Lidi balneari. Le concessioni rimangono prorogate fino al 2020

Lidi balneari. Le concessioni rimangono prorogate fino al 2020

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mercoledì 10 Agosto 2016 - 08:52

Fiba Confesercenti Sicilia plaude all'intervento dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente che con Decreto n. 319/GAB del 5 agosto fa chiarezza sulle prospettive per gli imprenditori del demanio in Sicilia

Fiba Confesercenti Sicilia, in rappresentanza degli operatori turistici titolari di concessione demaniale marittima, esprime il proprio grande compiacimento nei confronti dell’operato dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente che con proprio Decreto n. 319/GAB del 5 agosto conferma la legittimità della proroga delle concessioni al 31 dicembre 2020 e fornisce importanti elementi di rassicurazione sulle sorti di un comparto che in Sicilia conta oltre 9.000 concessionari del demanio, di cui 3.000 prestano la propria attività in strutture turistiche balneari.

Il Decreto, prossimo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale regionale, è stato emanato a meno di un di mese dalla Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 luglio con la quale veniva annullata la proroga delle concessioni al 2020 e a qualche settimana dall’approvazione della “Legge Salva Spiagge” con cui si garantisce agli attuali imprenditori di lavorare con delle concessioni nuovamente in regola, finché il governo nazionale non varerà la riforma generale del demanio marittimo, che comunque non vedrà la luce prima dei prossimi 18 mesi.

In questo clima di grande incertezza, l’Assessorato regionale al ramo, accogliendo il segnale di disagio che i referenti di Fiba Confesercenti Sicilia hanno voluto esternare in nome della categoria, ha reso possibile riaffermare quella certezza del diritto che sembrava essersi smarrita dietro ai veti, non sempre chiari, di Bruxelles.

"Già nelle premesse del decreto – sottolinea Salvo Basile, coordinatore Assoturismo Confesercenti Sicilia – si entra nel merito dei temi richiamati dalla Comunità Europea per i quali siamo stati tacciati di avere accordato ”troppi privilegi” agli attuali concessionari".

"Nello specifico ad essere stigmatizzati da parte dell’UE – precisa l’avv. Aldo Spatafora, referente legale della Fiba Confesercenti Sicilia – sono sia i meccanismi di affidamento delle concessioni, che vengono ritenuti non rispettosi dei criteri di evidenza pubblica, sia le modalità di verifica previste dall’art. 12 della Direttiva 2006/123 circa la sussistenza del presupposto del numero limitato di autorizzazioni per via della scarsità delle risorse naturali".

Il Decreto 319/GAB del 5 agosto chiarisce che le procedure di evidenza pubblica propedeutiche all’attività di rilascio di concessioni demaniali marittime (comma 7 art. 7 della Legge Regionale n. 4 del 16 aprile 2003) sono state rafforzate per effetto della riforma introdotta con la Legge Regionale del 17 Marzo 2016 n. 3 che modifica, in un ottica di conformazione ai principi del Diritto Comunitario, le norme di pubblicità previste dall’art. 4 della L.R. 15 del 2005 al fine di implementare le garanzie di imparzialità e di trasparenza per tutta la fase procedimentale di avvio, svolgimento e completamento del rilascio delle concessioni.

"Al contempo il Decreto chiarisce – segnala Alessandro Cilano, referente della Fiba Confesercenti Sicilia Occidentale – che al fine di determinare se le aree del demanio marittimo, che possono essere oggetto di uno sfruttamento economico, siano in numero limitato, bisogna avere riguardo alle concessioni rilasciate a livello regionale. In virtù di tale considerazione, e alla luce del fatto che nella regione siciliana le superfici rilasciate in concessione sono in numero inferiore a quelle disponibili si ravvisa l’insussistenza della condizione di scarsità delle risorse naturali”.

Inoltre, il direttore della Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera, sottolinea "l’importanza che nello stesso Decreto viene riconosciuta sia agli investimenti che al valore commerciale dei beni aziendali, come frutto della professionalità acquisita negli anni di cui occorrerà tenerne conto nel negoziato avviato tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea per una maggiore garanzia dei principi di sana concorrenza".

"Riconsegnare agli imprenditori un sistema di regole certo e responsabile è un segnale determinante – afferma il presidente regionale della Confesercenti, Vittorio Messina – soprattutto in una Regione insulare come la Sicilia che dispone di una superficie costiera che si estende per oltre 1200 km e che vede nel turismo un settore strategico su cui fondare lo sviluppo della propria economia a vantaggio della tenuta dei livelli occupazionali".

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