I dati di Emergency e l’annuncio di Accorinti: “Al Margherita faremo un poliambulatorio”

I dati di Emergency e l’annuncio di Accorinti: “Al Margherita faremo un poliambulatorio”

Eleonora Corace

I dati di Emergency e l’annuncio di Accorinti: “Al Margherita faremo un poliambulatorio”

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lunedì 30 Giugno 2014 - 15:25

Lo staff di Emergency che ha operato nelle città di Messina, Catania e Ragusa tramite un progetto di sportelli finanziato con fondi Fei e in collaborazione con le Asp locali, ha riportato il bilancio di otto mesi di attività sul territorio. Il Sindaco Renato Accorinti ha annunciato la visita di Gino Strada a settembre e la creazione di un poliambulatorio nei locali dell’ex Margherita

Un grande lavoro sul territorio dalla parte delle categorie più deboli, per garantire un principio, quello della salute, sempre più minacciato dalle politiche neoliberiste che hanno fatto degli ospedali aziende. È questo l’intento di Emergency, l’Ong celebre per le sue operazioni di assistenza medica nelle zone più calde del pianeta, Afghanistan in testa. Ma Emergency non è solo presente in zone di guerra, ma ovunque la marginalità e la povertà ne richieda l’aiuto. È così che nel 2006 nacque il primo poliambulatorio a Palermo. Ora sono diversi, disseminati in tutta Italia, più quattro cliniche mobili, che danno assistenza principalmente ai migranti stagionali. Emergency, poi, nell’ultimo anno, è stata protagonista di una serie di sportelli informativi.

Il progetto che ha visto lavorare in alcune città siciliane degli sportelli Fei Emergency Ong onlus è volto al termine. Tre equipe rispettivamente di Messina, Catania e Ragusa, coordinate da Michele Iacovello, hanno affrescato – nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca a cui hanno partecipato il Sindaco Renato Accorinti e l’Assessore Sergio De Cola – il bilancio dei risultati ottenuti con i progetti di Emergency per lo sviluppo di percorsi di salute e di integrazione. Gli sportelli Emergency, aperti nell'ottobre dello scorso anno, a Messina, Catania e Ragusa, grazie al finanziamento del Bando Fondo Europeo per l'Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi (Fei, in collaborazione con le Asp locali, hanno operato con l'obiettivo di migliorare l'accesso ai servizi sanitari pubblici da parte dei soggetti migranti, dalle persone ancora in attesa della convocazione alla commissione territoriale, a quelle che appartengono ai gruppi per così dire “storici” che vivono nel territorio dagli anni ’80.

Presso i punti Emergency, da ottobre 2013, sono stati effettuati 3496 accessi, per una media di 150, 200 accessi mensili. Oltre ai beneficiari previsti dal progetto, lo staff di Emergency ha offerto servizi anche a circa 1500 persone, tra pazienti neocomunitari, extracomunitari senza permesso di soggiorno, richiedenti asilo ed anche pazienti italiani. Le principali nazionalità ad essersi rivolte agli sportelli sono: Romania, Sri Lanka, Tunisia, Marocco e Senegal. A Messina: Sri Lanka e Marocco, si tratta, inoltre, di comunità stanziali storiche. Alta la percentuale delle donne, che a Messina, soprattutto per quanto riguarda la comunità marocchina, ha eguagliato quella degli uomini. Dei 1500 accessi avvenuti a Messina, infatti, 781 sono state donne e 719 uomini.

Il progetto è stato ideato per offrire un orientamento socio-sanitario, al fine di aiutare i pazienti ad utilizzare i servizi già presenti sul territorio, orientarli verso quelli più adatti ai loro bisogni, svolgere le pratiche amministrative necessarie, ed in caso di bisogno. Lo staff di Emergency si è occupato anche di accompagnare i pazienti presso le strutture del Servizio sanitario nazionale. Sono stati poi organizzati corsi di formazione gratuiti per più di 550 migranti e distribuite sul territorio oltre 10 mila brochure informative. Il personale di ogni sportello era costituito da due mediatori culturali ed un infermiere. Nell’anno di attività gli sportelli hanno rappresentato un filtro tra le strutture sanitarie e il territorio, in grado non solo di fornire informazioni necessarie e soprattutto corrette circa patologie e metodologie d’accesso ai diversi servizi del sistema sanitario nazionale, ma anche di fare abbassare i costi della spesa pubblica per la sanità. Come spiega Michele Iacovello, infatti, la mancanza di informazione e di figure intermedie provoca due effetti negativi: quello che spinge la persona a trascurare la propria salute e l’impiego diretto del 118 e del pronto soccorso.

Le equipe di emergency presenteranno un rapporto alle Asp, ma sono state raccolte e protocollate già oltre 200 firme di persone che hanno usufruito del servizio e che chiedono venga continuato sul territorio.

A sentire il Sindaco Renato Accorinti, però, una cosa è certa: Emergengy continuerà il suo lavoro nella città di Messina. Gino Strada ha promesso di fare visita alla nostra città questo settembre, ma soprattutto è in cantiere il progetto di trasformare almeno una parte dei locali dell’ex Margherita in poliambulatorio. “Indipendentemente dal futuro dell’intero edificio – ha spiegato il Sindaco –otterremo la parte necessaria per allestire un poliambulatorio. Il Comune ha già da tempo espresso questa volontà e la Regione, soprattutto tramite l’assessore Lucia Borsellino, si è dichiarata disponibile. La volontà comune dell’amministrazione e della Regione c’è, dunque, dobbiamo solo decidere concretamente cosa vogliamo realizzare”.

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