Atm, 10 anni di cicloni giudiziari

Atm, 10 anni di cicloni giudiziari

Alessandra Serio

Atm, 10 anni di cicloni giudiziari

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sabato 25 Ottobre 2014 - 22:06

Dall'indagine sulla progettazione del tram agli arresti dei dirigenti per i rimborsi gonfiati, passando per gli sposi in bus. Tutti i "guai" giudiziari della municipalizzata

Da quando è diventata Azienda Speciale, La Municipalizzata di via La Farina è finita sotto la lente della magistratura a più riprese. L'inchiesta più clamorosa è una delle prime in ordine di tempo. Risale alla metà del decennio scorso e riguardò la progettazione della tramvia.

L'impianto dell'indagine era piuttosto serio, perché vagliava a più livelli i lavori, dall'affidamento per gli studi di fattibilità e progettazione, all'appalto per i lavori veri e propri. Nel calderone, illustri studi di progettazione. L'inchiesta finì in una bolla di sapone: aperta, e chiusa con 12 archiviazioni, dal procuratore aggiunto Pino Siciliano, il magistrato che ha chiuso la sua carriera arrestato per la gestione delle inchieste.

Clamorosa lo fu anche negli sviluppi quella che portó nel 2011 all'arresto dell'allora direttore generale Claudio Conte e altri 4 dirigenti per presunte truffe alla Regione attraverso richieste di rimborso gonfiate, per quasi 19 milioni di euro. Il processo è ancora in corso e giunto in una fase delicata: proprio all'ultima udienza, il 17 ottobre scorso, il giudice ha incaricato un consulente di rivedere i conteggi portati a sostegno dell'accusa, e fortemente contestati dagli imputati. Nel frattempo la Regione ha messo in mora l'Azienda, chiedendo la restituzione di 17 milioni di euro.

In mezzo, è stato un susseguirsi di blitz dei Carabinieri. Nel 2008 i militari del Radiomobile si presentarono a sorpresa in sede e sbarrarono le vie di uscita: dei dipendenti che risultavano presenti, ne mancavano all'appello una cinquantina. Quasi tutti riuscirono a giustificare l'assenza, tranne 10, denunciati. Tra questi ultimi, in 5 sono finiti sotto processo.

Altri 5 dipendenti sono stati condannati a giugno scorso per un successivo blitz antiassenteismo. Nel 2012, la sporcizia era così tanta nelle vetture da spingere alcuni utenti e anche qualche autista a denunciare. I militari tornarono quindi in azienda e scoprirono che alcuni dipendenti del settore pulizie erano al bar, a fare la spesa, a casa di una collega malata. Insomma ovunque tranne dove avrebbero dovuto essere e risultavano, cioè in rimessa a pulire le vetture del tram.

Oltre che per la più ampia gestione dell'azienda, poi, l'ex dg Conte aveva passato un guaio anche per una vicenda singolare: una coppia di sposi, lui autista di bus: nel giorno del sì un cityway aveva accompagnato sposi e invitati in chiesa. La foto sul giornale era arrivata tra le mani dell'aggiunto Siciliano che denunció Conte per frode e abuso d'ufficio. In questo caso il manager incassó il non doversi procedere e l'inchiesta fu archiviata.

Di dipendenti infedeli, invece, non è "ammalata" soltanto l'Atm. Anche all'altra municipalizzata, Messinambiente, sono stati scoperti e denunciati lavoratori che "grattavano" il gasolio dai mezzi.

Alessandra Serio

10 commenti

  1. che figura di m…a

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  2. che figura di m…a

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  3. antonio campanella 26 Ottobre 2014 07:27

    Una citta’ di ladruncoli, distruttori di beni pubblici, menefreghisti e poltroni, buddaci ed inconsistenti, senza dignita’ e parola data, educati a fregare il prossimo! Non ci puo’ nessuno!

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  4. antonio campanella 26 Ottobre 2014 07:27

    Una citta’ di ladruncoli, distruttori di beni pubblici, menefreghisti e poltroni, buddaci ed inconsistenti, senza dignita’ e parola data, educati a fregare il prossimo! Non ci puo’ nessuno!

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  5. letterio.colloca 26 Ottobre 2014 18:18

    Gli attuali magistrati hanno dimostrato d’essere altra cosa rispetto ai loro predecessori( in parte xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
    Stiamo SCONTANDO quelle INERZIE consentite,quelle rapine non sanzionate a dovere,si é usato un buonismo peloso e ,non sempre,xxxxxxxxxx.
    La Messina della gente perbene ha scommesso sull’INTEGRITÀ’ ETICA degli attuali CENSORI della radicata disonestà che caratterizza tutt’ora Messina.

    AIUTATECI, Sigg. Magistrati, a liberarci della SOZZURA MORALE che attanaglia questa povera città a TUTTI i livelli senza tema di rappresaglie, tentazioni e lusinghe!

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  6. letterio.colloca 26 Ottobre 2014 18:18

    Gli attuali magistrati hanno dimostrato d’essere altra cosa rispetto ai loro predecessori( in parte xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
    Stiamo SCONTANDO quelle INERZIE consentite,quelle rapine non sanzionate a dovere,si é usato un buonismo peloso e ,non sempre,xxxxxxxxxx.
    La Messina della gente perbene ha scommesso sull’INTEGRITÀ’ ETICA degli attuali CENSORI della radicata disonestà che caratterizza tutt’ora Messina.

    AIUTATECI, Sigg. Magistrati, a liberarci della SOZZURA MORALE che attanaglia questa povera città a TUTTI i livelli senza tema di rappresaglie, tentazioni e lusinghe!

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  7. care forze dell’ordine… dipendenti del popolo… con delle telecamere potete scoprire centinaia e centinaia di queste porcherie…

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  8. care forze dell’ordine… dipendenti del popolo… con delle telecamere potete scoprire centinaia e centinaia di queste porcherie…

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  9. quando si è in una struttura pubblica,qualsiasi struttura,dove il controllo dei dipendenti,delle auto,il lavoro che si dovrebbe svolgere non viene controllato da nessuno,oppure chi deve controllare se ne infischia perchè ha altro da fare è normale che tutto va a scatafascio,ruberie di carburante,servizi sporchi,inefficienti,spazzatura da tutte le parti,mobili buttati in strada,cessi,lavandini,bidè,buttati in strada nel centro della città,questa si chiama inciviltà,il messinese a partire dal più basso e a finire a quelli che contano(e che si sentono di essere chissà chi)è INEDUCATO,SE NE INFISCHIA DELLA CITTà IN CUI VIVE,il messinese è autolesionista,fa del male alla città,ma vorrebbe che le cose funzionino,poi se si ruba,o si marca il cartellino e se ne va a casa vogliono pure ragione,perchè è normale comportarsi così.

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  10. quando si è in una struttura pubblica,qualsiasi struttura,dove il controllo dei dipendenti,delle auto,il lavoro che si dovrebbe svolgere non viene controllato da nessuno,oppure chi deve controllare se ne infischia perchè ha altro da fare è normale che tutto va a scatafascio,ruberie di carburante,servizi sporchi,inefficienti,spazzatura da tutte le parti,mobili buttati in strada,cessi,lavandini,bidè,buttati in strada nel centro della città,questa si chiama inciviltà,il messinese a partire dal più basso e a finire a quelli che contano(e che si sentono di essere chissà chi)è INEDUCATO,SE NE INFISCHIA DELLA CITTà IN CUI VIVE,il messinese è autolesionista,fa del male alla città,ma vorrebbe che le cose funzionino,poi se si ruba,o si marca il cartellino e se ne va a casa vogliono pure ragione,perchè è normale comportarsi così.

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