A rischio i torrenti San Filippo e Zafferia. Problemi anche in via Tommaso Cannizzaro

A rischio i torrenti San Filippo e Zafferia. Problemi anche in via Tommaso Cannizzaro

A rischio i torrenti San Filippo e Zafferia. Problemi anche in via Tommaso Cannizzaro

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mercoledì 09 Ottobre 2013 - 07:59

Il presidente della II circoscrizione, Antonino Zullo, chiede un intervento per ridare luce al “franco idraulico” dei due alvei. Dal IV quartiere, invece, allarme sulla situazione igienico-sanitaria della centralissima via Tommaso Cannizzaro. Serve la potatura degli alberi e una maggiore cura del verde pubblico e dell’arredo urbano. Nel III quartiere, chiesta la raccolta rifiuti porta a porta a Camaro Superiore e maggiori condizioni di sicurezza a villa Dante

“Mentre i soggetti attuatori per la messa in sicurezza dei torrenti discutono, il malato rischia di morire”. E’ la nota del presidente della II circoscrizione, Antonino Zullo, che punta il dito contro Comune, Messinambiente ed Ente di Sviluppo Agricolo.

Secondo Zullo, invece di aspettare grandi piano strategici, è necessario provvedere all’immediato. Il riferimento è in particolar modo ai torrenti San Filippo e Zafferia, nei quali serve ridare luce al “franco idraulico”, all’altezza dei ponti di Pistunina sulla Strada Statale 114, delle rampe autostradali e in via Consolare Valeria.

“La paura di dover registrare un ulteriore evento catastrofico dalle nostre parti è tanta – scrive il presidente Zullo – e l'invito accorato che mi sento di rivolgere ai diretti interessati è quello di fare in fretta e non tergiversare perché, per alcune cose, il Comune e gli altri soggetti istituzionali sono attrezzatissimi per poter intervenire”.

Dal II quartiere al IV, i consiglieri Antonio Giannetto e Alessio Mancuso, insieme al consigliere comunale Benedetto Vaccarino, portano all’attenzione la situazione di degrado, dovuta alla mancata cura del verde pubblico, nella centralissima via Tommaso Cannizzaro.

“La situazione igienico-sanitaria – scrivono i consiglieri – peggiora progressivamente a causa della mancata pulizia e della mancata disinfestazione dei tombini, intasati da rifiuti e fogliame, alterando il deflusso delle acque e causando allagamenti. Le chiome degli alberi, poi, lambiscono le finestre delle abitazioni, che devono restare chiuse, mentre i rami sono a rischio caduta”.

Per Giannetto, Mancuso e Vaccarino, serve un intervento di riqualificazione dell’arredo urbano in una zona centrale in cui sono situati diversi esercizi commerciali di generi alimentari. “Consapevoli delle difficoltà in cui versa l’Amministrazione Comunale, vista anche la mancanza di un’adeguata forza lavoro che possa occuparsi in modo capillare del problema che insiste su diverse aree della città – concludono i tre consiglieri – proponiamo, qualora fosse possibile, una verifica degli addetti del settore anche al fine di richiamare coloro che in precedenza erano dislocati presso l’Agronomia Comunale ed ora sono stati deferiti ad altre mansioni. Ci riallacciamo anche all’idea recentemente avuta dal consigliere comunale Daniela Faranda, circa la possibilità di stipulare un’apposita convenzione, avvalendosi del supporto della Forestale, nel caso in cui fosse maggiormente economico rispetto ad altre soluzioni, al fine di affidare la cura del verde ad un organismo già specializzato a tal fine, che fornirebbe anche la manodopera necessaria allo scopo”.

Nel III quartiere, infine, il consigliere Nunzio Signorino torna sulla vicenda dello spostamento dei cassonetti a Camaro Superiore proponendo l'istituzione della raccolta differenziata porta a porta. “Oltre ai problemi per il posizionamento dei cassonetti – scrive – c’è da aggiungere la difficoltà di circolazione dei della compattatori di MessinAmbiente a causa delle strade strette. L’eliminazione dei cassonetti rotti, sporchi e maleodoranti servirebbe anche a ridare decoro alla zona”. Se la proposta non dovesse essere accettata, Signorino chiede la riduzione della bolletta Tarsu, per tutti i cittadini che risiedono oltre i 500 metri dai cassonetti, come da regolamento comunale.

Stesso quartiere, altra zona. Il consigliere Mario Barresi segnala che i bagni di villa Dante non funzionano e l'unica fontana presente non è più utilizzabile. Ed ancora, l'arena è inagibile, mentre il campo di calcetto è stato vandalizzato. "Gli alberi non potati – afferma Barresi – sono potenzialmente pericolosi, soprattutto in caso di forte vento. La videosorveglianza non è attiva e non esiste alcun controllo da parte delle Forze dell'Ordine. Lo scorso 9 agosto, il Consiglio di quartiere ha consegnato al sindaco otto richieste alle quali adempiere in tempi brevi. Da quel giorno, però, nulla è stato fatto". Barresi ha scritto al prefetto per chiedere di predisporre una verifica delle condizioni di sicurezza all'interno della villa.

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