Il Ministero della Salute ha spiegato che l'assetto della rete ospedaliera siciliana è competenza del governo regionale. Soddisfatto il sindaco Roberto Materia: "Siamo ottimisti, speriamo di avere il progetto già all'inizio dell'anno prossimo"
Sono emersi segnali positivi dall'incontro di mercoledì mattina al Ministero della Salute sul futuro degli ospedali riuniti di Barcellona, Milazzo e Lipari. In un incontro voluto dai sindaci del distretto sanitario D28,il Ministero ha infatti confermato la sua disponibilità all'approvazione del progetto per mantenere operativi i presidi; ma l'approvazione finale spetta all'assessorato regionale, che ha competenza sull'assetto della rete ospedaliera siciliana.
All'incontro con il capo di gabinetto Giuseppe Chinè hanno partecipato una delegazione di sindaci del distretto – Roberto Materia per Barcellona, Bartolo Cipriano per Terme Vigliatore, Felice Borghese per Merì e Paolo Imbesi per Castroreale -, oltre ai deputati Vincenzo Garofalo, Mariella Gullo e Alessio Villarosa, e al senatore Bruno Mancuso.
“Possiamo essere ottimisti" – ha dichiarato il sindaco della città del Longano – "è già previsto un incontro con l'Assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. La speranza è di tornare a Roma all'inizio dell'anno prossimo con il via libera al piano operativo con cui si procederà all'unificazione dei due ospedali, il Cutroni-Zodda e il Fogliani. È impensabile che un solo presidio possa garantire i servizi sanitari necessari a un bacino di utenza di 150.000 persone. Ma anche la suddivisione delle specializzazioni è stata valutata considerando le peculiarità del territorio: il nosocomio milazzese sarà dedicato alla chirurgia, mentre a Barcellona prevarrà l'ambito medico di routine".
Sullo stesso piano il senatore Mancuso: “È necessaria una equa distribuzione dei servizi sul territorio. Pur accettando l’ottica della razionalizzazione della spesa sanitaria, è importante che questa non si trasformi in una mannaia che andrebbe a penalizzare, con tagli drastici e lineari, i servizi sanitari nei territori più deboli e periferici”. Soddisfatto anche Villarosa, che chiede però alla Regione un tavolo di confronto con il Governo, al fine di garantire l'applicazione del progetto".
Giovanni Passalacqua