Arcigay: "D'Alia dice no alle Unioni Civili solo per ripicca contro la giunta Accorinti"

Arcigay: “D’Alia dice no alle Unioni Civili solo per ripicca contro la giunta Accorinti”

Eleonora Corace

Arcigay: “D’Alia dice no alle Unioni Civili solo per ripicca contro la giunta Accorinti”

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lunedì 16 Giugno 2014 - 06:45

Il Presidente del circolo Arcigay Makwan Messina, Rosario Duca commenta la conferenza stampa dell'Udc di sabato scorso, nella quale il gruppo consiliare, insieme ad Ardizzone e Gianpiero D'Alia, si è dichiarato contrario al registro delle unioni civili.

Si infiamma il dibattito politico sulle unioni civili in città. Dopo la conferenza stampa di sabato scorso indetta dall’UDC, che ha deciso di prendere pubblicamente posizione contro l’istituzione del registro delle Unioni Civili (vedi correlato) – in contraddizione con quanto fatto a Catania e Palermo, città che hanno approvato il registro anche con il voto favorevole dello stesso Udc – interviene sull’accaduto il Presidente del circolo Arcigay Makwan Messina, Rosario Duca.

“La conferenza stampa dell'UDC che ha scomodato D'Alia e Ardizzone per attaccare le unioni civili a Messina in contrasto con quanto hanno dichiarato e fatto nel resto della Sicilia – scrive- dimostra chiaramente che si tratta di una ripicca contro l'amministrazione Accorinti che ha scoperchiato il buco creato dalle precedenti amministrazioni dove l'UDC è stata alleata di ferro. D'Alia dovrebbe spiegare altrimenti il perchè solo a Messina sono contrari. Ma cosa ancora più grave è l'allarme sociale che hanno creato con le dichiarazioni sulla famiglia, differenziando tra famiglia e famiglia in merito a contributi che dovrebbero aiutare nella crisi che sta dilaniando tutti e non solo le famiglie con figli. Per D'Alia e company – continua Duca – le famiglie senza figli non meritano attenzione, ancor meno i singoli ne i giovani. Queste fasce non devono rientrare negli aiuti che impongono al comune di dare ma che loro con le amministrazioni precedenti con cui erano alleati non hanno mai dato o proposto. Gravissimo l'allarme sociale in quanto pone a rischio la sicurezza della città proprio sui contributi che se venissero dati con la discriminazione voluta da D'Alia e company potrebbe portare a scontri tra poveri. Auspico che le autorità competenti valutino il rischio a cui si va incontro”.

Il presidente dell’Arcigay auspica inoltre che “l'amministrazione Comunale non ceda al ricatto politico, perchè di questo si tratta alla luce dell'articolo che leggete ed al modus operandi della stessa formazione politica in tantissimi altri comuni della Sicilia dove l'UDC spesso è stata se non proponente, determinante alla votazione positiva del registro delle coppie di fatto. Quindi solo di un azione politica contro Accorinti nascosta dietro falsi specchi può giustificare il comportamento razzista, omofobo, discriminante e contro la città dell'UDC Messinese. Arcigay Messina sta programmando incontri pubblici e stiamo pensando anche ad un volantinaggio dove informeremo i cittadini e le famiglie su quali sono le intenzioni della compagine UDC in merito alle famiglie suddivise in fasce di serie A e fasce di di serie Z”.

Il circolo Arcigay è uno dei massimi promotori dell’approvazione del registro delle unioni civili in tutta la Provincia di Messina. Un passo importante, quello del registro, nel riconoscimento dei diritti di tutti – coppie sia etero che omo – per realizzare un’effettiva democrazia paritaria ed è forte l’impressione che, ancora una volta – come già avvenuto per temi come il divorzio o l’aborto in passato – il Paese sia più avanti del dibattito politico, spaccato tra chi vorrebbe corrispondere all’appello della società civile che chiede il riconoscimento dei diritti e chi continua ad arroccarsi su posizioni reazionarie.

C’è chi, comunque, continua a credere in quella che definisce “famiglia naturale”. È il caso delle Sentinelle in Piedi che hanno manifestato venerdì scorso a Piazza Cairoli. Precisando di non essere contro la legge sull’omofobia in sé, ma di temere la restrizione della libertà di parola e dell’autonomia di pensiero insita nel disegno di legge che dovrà approdare alla Camera, precisano che: “Dichiarando la condanna netta ed esplicita di qualsiasi tipo di discriminazione e violenza nei confronti delle persone omosessuali, allo stesso tempo, le Sentinelle rifiutano ogni discriminazione nei confronti di chi legittimamente vuole tutelare la famiglia naturale, i diritti dei bambini e la libertà di opinione ed espressione”.

Nel frattempo, si attende che la discussione della delibera sulle Unioni Civili in Consiglio Comunale, la scorsa settimana, infatti, è stata rimandata perché preceduta da diversi altri ordini del giorno.

Eleonora Corace

2 commenti

  1. COMMENTO APERTO AGLI ELETTORI DELL’UDC. Cari concittadini,fate avere a Giampiero D’ALIA gli effetti dell’iscrizione nel Registro previsti nella civilissima e cattolicissima Milano,non mi risultano proteste eclatanti della Curia milanese.DAL SITO WEB DEL COMUNE DI MILANO: In base al Regolamento per il riconoscimento delle Unioni Civili, il Comune di Milano si impegna a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono: a) casa;b) sanità e servizi sociali;c) politiche per i giovani, genitori e anziani;d) sport e tempo libero;e) formazione, scuola e servizi educativi;f) diritti e partecipazione;g) trasporti. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili condizioni non discriminatorie di accesso agli interventi in tali aree, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale, nel quadro generale della particolare attenzione alle condizioni di disagio economico-sociale.All’interno del Comune di Milano, chi si iscrive al registro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza. L’Amministrazione Comunale rilascia, su richiesta degli interessati secondo le modalità sopra descritte, attestato di “unione civile basata su vincolo affettivo” inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a quanto documentato dall’Anagrafe della popolazione residente (D.P.R.223/1989).
    Il riferimento famiglia anagrafica contenuto nell’art.4 del D.P.R. 223/1989 va inteso in senso esclusivamente anagrafico, in considerazione della differenza tra le unioni civili, come formazioni sociali, previste e tutelate dall’art. 2 della Costituzione e la famiglia, prevista e tutelata dall’art. 29 della Costituzione.L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.FINE. Il mio gruppo familiare ha utilizzato e utilizza l’istituto del MATRIMONIO,sia religioso che civile,non ci sentiamo aggrediti nei nostri diritti dal REGISTRO UNIONE CIVILI,semmai dal comportamento ipocrita di molti cattolici praticanti,molti di questi avendo collezionato due matrimoni religiosi,di cui uno annullato dalla SACRA ROTA.

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  2. COMMENTO APERTO AGLI ELETTORI DELL’UDC. Cari concittadini,fate avere a Giampiero D’ALIA gli effetti dell’iscrizione nel Registro previsti nella civilissima e cattolicissima Milano,non mi risultano proteste eclatanti della Curia milanese.DAL SITO WEB DEL COMUNE DI MILANO: In base al Regolamento per il riconoscimento delle Unioni Civili, il Comune di Milano si impegna a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono: a) casa;b) sanità e servizi sociali;c) politiche per i giovani, genitori e anziani;d) sport e tempo libero;e) formazione, scuola e servizi educativi;f) diritti e partecipazione;g) trasporti. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili condizioni non discriminatorie di accesso agli interventi in tali aree, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale, nel quadro generale della particolare attenzione alle condizioni di disagio economico-sociale.All’interno del Comune di Milano, chi si iscrive al registro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza. L’Amministrazione Comunale rilascia, su richiesta degli interessati secondo le modalità sopra descritte, attestato di “unione civile basata su vincolo affettivo” inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a quanto documentato dall’Anagrafe della popolazione residente (D.P.R.223/1989).
    Il riferimento famiglia anagrafica contenuto nell’art.4 del D.P.R. 223/1989 va inteso in senso esclusivamente anagrafico, in considerazione della differenza tra le unioni civili, come formazioni sociali, previste e tutelate dall’art. 2 della Costituzione e la famiglia, prevista e tutelata dall’art. 29 della Costituzione.L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.FINE. Il mio gruppo familiare ha utilizzato e utilizza l’istituto del MATRIMONIO,sia religioso che civile,non ci sentiamo aggrediti nei nostri diritti dal REGISTRO UNIONE CIVILI,semmai dal comportamento ipocrita di molti cattolici praticanti,molti di questi avendo collezionato due matrimoni religiosi,di cui uno annullato dalla SACRA ROTA.

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