In una lettera indirizzata all’assessore Russo, le due sigle sindacali contestano la scelta della Regione di dialogare solo con il sindacato Fials e pongono l’accento su tutto ciò che doveva essere fatto e non è stato fatto per il nosocomio di viale Europa
Appresa la notizia dell’imminente costituzione di una commissione tecnica per garantire la funzionalità dell’ospedale Piemonte, costituito dai promotori del Comitato “Salvare l’ospedale Piemonte”, sostenuto dal sindacato autonomo Fials Sicilia (vedi articolo correlato) , è immediatamente esplosa una crisi di “gelosia” da parte delle altre organizzazioni sindacali ed in particolare di Cis e Uil. Attraverso una nota inviata all’assessore Russo, al dirigente regionale Guizzardi, al presidente della commissione regionale sanità Laccoto ed al direttore generale dell’azienda ospedaliere Piemonte- Papardo, UST Cisl, Cisl Fp , Uil e Uil FPL sollecitano un tavolo di confronto con tutti i sindacati.
«Crediamo – si legge nel documento – che l’Assessore Russo non deve limitarsi inspiegabilmente a ritagliare corsie preferenziali a Sindacati che certamente non hanno la stessa rappresentatività del Sindacato Confederale.Auspichiamo che alla ripresa della pausa estiva è giusto dare vita a confronti allargati per valutare ciò che sino ad oggi è stato fatto rispetto agli impegni assunti e ciò che si pensa di fare, tracciando percorsi condivisi e sostenibili».
Uil e Cisl sostengono che «nonostante le forti sollecitazioni, che ad oggi gli impegni assunti dall’Assessore alla salute non sono stati assolutamente mantenuti. E ci riferiamo al completamento delle opere del sesto padiglione, malgrado il recupero di risorse provenienti da vendita di immobili, ma ci riferiamo soprattutto al completamento dei 121 posti letto per rispettare pienamente l’impegno assunto di fronte alla città di Messina. Non è dato sapere ad oggi –-continuano – dove sono i 12 milioni di Euro assegnati al P.O. Piemonte necessari per ammodernare e mettere in sicurezza alcuni padiglioni al fine di concretizzare il progetto Piemonte con la piena attivazione dei 121 posti letto per acuti previsti e la riallocazione dell’SPDC presso lo stesso nosocomio.
Ribadiamo che bisogna ridare dignità all’Ospedale Piemonte dotandolo di tutte le strutture e specialità necessarie per farne veramente un polo di emergenza-urgenza sapendo che il Presidio rappresenta il punto strategico per la città».
Oltre ad un tavolo “regionale” Cisl, Cisl Fp , Uil e Uil FPL chiedono anche «l’incontro assembleare congiunto con il Direttore Generale Armando Caruso, a sostenere e difendere l’Ospedale Piemonte».
