Il sodalizio naxiota, presieduto da Giuseppe Leotta, ha presentato una richiesta di finanziamento alla fondazione Unipolis per poter ottenere somme necessarie alla ristrutturazione e riapertura della struttura. Mentre l'assessore al Patrimonio, Carmelo Giardina, pubblicherà a breve un bando per concedere in affitto anche il Pala Naxos.

Un accordo di partenariato tra l’Amministrazione comunale e l’associazione “Idee in movimento” per rimettere in sesto e riaprire il Pala Tenda San Giovanni. È questa l’idea del presidente del sodalizio giardinese, Giuseppe Leotta, che nei giorni scorsi ha ricevuto l’ “ok” della Giunta del sindaco Nello Lo Turco (che ha approvato la richiesta di concessione della struttura di contrada Mastrociccio), e parteciperà pertanto al bando nazionale “Culturability-Rigenerazione di spazi da condividere”. Il progetto in questione prevede, appunto, la presentazione di una richiesta alla fondazione nazionale Unipolis che, nel caso in cui il piano di Leotta venisse approvato, metterà sul piatto una somma di 50 mila euro per recuperare finalmente l’edificio, chiuso ormai da più di dieci anni. Un piano che il leader del movimento naxiota ha già preparato e inviato e su cui si attende risposta entro un mese. Un lasso di tempo nel corso del quale i vertici di Palazzo dei Naxioti sperano che tutto vada per il verso giusto, visto che lo stabile resta in un grave stato di incuria e precarietà strutturale. Il Pala Tenda, anni addietro, era stato un punto di riferimento per attività culturali e per il leader di “Idee in movimento” dovrà ritornare, quindi, a splendere di luce propria. Tutto mentre il vicesindaco ed assessore al Patrimonio comunale, Carmelo Giardina, ha già pronto un progetto per ristrutturare e riaprire anche il Pala Naxos, su cui diversi mesi fa si era cercato invano di far quadrato. Nei prossimi giorni il delegato del primo cittadino Lo Turco proporrà in Giunta l’approvazione di una proposta di delibera per ristrutturare e concedere in affitto lo stabile, ubicato nel rione di Recanati, che da circa un decennio è rimasto “off-limits”. Molto probabilmente il piano verrà ratificato e subito dopo l’Amministrazione pubblicherà un bando per cercare soggetti che possano gestirlo nell’immediato. Un’opportunità che sindaco ed Esecutivo vogliono cogliere al volo per rivalorizzare un bene immobiliare importante per lo sviluppo del turismo di tipo congressuale.

Enrico Scandurra