive Labruto – un atto di presunzione, ma l’orgoglio di un’intera comunità che, pur con i suoi limiti, cerca continuamente di far valere i propri meriti, nonostante le menzogne e i menzogneri.

6 commenti

  1. Ho letto con attenzione la lettera di Labruto e la risposta dell’Ateneo. Devo dire la verità: sono pienamente concorde con quanto affermato da Labruto. Mi stupisce, poi, la reazione rabbiosa dell’Università che fa le pulci alla storia professionale di Labruto. Qui, ha poca importanza se Labruto è o meno Professore, è o meno Ricercatore, qui, quello che conta è la sostanza. E’ indubbio che il risultato ottenuto dall’Ateneo non può essere soddisfacente. Non possiamo paragonarci alle università dei paesi del terzo mondo ma dobbiamo confrontarci con quelle del mondo occidentale. dei paesi europei a noi vicini e degli altri Atenei italiani. Beh… in questo confronto, inutile racconatare storielle, usciamo massacrati e con le ossa rotte!!!

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  2. Chi ha sputato questa risposta vaneggia, oppure non e’ mai uscito da Messina.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Associate_professor

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  3. Trovo veramente di basso profilo…del resto adeguato al contesto locale, replicare alle dichiarazioni di Labruto innanzitutto denigrandolo e sminuendo il suo ruolo addirittura minacciando l’invio di una nota all’ateneo svedese affinchè lo sanzioni. Se poi vogliamo entrare nel merito…ma di cosa dobbiamo andare orgogliosi….di inchieste ce ne sono state tante di soggetti diventati docenti solo per il cognome. Quale credito ha l’Università di Messina a livello nazionale, già è l’ultima in Sicilia…ed è tutto dire. Tante volte a stare zitti si fa più figura.

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  4. I dati della classifica da commentare mi sembrano abbastanza chiari: Messina è tra le prime 1000 università al mondo (risultato buono?), 249esima nell’Unione europea e 42esima in Italia (risultati mediocri?) Dipende dalle ambizioni. PS: la differenza tra strutturato e non strutturato e che solo il primo avrebbe “dignità” accademica è molto significativa.

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  5. ma cosa ci aspettiamo da una istituzione che mette se stessa a servizio di un partito politico ????

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  6. giulio paratore 19 Ottobre 2017 23:19

    Buffoni. Esperti del niente. Tanta rabbia perché Labruto ha detto il vero. Al Karolinska Institute appena vedono la vostra nota la mettono insieme a quella della Scuola Radio Elettra per accendere il camino

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