Ustica Lines annuncia 57 licenziamenti, Zuccarello: “Basta chiacchiere”

Ustica Lines annuncia 57 licenziamenti, Zuccarello: “Basta chiacchiere”

Rosaria Brancato

Ustica Lines annuncia 57 licenziamenti, Zuccarello: “Basta chiacchiere”

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mercoledì 03 Dicembre 2014 - 07:03

Come prevedibile l’Ustica Lines ha avviato le procedure per il licenziamento dei 57 lavoratori impegnati nel servizio di collegamento veloce Messina-Reggio Calabria. Il 31 dicembre scade la proroga e non c’è traccia di soluzione. “Basta chiacchiere dalla giunta-tuona Zuccarello-si ricostituisca l’ex consorzio Metromare”

Ustica Lines ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 57 lavoratori del servizio di collegamento veloce Messina-Reggio Calabria.

Il tempo corre veloce ed il 31 dicembre scade la seconda ed ultima proroga per il servizio ex Metromare senza che sia stata trovata una soluzione alternativa. Senza fatti concreti per la società non resta altra strada che avviare la procedura dei licenziamenti comunicandolo ai sindacati, alla Regione e all’ufficio del lavoro. A renderlo noto, con una dura nota nei confronti dell’amministrazione, è il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello, che proprio nei giorni scorsi ha presentato una delibera di proposta per garantire il servizio e tutelare i livelli occupazionali attraverso la ricostituzione del Consorzio ex Metromare.

“La notizia dell’avvio della procedure di licenziamento- scrive Zuccarello- non può stupire quanti sapevano, sin da fine giugno, quando il Ministero alle Infrastrutture ha concesso l’ultima proroga al servizio, che si sarebbe perso tempo fino al 31 dicembre, data di scadenza del provvedimento. Dal 1 gennaio, come prevedibile, 57 lavoratori si troveranno senza stipendio e senza futuro. La società infatti, e non potrebbe essere altrimenti, nel comunicare l’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo, motiva la decisione legandola allo scadere della proroga il 31 dicembre, senza che nelle more si sia provveduto ad altro bando o misura correttiva analoga”.

Ustica Lines inoltre nella comunicazione rende noto di non poter utilizzare il personale in altre attività di trasporto marittimo passeggeri “svolte da questa società con adeguato e sufficiente organico atteso che ciò comporterebbe un insostenibile alterazione degli equilibri finanziari creando situazioni di crisi e compromissioni di livelli occupazionali.” Ultima pessima notizia: la società non è soggetta alla normativa sulla cassa integrazione e sulla mobilità, pertanto per i 57 lavoratori dal 1 gennaio il verdetto è soltanto uno: si ritroveranno senza occupazione e senza ammortizzatori sociali.

Eppure tutto questo lo si sapeva già da giugno quando fu annunciata l’ultima proroga, peraltro mal digerita da Ustica Lines che aveva più volte protestato per l’esiguità di risorse tali da rendere non solo poco appetibile ma del tutto improponibile la gara. Sono passati sei mesi senza che avvenisse un fatto concreto per scongiurare questi licenziamenti e la cancellazione del servizio dal 1 gennaio 2015. Sfumati emendamenti e risorse sia nello Sblocca Italia che nella legge di stabilità le ultime speranze sono appese alla decisione del ministro Lupi che ha affidato ad Rfi la gestione della continuità territoriale anche dei passeggeri nello Stretto. Nei prossimi giorni Rfi presenterà un progetto che ci auguriamo metta la parola fine a questa agonia e ad una gestione a singhiozzo del servizio.

“ In attesa che Rfi presenti il Progetto per garantire la continuità territoriale tra le due sponde-prosegue Zuccarello- ed in attesa che dal Ministero stesso arrivino notizie in merito ad un bando di gara divenuto una chimera, non c’è altro tempo da perdere. La giunta Accorinti la smetta con le chiacchiere e con i progetti fantascientifici e si ponga al fianco dei lavoratori e degli utenti. Ustica Lines sta facendo, sia pure per motivi dipendenti solo dall’inerzia e dall’incapacità della classe dirigente di questi anni, quel che l’assessore Cacciola ha previsto nel suo fantasioso progetto per il servizio: cancellare il collegamento Messina-Reggio Calabria. Da giugno non un solo atto concreto abbiamo visto nei confronti sia del mantenimento del servizio che dei livelli occupazionali. Nei giorni scorsi ho presentato una proposta di delibera che mi auguro venga tenuta in considerazione dell’amministrazione e che prevede la ricostituzione di quel Consorzio ex Metromare che per anni ha consentito un servizio efficiente e qualificato, con Bluferries in quota maggioritaria, in modo da garantire sia entrambi i collegamenti (Villa San Giovanni e Reggio) che i livelli occupazionali. Nelle more del bando si potrebbe procedere comunque nell’immediatezza e vista la carenza di mezzi veloci di Bluferries con il noleggio a scafo armato dei mezzi in dotazione ad Ustica Lines. L’amministrazione metta quindi da parte leggende metropolitane come la flotta comunale e la rotta unica integrata con Villa San Giovanni, scenda sulla terra e faccia quel che doveva fare da mesi: si batta perché venga garantito il servizio e tutelati i 57 posti di lavoro. Altrimenti la smetta di parlarci di Area integrata dello Stretto, popolo dello Stretto e quant’altro perché siamo stanchi degli annunci e delle promesse”.

I tempi sono strettissimi e non si potrà neanche parlare di “evento straordinario”, perché quello che stiamo vivendo lo si sapeva già a fine giugno senza essere veggenti. Sapevamo già che saremmo arrivati a fine dicembre con l’acqua alla gola e con la sola possibilità di elemosinare qualche briciola. Adesso anche la possibilità di stare a Roma col cappello in mano è sfumata, cerchiamo almeno di recuperare dignità.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. dott.Zuccarello,noi siamo impegnati con l’isola pedonale e la pista ciclabile,segni tangibili di civiltà per i buddaci e lei tira fuori la metromare.Non le ha insegnato Grillo che lo stretto si può attraversare anche a nuoto?

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  2. dott.Zuccarello,noi siamo impegnati con l’isola pedonale e la pista ciclabile,segni tangibili di civiltà per i buddaci e lei tira fuori la metromare.Non le ha insegnato Grillo che lo stretto si può attraversare anche a nuoto?

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  3. basta chiacchiere ora si inizia con la pignolata

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  4. basta chiacchiere ora si inizia con la pignolata

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