Violenza sulle donne. A Sant'Agata Militello un corso di autodifesa

Violenza sulle donne. A Sant’Agata Militello un corso di autodifesa

Violenza sulle donne. A Sant’Agata Militello un corso di autodifesa

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sabato 25 Novembre 2017 - 09:37

Una ragazza minuta di 50 chili, una volta interiorizzato il metodo per difendersi, può atterrare facilmente un uomo alto e possente

In occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” che si celebra oggi, il maestro Francesco Zingales, presso la palestra Sporting Island a Sant’Agata Militello, organizza il giovedì alle 20.30 per tutto il mese di dicembre, un corso gratuito di autodifesa rivolto al gentil sesso.

A lanciare l'idea, è stata Manuela, allenatore di karate, cintura nera quarto dan. Il corso ha come obiettivo principale quello di sfatare il luogo comune che pone la donna in condizione di inferiorità fisica e spesso psicologica nei confronti dell’uomo.

Francesco Zingales, insieme ai figli, mira proprio a far comprendere alle allieve che, prendendo spunto dalla forza interiore che ogni donna possiede, con lucidità, consapevolezza e preparazione fisica, si può e si deve abbandonare il ruolo di vittime. Una ragazza minuta di 50 chili, una volta interiorizzato il metodo per difendersi, può atterrare facilmente un uomo alto e possente. La tecnica mista tra Karate e Jiu Jitsu non si basa sulla potenza ma su meccanismi precisi resi più efficaci dall’elemento sorpresa. L’ipotetico aggressore non si aspetterà una reazione, così resterà spiazzato di fronte ad un calcio ben piazzato, ad una serie veloce di schiaffi, ad un colpo di gomito, cadrà a terra consentendo alla donna di fuggire. Lo raccomanda il maestro Zingales durante la prima lezione, bisogna reagire per avere il tempo di scappare il più veloce possibile. Sembrerebbe impossibile per chi non ha dimestichezza con le arti marziali, ma i muscoli non supportati da una mente lucida servono a poco.

Durante la lezione zero, si prova una tecnica che consente di rispondere ad un’aggressione con le mani al collo, semplicemente posizionando le braccia in due punti prestabiliti del corpo dell'avversario e, sfruttando la forza del nemico, di atterrarlo.

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