Un “Laboratorio per i beni comuni”: la proposta ‘rivoluzionaria’ della giunta Accorinti

Un “Laboratorio per i beni comuni”: la proposta ‘rivoluzionaria’ della giunta Accorinti

Danila La Torre

Un “Laboratorio per i beni comuni”: la proposta ‘rivoluzionaria’ della giunta Accorinti

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venerdì 04 Ottobre 2013 - 17:10

Il provvedimento è già arrivato “ a sorpresa” , cioè senza neanche passare dalla X commissione consiliare, in Consiglio comunale, generando il caos. Ecco cosa prevede

Dal concetto teorico all’applicazione pratica, dal dibattito politico ad un provvedimento amministrativo che ha i crismi dell’ufficialità. L’amministrazione Accorinti traccia il percorso da seguire per il riconoscimento e l’individuazione dei cosiddetti “beni comuni” e con delibera di giunta ha avviato l’iter burocratico per l’Istituzione del “Laboratorio Messina per i beni comuni e le Istituzioni partecipate” . L’atto è già arrivato, “ a sorpresa” , cioè senza neanche passare dalla X commissione consiliare , in Consiglio comunale (vedi correlato) , scatenando il risentimento di alcuni consiglieri comunali che – sentendosi scavalcati nelle loro prerogative – non hanno risparmiato critiche all’esecutivo di Palazzo Zanca. A loro dire, reo di professare lo spirito di collaborazione ma poi di agire in maniera autoritaria.

Ma cosa prevede la proposta deliberativa varata dalla Giunta Accorinti? In premessa viene innanzitutto spiegato che l’ amministrazione “considera quali punti caratterizzanti della propria azione politica: l’attuazione degli indirizzi in materia di ampliamento della partecipazione democratica alle scelte di governo degli enti locali, messi a punto nell’ambito delle Istituzioni europee e recepiti dallo Stato Italiano; la definizione di proposte istituzionali che a livello locale possano rispondere all’esigenza sempre più diffusa nella società di rendere trasparente e partecipata la gestione dell’amministrazione urbana ; la definizione di proposte che consentano … di reperire nella maniera più diretta possibile le istanze sociali di riutilizzo, di gestione condivisa e di cura del patrimonio materiale ed immateriale del Comune di Messina…; la necessità che le proposte in merito da parte della Giunta vengano elaborate attraverso un percorso largamente partecipato, nel quale possano esprimersi i cittadini e gli abitanti del Comune, oltre che esperti la cui professionalità nei campo suddetti risulti indiscutibile” .

Nelle intenzioni del sindaco Renato Accorinti e dei suoi 8 assessori, il “Laboratorio Messina per i beni comuni e le Istituzioni partecipate” dovrà essere suddiviso in tre organismi: il “Tavolo tecnico”, al quale prenderanno parte tecnici e professionisti di alta ed indiscussa professionalità in ambito giuridico, economico, filosofico e politologico; il “Forum”, che fungerà da organo consultivo e propositivo e dove i protagonisti saranno i cittadini che chiederanno di partecipare attraverso un sistema di accreditamento; ed il “Nucleo di coordinamento”, presieduto dall’Assessore con delega all’Autogestione dei Beni Comuni, cioè Daniele Ialacqua.

Tra i compiti affidati al Laboratorio ci saranno: la definizione di specifiche proposte alla Giunta ed al Consiglio comunale di istituzioni partecipative del Comune di Messina; la mappatura e la pubblicizzazione del patrimonio immobiliare agricolo etc di Palazzo Zanca; la ridefinizione della regolamentazione degli “usi civici” del Comune con particolare riguardo all’implementazione di parti del patrimonio comunale in disuso, al fine di restituire alla città parti del proprio patrimonio abbandonate o attualmente in cattivo stato di conservazione; l’elaborazione di una proposta di Giunta riguardante la progettualità del Comune relativa a parti del patrimonio immobiliare di Enti e Privati, con la possibilità di sperimentazione d’uso attraverso progetti di riuso e riprogettazione a titolo non oneroso e a tempo determinato.

“Il Laboratorio Messina per i beni comuni e le Istituzioni partecipate potrà essere -si legge nel provvedimento – la fucina nella quale troveranno spazio processi elaborativi di base, proposte dal basso, forme di sintesi per la promozione gestione, valorizzazione dei beni comuni, intesi quali direttamente connessi all’esplicazione dei diritti degli individui, in quanto tali e in quanto cives”.

La squadra guidata Accorinti ha fissato la durata dei lavori del Laboratorio in 12 mesi, scaduti i quali è prevista la presentazione di adeguata relazione finale e “di una serie di proposte inerenti gli obiettivi che questa giunta adotterà con delibera di proposta al Consiglio Comunale, alle Commissioni consiliari competenti, al Segretario Generale del Comune, all’Albo Pretorio e all’Ufficio stampa del Comune”.

Il provvedimento esitato lo scorso 27 settembre è corredato dalle “Linee guida di istituzione del Laboratorio Messina per i beni comuni e le Istituzioni partecipate”, che – come sottolineato dalla Giunta- costituiscono parte integrante della delibera su cui dovrà esprimersi il Consiglio Comunale.

Il dibattito in aula si preannuncia incandescente , anche perché – come sono soliti dire coloro che hanno fatto del concetto del bene comune una visione politica – a confrontarsi ci saranno due retroterra culturali profondamente diversi e distanti tra loro, rappresentati da un lato dall’ Accorinti e dai suoi “seguaci” politici, dall’altro dagli esponenti dei partiti tradizionali . (Danila La Torre)

13 commenti

  1. I messinesi vedranno e constateranno che GLI ESPERTI LA CUI PROFESSIONALITA’ RISULTI INDISCUTIBILE saranno scelti fra gli aficionados di Accorinti così come già avvenuto con i 5 o 6 esperti gratuiti in barba alla preparazione e chissà se i nomi già non siano stati PENSATI! Quello che più meraviglia è lo scostamento fra consiglio e giunta poiché mentre già si conosceva l’iter sul regolamento dei beni comunali già in discussione al consiglio, la giunta prevarica tutti e il 29 settembre adotta una delibera che si sovrappone a quella consiliare. Le regole amministrative vanno a farsi strabenedire!! E Messina precipiterà sempre più in BASSO PERCHE’ IL CAMBIAMENTO COSI’ DIVENTA UN’UTOPIA! MARIEDIT DIMMI CHE HO RAGIONE E MI FARAI CONTENTO! Esprimiti spassionatamente!

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  2. non si è capito nulla

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  3. considerate bene comune anche la delibera per rientrare nel fondo di rotazione e sanare i debiti dell’ATO3 cos’, forse, riuscirete a scriverla giusta

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  4. L’ennesima buffonata di questo pseudo-sindaco.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  5. Non vi è dubbio che sotto il profilo economico finanziario il vero “Laboratorio Messina per i beni comuni e le Istituzioni partecipate” è stato e lo è tutt’ora il quotidiano online “Tempo stretto” ed i suoi commentatori, in speciale modo, per chiarezza e competenza, Mariedit. Abbiamo detto e scritto che la gestione sia del Comune che delle partecipate e della azienda speciale sotto il profilo economico finanziario era e lo è ancora di più oggi, scorretta e fallimentare, ma siete rimasti sordi. Avete ignorato, forse per paura, le professionalità esistenti nella nostra città e vi siete recati altrove per avere certezze sullo stato di indebitamento del Comune e delle collegate, e fino ad oggi non ci avete fornito i risultati ottenuti. State cercando, disperatamente,, di accollare sui cittadini i debiti dell’ATO3 ai quali, certamente, aggiungerete fra breve quelli di Messina ambiente e dell’Atm senza sapere se detengono i requisiti per il “legittimo riconoscimento”. parlate di tutto, ma non di contabilità e di corretta gestione del “bene comune”. Per correttezza verso gli elettori messinesi avresti dovuto dichiarare il “dissesto finanziario” ma avete preferito difendere e tutelare gli interessi di quegli amministratori che la disastrosa situazione finanziaria del nostro Comune hanno determinato forse per avere la loro tutela e la loro riconoscenza.
    Non assumete iniziative compòessi, sotto il profilo professionale, da potere gestire dato che vi trovate di fronte ad un Ente pubblico e non di una azienda provata

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  6. neppure Che Guevara sarebbe stato capace di essere tanto rivoluzionario Hasta la Victoria siempre compagneros

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  7. scommetto che sei un nostalgico della formazione regionale…..La banda ligure ti aveva promesso un posticino? e invece con renato sei costretto a trovarti un lavoro reale! che ingiustizia….

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  8. Non hai capito nulla? rinuncia….

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  9. Sono beni comuni anche i 30 milioni di debiti dell’ ATM? I 50.0000 disoccupati di questa citta’ ? La chiusura della fiera, il trasferimento al nord della Rodriguez ed i soldi per lo sviluppo finiti a Genova, Napoli, Bari, Venezia? I 20 miliardi per la TAV a Torino e i 4000 messinesi che ogni anno si trasferiscono al nord? Ll’ ente teatro senza piu’ risorse e con molti stipendi da pagare? Le ferrovie che si fermano a Salerno? invece di parlare di sviluppo vero, la giunta e gli accoliti del pauperismo si concentrano sulla divisione della poverta’. Vogliono vivere come gli uccelli del cielo che non seminano ne mietono ma si nutrono dei semi mandati dal Padre nostro che sta nei cieli.

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  10. I messinesi che si lamentano di questa amministrazione sono davvero patetici. Visto che vi lamentate tanto del fatto che il nuovo sindaco non è celere nel risolvere i problemi (neanche fosse un mago), chiamate in causa chi ha creato la distruzione di questa città e presentate loro il conto, chiedete a loro di saldare i debiti che hanno creato considerato che sono stati pagati profumatamente con soldi pubblici. Credo però che chi si lamenta faccia solo parte di quello squallido sistema fatto di conoscenze, favori ecc e che non ha alcuna voglia di cambiare in meglio… della serie “la parentopoli si può fare se fatta bene” (cit. Felice Calabrò).

    Giusto per non dimenticare l’alternativa ad Accorinti:

    http://www.youtube.com/watch?v=m71Y-R2E7A4

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  11. Al contrario: ACcorinti e’ la stessa faccia della medaglia di buzzanca e GEnovese. Non ci sarebbe stato ACcorinti se non ci foss stata prima la politica familistica e di arricchimenti personali contro cui i messinesi si sono opposti. Ma ACcorinti non ha bisogno di tempo per mostrare quello che vale: sta facendo già tutto quello che sa fare perché il minimalismo e’ la sua esperienza di vita. ACcorinti non ha mai parlato di lavoro e sviluppo semplicemente perché lui si e’ sempre battuto contro tutto ciò che consentirebbe alla Sicilia ed alla Calabria di superare il deficit strutturale che c’è da Napoli in su. Cosicché senza un sindaco che si batte per colmare il Gap infrastrutturale, i soldi per lo sviluppo continueranno ad andare da altre parti e Messina sarà sempre piu emarginata senza lavoro serio ma solo con piu mafiosi e clientelismo perché in mancanza di lavoro vero i messinesi ricorreranno al lavori assistiti e sfruttati.

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  12. piu’ che pensare allo spirito o a volare alto pensiamo alle cose concrete lo sapete cari amministratori sindaco compreso che l’Amam sospende l’erogazione dell’acqua nel ns quartiere ad esmpio alle 14 14,00 e che la mattina non arriva prima delle 8????guardate queste cose please(quartiere lombardo)

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  13. Devi essere nuovo del forum o, da accorintiano perfetto, sei solo un xxxxxxxxxxcio livoroso e di memoria corta.
    Ho già spiegato (ma a te serve un ripasso) che io ho lavorato per 40 anni, sono pensionato e non ho figli o nipoti da sistemare, visto che mio figlio è felicemente all’estero, dove lavora nel settore della ricerca medica.
    Al contrario, il tuo santone nei miei confronti avrebbe qualche debituccio di riconoscenza, se non fosse che ILLO non è tipo da riconoscere i meriti altrui ed i debiti suoi, pieno, com’è, di prosopopea ed autoincensamento.
    Ho accontentato il ragazzetto borioso e saputello?
    Pazientate fino a Dicembre.

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