La prima richiesta risale ad ottobre, l'ultima all'8 marzo. "Troppa confusione, solo un organismo super parte può dissipare ombre e dubbi" commenta il deputato dopo aver trasmesso la nuova interrogazione all'assessore Lantieri.
La prima richiesta risale all’ottobre 2016, la seconda a gennaio 2017, la terza all’8 marzo. Il deputato regionale Nino Germanà non si arrende e a fronte di una situazione caotica dei conti di Palazzo Zanca bussa alla porta della Regione per ribadire la necessità dell’invio di ispettori.
Da ottobre ad oggi tra l’altro si è registrato un nuovo cambio di assessore al bilancio, mentre proprio giovedì 9, si sono accesi i riflettori della Procura anche sui bilanci targati amministrazione Accorinti.
L’inchiesta è una “fotocopia” rispetto a quella che riguarda i bilanci delle gestioni precedenti, dal momento che il principio chiave è lo stesso: dilazionare nel tempo il dissesto “camuffando” l’entità della situazione drammatica dei conti.
“Che ci sia bisogno di chiarezza rispetto ai conti di un Comune dovrebbe essere un’ovvietà. E’ diritto della collettività sapere quali sono le condizioni finanziarie del proprio comune. E’ per questo motivo che per ben 2 volte ho chiesto alla Regione di inviare ispettori a Messina affinchè si dissipino ombre e dubbi sulla situazione economica. Apprendere dell’attenzione della magistratura sui bilanci corrobora la mia convinzione della necessità che un organismo super partes analizzi le carte e dica una volta per tutte quello che da anni i messinesi chiedono: trasparenza”.
Dal punto di vista politico Germanà chiede al presidente Crocetta e agli assessori Baccei (economia) e Lantieri (Enti locali) di far chiarezza sulla reale situazione finanziario/contabile del comune, attraverso l’invio di un’ispezione.
“Già il 10 ottobre 2016 ho chiesto di intervenire urgentemente per verificare lo stato di salute dei conti del Comune di Messina- scrive l’8 marzo Germanà- Da allora la situazione finanziaria lungi dall'aver raggiunto una maggiore stabilità, risulta pericolosamente deficitaria e per niente chiara. Nel frattempo si è verificato il terzo cambio al vertice dell'assessorato con le dimissioni di Luca Eller Vainicher e l’insediamento di Vincenzo Cuzzola”.
Il deputato regionale di Area Popolare evidenzia come le dichiarazioni di Eller e Cuzzola in queste settimane sono difformi l’una dall’altra, soprattutto per quanto riguarda la dichiarazione di dissesto. In particolare il neo assessore Cuzzola si è detto anche ottimista sulle sorti del Piano di riequilibrio e sulla sua sostenibilità.
Ripercorrendo le tappe delle delibere della Corte dei Conti il deputato ricorda come la Sezione di Controllo per la Regione Siciliana nella Camera di Consiglio del 9 ottobre 2014 rilevava gravissimi profili di criticità strutturale e di squilibrio.
La situazione non è cambiata.
“Appena un mese fa, il 13 febbraio, i revisori dei conti con una nota in merito al Piano di Riequilibrio Pluriennale, hanno evidenziato d'aver riscontrato un disallineamento di circa 20 milioni di euro per quel che attiene le annualità 2015 e 2016– prosegue Germanà- Tale disallineamento si traduce in significativi scostamenti che appesantiscono, la sostenibilità del piano di risanamento finanziario”.
Per quanto attiene l’ annualità 2016, con una nota del settembre scorso ed una del 31 gennaio, l'organo di revisione ha richiesto un monitoraggio dei conti, avendo riscontrato la mancata parziale previsione delle risorse previste nel rimodulato Piano di Riequilibrio Pluriennale.
“Ancora oggi non è ancora arrivata la risposta circa sul Piano di Riequilibrio da parte del Ministero dell'Interno chiamato a valutarne la sostenibilità- conclude nella terza interrogazione presentata alla Regione Germanà- il bilancio previsionale 2017 è stato solo annunciato alla stampa ma non risulta pervenuto né al collegio dei revisori dei conti, né alla commissione consiliare. Torno a richiedere urgentemente un’ispezione amministrativo-contabile per verificare lo stato dei conti del comune di Messina a salvaguardia di tutta la cittadinanza”.
Rosaria Brancato
