De Cola si presenta in aula con una dichiarazione di pace e torna il sereno, ma non per tutti

De Cola si presenta in aula con una dichiarazione di pace e torna il sereno, ma non per tutti

Francesca Stornante

De Cola si presenta in aula con una dichiarazione di pace e torna il sereno, ma non per tutti

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giovedì 17 Settembre 2015 - 16:41

48 ore di guerra, adesso tutti pronti a far pace. Oggi in consiglio comunale l'assessore De Cola ha chiesto al nome del sindaco di convocare al più presto un incontro con i capigruppo per riavviare il confronto dopo il disastro di mercoledì sera. Richiesta accolta a braccia aperte da molti capigruppo, anche se c'è chi pretende le scuse all'intera aula e un dialogo con tutti i consiglieri.

«La serata del 15 è stata molto dura e quello che è successo può essere letto in modi molto diversi, quindi è necessario fare chiarezza. Sindaco e giunta chiedono di avviare un confronto, anche duro e determinato, ma nell'interesse e per il bene della città. Per questo chiedo a nome del sindaco di concordare una data a brevissimo per incontrarci con i capigruppo e insieme definire in quali modalità proseguire il confronto».

Poche parole, chiare e dirette, una dichiarazione di pace quella scandita dall'assessore Sergio De Cola in consiglio comunale. Nella stessa aula in cui appena due giorni fa si è consumata una frattura politica che sembrava insanabile tra civico consesso e amministrazione comunale, oggi il clima è apparso molto diverso. Doveva essere il giorno della Tasi, ma il vicesindaco Signorino aveva chiesto di rinviare la trattazione dell’importante delibera in attesa del suo rientro in città, dunque è stata l’occasione per stemperare le tensioni. Passati i nervi, smaltita la rabbia, l'amministrazione che due giorni fa ha sfidato a duello il consiglio, snobbando l'aula e parlando in conferenza stampa piuttosto che ai consiglieri, oggi si è presentata con una dichiarazione di pace. E non è stato difficile ammorbidire gli animi di quegli stessi consiglieri che fino a questa mattina avevano sputato fuoco e fiamme e hanno lasciato fuori dalle commissioni gli assessori. Ieri era toccato a Ialacqua e Santisi, oggi a Pino. Poche ore dopo si sono invece aperte le porte dell'aula consiliare per l'assessore De Cola che, esattamente come mercoledì sera, ha preso la parola per portare il messaggio del primo cittadino e di tutta la giunta. Un messaggio di distensione, un'apertura al dialogo che la stessa amministrazione aveva troncato appena due giorni fa per opporsi all'impostazione dei lavori che era stata decisa dai capigruppo e che prevedeva l'intervento solo per sindaco e assessore Ialacqua, rinviando a possibili sedute future il confronto con gli altri esponenti della giunta. Oggi invece i toni sono stati molto diversi. E la maggior parte dei consiglieri presenti ha accolto a braccia aperte le parole di De Cola, vedendo in questo passaggio la volontà di fare dietrofront "per il bene della città". Un ritornello che è risuonato spesso tra le mura dell’aula consiliare, soprattutto nei momenti difficili e “impopolari”.

Non sono mancate però le voci critiche e le spaccature all’interno dei vari gruppi. Lapidario il Dr Nino Carreri: «Quello che è successo mi ha indignato, il sindaco deve venire in aula a parlare a tutti e non pensare di chiudere la questione con i capigruppo», seguito a ruota dal capogruppo del Megafono Pippo De Leo che ha chiesto a gran voce la presenza in aula del primo cittadino perché la sfida lanciata mercoledì sera è stata all’intero consiglio.

Su una posizione totalmente diversa invece l’area del Partito democratico: il capogruppo Pd Paolo David che ha accolto come dimostrazione di grande senso di responsabilità le parole dell’assessore De Cola, così come il capogruppo dei Progressisti Democratici Francesco Pagano che spera che questo possa essere l’inizio di un confronto positivo. Lieti di accettare le richieste di De Cola anche il gruppo di Giuseppe Santalco, pur non dimenticando che restano ferme le questioni relative all’assessore Ialacqua definito “l’artefice principale dei maggiori disastri del settore rifiuti”. Posizioni che hanno spaccato ancora una volta un Pd ormai sempre più sconquassato, con un Nicola Cucinotta che alla fine ha detto a gran voce che il sindaco deve andare in aula a chiedere scusa prima di poter pensare di andare avanti e con un Daniele Zuccarello che non ha esitato a contestare i colleghi: «Oggi qui si respira aria di cuoricini, siamo in attesa di chiuderci in una stanza per uscire di nuovo abbracciati e innamorati. Non ci sto ad accettare che le decisioni vengano prese in una riunione segreta a cui parteciperanno capigruppo che non rappresentano più l’intero consesso. Lo strappo è stato con il consiglio tutto, quindi chiedo che il sindaco venga in aula a parlare con noi».

Pronti ad accogliere le richieste di De Cola, ma solo come step propedeutico a un confronto più ampio, i capigruppo Udc e Forza Italia. Per Franco Mondello quello di oggi è stato solo il primo passo ma poi si dovrà passare al confronto in aula, «un’aula che oggi ha dimostrato di essere capace di non farsi prendere dai nervi perché era facile oggi rispedire al mittente la richiesta di Signorino di rinviare la trattazione della Tasi e discuterla a nostro piacimento senza interlocuzione».

Commento positivo anche da parte di Pio Amadeo, convinto del fatto che sia fondamentale ricucire il dialogo perché è impensabile che due istituzioni non si parlino quando ci sono in ballo gli interessi della città. Un appello da parte della consigliera Lucy Fenech che ha semplicemente chiesto ai colleghi di capire come parlarsi e comprendere i vari punti di vista.

Spietata, questa volta più con i colleghi che con l’amministrazione, la consigliera Nina Lo Presti che si è dichiarata poco stupita della richiesta arrivata dalla giunta, visti i segnali che in questi due giorni avevano mandato da più parti gli esponenti d’aula, anche lasciando fuori dalle commissioni gli assessori in nome della necessità di riallacciare un dialogo. «Tutti sappiamo che la frattura andava sanata al più presto, siamo alla vigilia del voto su documenti importanti e non poteva durare. Giochiamo però a carte scoperte: le camere di compensazione in cui avvengono i processi di pacificazione non mi sono mai piaciute e non ritengo che possano funzionare questa volta. Sappiamo tutti che questa giunta fa gli accordi con i partiti, basta con questa pantomima. E’ vero che la città ha bisogno di risposte, ma che siano vere e concrete. Sarei stata pronta a sposare una battaglia corale del consiglio, oggi credo che l’unica cosa possibile sia che il sindaco venga in aula, relazioni sui due anni di amministrazione e si risolva questo contenzioso».

Nessun appello invece da Piero Adamo che non ha intenzione di chiedere nulla al sindaco: «Lo aspettiamo al varco perché tanto prima o poi da quest’aula dovrà passare».

Dunque posizioni e punti di vista molto diversi anche all’interno degli stessi gruppi, l’ennesima occasione in cui il consiglio ha mostrato le sue tante facce, i malumori di chi continua a non sentirsi rappresentato appieno, la disponibilità immediata al primo cenno fatto dall’amministrazione.

«Praticamente ci siamo calati le braghe ed è inammissibile» ha commentato fuori microfono Nino Carreri che non ha intenzione di muoversi di un passo rispetto a quanto accaduto in questi giorni, all’interno del suo stesso gruppo però un più mite Carlo Abbate ha parafrasato a suo modo una citazione del generale austriaco Clausewitz “la guerra è una continuazione della politica con altri mezzi”, ribaltando il concetto e chiedendo all’aula di considerare la questione non come un modo per incanalare il dialogo in un certo modo ma per riprenderlo poiché è impensabile che alla vigilia di Tasi, Tari e bilanci gli organi istituzionali non si parlino.

Alla fine saranno dunque i capigruppo a decidere. Insieme all’amministrazione concorderanno una data e incontreranno il sindaco. Poi il confronto si dovrebbe spostare in consiglio. Il condizionale però è d’obbligo perché a Palazzo Zanca ormai i colpi di scena sono all’ordine del giorno. La pace però sembra ormai fatta. Mentre i problemi, quelli seri e che toccano veramente la gente, aspettano.

Francesca Stornante

22 commenti

  1. imprenditore messinese 17 Settembre 2015 17:49

    Il sindaco Accorinti ha capito che i Consiglieri sono attaccati allo stipendio e li tratta come accattoni. Ormai li comanda. A loro non rimane che postare su Fb i loro selfie con la spazzatura non raccolta per la città ed accompagnarli da scritte minacciose tipo: “.. ed ora il sindaco prenda atto e si dimetta.. ” oppure “.. è arrivato il momento di dire basta.. ” insomma macchiette peloritane a caratterizzare un teatrino decadente che non convince neanche il più sprovveduto degli elettori. Mentre l’Italia cerca di reagire alla crisi, nel bene e nel male, a Messina, la classe dirigente politica, spreca così un’intera legislatura. Alle prossime elezioni dovremo votare con molta più attenzione e disincanto.

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  2. imprenditore messinese 17 Settembre 2015 17:49

    Il sindaco Accorinti ha capito che i Consiglieri sono attaccati allo stipendio e li tratta come accattoni. Ormai li comanda. A loro non rimane che postare su Fb i loro selfie con la spazzatura non raccolta per la città ed accompagnarli da scritte minacciose tipo: “.. ed ora il sindaco prenda atto e si dimetta.. ” oppure “.. è arrivato il momento di dire basta.. ” insomma macchiette peloritane a caratterizzare un teatrino decadente che non convince neanche il più sprovveduto degli elettori. Mentre l’Italia cerca di reagire alla crisi, nel bene e nel male, a Messina, la classe dirigente politica, spreca così un’intera legislatura. Alle prossime elezioni dovremo votare con molta più attenzione e disincanto.

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  3. Cribbio questi assessori improvvisati hanno imparato presto a inciuciare con tutti pur di rimanere a galla. Cambiamo Messina dal basso è stata un utopia, vedendo i vari De Cola all’opera.

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  4. Cribbio questi assessori improvvisati hanno imparato presto a inciuciare con tutti pur di rimanere a galla. Cambiamo Messina dal basso è stata un utopia, vedendo i vari De Cola all’opera.

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  5. Che la giunta abbia raggiunto in questi due anni degli accordi politici con il consiglio, per me è palese. Che il suo atteggiamento nei confronti dell’aula consiliare sia stato coerente nel tempo, lo è altrettanto.
    Gli alti e bassi, con punte di vera e propria isteria collettiva, mi pare vengano dal consiglio.Questo da quel che vedo, non sa proprio come comportarsi di fronte ad una giunta che non recita la parte che invece secondo loro avrebbe dovuto.
    Non recita cioè il ruolo da co protagonista che in questi ultimi decenni ha prodotto prestazioni di altissimo teatro,tant’è che i meno accorti non si sono mai resi conto che quanto avveniva a P.Zanc altro non era che la finzione di una competizione politica.
    Semplicemente destabilizzati.

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  6. Che la giunta abbia raggiunto in questi due anni degli accordi politici con il consiglio, per me è palese. Che il suo atteggiamento nei confronti dell’aula consiliare sia stato coerente nel tempo, lo è altrettanto.
    Gli alti e bassi, con punte di vera e propria isteria collettiva, mi pare vengano dal consiglio.Questo da quel che vedo, non sa proprio come comportarsi di fronte ad una giunta che non recita la parte che invece secondo loro avrebbe dovuto.
    Non recita cioè il ruolo da co protagonista che in questi ultimi decenni ha prodotto prestazioni di altissimo teatro,tant’è che i meno accorti non si sono mai resi conto che quanto avveniva a P.Zanc altro non era che la finzione di una competizione politica.
    Semplicemente destabilizzati.

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  7. Povera Messina! Perfino i commenti scarseggiano, a conferma della generale rassegnazione.
    P.S.: ma anche in Tibet sono coperti dalla spazzatura?

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  8. Povera Messina! Perfino i commenti scarseggiano, a conferma della generale rassegnazione.
    P.S.: ma anche in Tibet sono coperti dalla spazzatura?

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  9. CARI CONSIGLIERI EVITATE DI FARE SCENEGGIATE, L’AMMINISTRAZIONE VA AVANTI CON O SENZA IL VOSTRO SUPPORTO.

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  10. CARI CONSIGLIERI EVITATE DI FARE SCENEGGIATE, L’AMMINISTRAZIONE VA AVANTI CON O SENZA IL VOSTRO SUPPORTO.

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  11. Se ipotizziamo che il sondaggio di TEMPOSTRETTO abbia un fondamento scientifico, che i lettori del nostro giornale siano rappresentativi delle genti di Messina, è il risultato esaltante di ACCORINTI ad impaurire i Consiglieri Comunali. RENATO sindaco, a poche ore dalla chiusura del voto, raccoglie il 48% delle tre opzioni PRO, lascia il 52% a quelle CONTRO, ma soprattutto ha il 31% di NO STA OPERANDO BENE, contro il 15% della opzione a lui più avversa, SI HA DELUSO LE ASPETTATIVE,ben 16 punti di differenza.Il TIBETANO gode di ottima salute politica,pur non avendo una maggioranza, e con la stampa locale correttamente meticolosa sull’operato della Giunta, non altrettanto su quello dei Consiglieri.A quando un SONDAGGIO sul CONSIGLIO COMUNALE?

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  12. Se ipotizziamo che il sondaggio di TEMPOSTRETTO abbia un fondamento scientifico, che i lettori del nostro giornale siano rappresentativi delle genti di Messina, è il risultato esaltante di ACCORINTI ad impaurire i Consiglieri Comunali. RENATO sindaco, a poche ore dalla chiusura del voto, raccoglie il 48% delle tre opzioni PRO, lascia il 52% a quelle CONTRO, ma soprattutto ha il 31% di NO STA OPERANDO BENE, contro il 15% della opzione a lui più avversa, SI HA DELUSO LE ASPETTATIVE,ben 16 punti di differenza.Il TIBETANO gode di ottima salute politica,pur non avendo una maggioranza, e con la stampa locale correttamente meticolosa sull’operato della Giunta, non altrettanto su quello dei Consiglieri.A quando un SONDAGGIO sul CONSIGLIO COMUNALE?

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  13. Nino CARRERI, esponente di un’araba fenice del panorama polito siciliano, che ha come padri nobili gli ex ministri Salvatore Cardinale e Salvo Andò, e il capogruppo all’Assemblea Regionale, Giuseppe Picciolo, SI PUO’ SOGNARE SOLO LA NOTTE LE SCUSE di RENATO sindaco. Su Pippo DE LEO del MEGAFONO, uomo politico di Rosario CROCETTA, stendo un velo pietoso, il suo governatore sta affossando la Sicilia. Gli interventi di Nina LO PRESTI sono sempre più onirici, la sua frase seguente è una perla ” SAPPIAMO TUTTI CHE QUESTA GIUNTA FA GLI ACCORDI CON I PARTITI, BASTA CON QUESTA PANTOMINA.” Un plauso al giovane Piero ADAMO, pragmatico come deve essere un consigliere, “Lo aspettiamo al varco perché tanto prima o poi da quest’aula dovrà passare”.

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  14. Nino CARRERI, esponente di un’araba fenice del panorama polito siciliano, che ha come padri nobili gli ex ministri Salvatore Cardinale e Salvo Andò, e il capogruppo all’Assemblea Regionale, Giuseppe Picciolo, SI PUO’ SOGNARE SOLO LA NOTTE LE SCUSE di RENATO sindaco. Su Pippo DE LEO del MEGAFONO, uomo politico di Rosario CROCETTA, stendo un velo pietoso, il suo governatore sta affossando la Sicilia. Gli interventi di Nina LO PRESTI sono sempre più onirici, la sua frase seguente è una perla ” SAPPIAMO TUTTI CHE QUESTA GIUNTA FA GLI ACCORDI CON I PARTITI, BASTA CON QUESTA PANTOMINA.” Un plauso al giovane Piero ADAMO, pragmatico come deve essere un consigliere, “Lo aspettiamo al varco perché tanto prima o poi da quest’aula dovrà passare”.

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  15. Egr.ggi Consiglieri se avete a cuore le sorti della città e quindi dei suoi cittadini, anzichè emanare proclami senza che poi diventino atti di sostanza, iniziate a verificare tutti gli atti che l’amministrazione emana nonchè tutte le direttive che vengono dati ai vari dipartimenti, e su quelli aprire un confronto serio e costruttivo e se è il caso con posizione dure e ferme qualora mettessero il Comune a rischio.

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  16. Egr.ggi Consiglieri se avete a cuore le sorti della città e quindi dei suoi cittadini, anzichè emanare proclami senza che poi diventino atti di sostanza, iniziate a verificare tutti gli atti che l’amministrazione emana nonchè tutte le direttive che vengono dati ai vari dipartimenti, e su quelli aprire un confronto serio e costruttivo e se è il caso con posizione dure e ferme qualora mettessero il Comune a rischio.

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  17. Mentre il sindaco si va pubblicità si Virus (rai2) qui si va sempre più in basso…La gente non ha lavoro, passeggia, la spazzatura arriva ai primi piani i topi fanno parte dei condomini, le blatte si siedono ai tavolini con le persone…gli alberi cadono sulle macchine…Che vergogna…mai vista Messina così..sono contento per tutti i messinesi che hanno votato queste persone incapaci a mio modo di vedere…in compenso c’è l’isola pedonale e la pista ciclabile… e la fame si taglia con il coltello

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  18. Mentre il sindaco si va pubblicità si Virus (rai2) qui si va sempre più in basso…La gente non ha lavoro, passeggia, la spazzatura arriva ai primi piani i topi fanno parte dei condomini, le blatte si siedono ai tavolini con le persone…gli alberi cadono sulle macchine…Che vergogna…mai vista Messina così..sono contento per tutti i messinesi che hanno votato queste persone incapaci a mio modo di vedere…in compenso c’è l’isola pedonale e la pista ciclabile… e la fame si taglia con il coltello

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  19. MessineseAttento 18 Settembre 2015 11:01

    Io da questi consiglieri, incapaci anche di fare un corretto uso della più elementare lingua italiana, non mi farei rappresentare nemmeno alla sagra della fava di Calascibetta.
    Bene fa l’amministrazione a snobbare un consesso che per buona parte è formato da coloro che hanno devastato il tessuto socio-economico della città. Chiunque, stampa compresa, con un briciolo di onestà intellettuale, sa bene che quarant’anni di politica del malaffare non possono essere cancellati in 27 mesi.
    Coniare hashtag (si scrive così) come #quellicheceranoprima, oltre ad offendere l’intelligenza di ogni singolo cittadino, dimostra un indubbio asservimento a chi ha sempre considerato la politica una cosa di “famiglia”. Pena per chi si fa influenzare.

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  20. MessineseAttento 18 Settembre 2015 11:01

    Io da questi consiglieri, incapaci anche di fare un corretto uso della più elementare lingua italiana, non mi farei rappresentare nemmeno alla sagra della fava di Calascibetta.
    Bene fa l’amministrazione a snobbare un consesso che per buona parte è formato da coloro che hanno devastato il tessuto socio-economico della città. Chiunque, stampa compresa, con un briciolo di onestà intellettuale, sa bene che quarant’anni di politica del malaffare non possono essere cancellati in 27 mesi.
    Coniare hashtag (si scrive così) come #quellicheceranoprima, oltre ad offendere l’intelligenza di ogni singolo cittadino, dimostra un indubbio asservimento a chi ha sempre considerato la politica una cosa di “famiglia”. Pena per chi si fa influenzare.

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  21. Vorrei solo sapere se la parola” vergogna” esiste ancora nei dizionari che gli esponenti del Consiglio comunale hanno in casa. Sfiducia…dimissioni…solo bla..bla..bla… Sono tutti sicuri che pochissimi messinesi li rivoteranno…VERGOGNA!!!!!

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  22. Vorrei solo sapere se la parola” vergogna” esiste ancora nei dizionari che gli esponenti del Consiglio comunale hanno in casa. Sfiducia…dimissioni…solo bla..bla..bla… Sono tutti sicuri che pochissimi messinesi li rivoteranno…VERGOGNA!!!!!

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