D’Alia: «Non mi interessa essere valutato da una cerchia "ristretta" e "selezionata" di "associati"»

D’Alia: «Non mi interessa essere valutato da una cerchia “ristretta” e “selezionata” di “associati”»

D’Alia: «Non mi interessa essere valutato da una cerchia “ristretta” e “selezionata” di “associati”»

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giovedì 26 Dicembre 2013 - 14:57

Riceviamo e pubblichiamo la mail che l’esponente dell’Udc ha inviato in redazione per chiederci di essere escluso dal nostro sondaggio. Ci asterremo da ogni commento, lasciando a voi ogni interpretazione. La richiesta del ministro sarà ovviamente esaudita

«Gentile Redazione, con la presente vi chiedo di essere escluso dal vostro sondaggio denominato "personaggio dell'anno". Non penso, infatti, di avere i requisiti per poter partecipare. Non sono mai stato e non intendo essere un personaggio sopratutto per come sono stato descritto da questa spettabile redazione. Non mi interessa essere valutato sicuramente da voi e da una cerchia "ristretta" e "selezionata" di "associati". Sicuramente avrete gente più titolata e qualificata di me da sottoporre al giudizio dei vostri lettori. Vi chiedo, pertanto, di escludermi da questo ambito concorso. Grato per il riscontro, vogliate gradire i migliori auguri di buone feste».
Gianpiero D'Alia

Ecco cosa avevamo scritto a proposito del ministro:

GIANPIERO D’ALIA è figlio d’arte e nella sua lunga militanza politica è rimasto sempre fedele alla bandiera democristiana, che si chiamasse Dc, Ccd o Udc. Poco più che trentenne è stato assessore e vice-sindaco al Comune di Messina, poi anche segretario regionale dell’Udc e negli ultimi anni è diventato uomo di fiducia di Casini,tanto da essere indicato dal partito quale ministro del Governo delle larghe intese guidato da Letta. Arguzia ed intuito politico sono due delle qualità più evidenti di D’Alia, alle quali si associa una buona dose di fortuna. E’riuscito a diventare Ministro della Repubblica Italiana nonostante il suo partito abbia ottenuto, alle elezioni politiche di febbraio, una percentuale di preferenze bassissima, fermandosi al 2%. Se il 2013 non è il suo anno…

Rispettando la volontà del ministro D'Alia lo abbiamo escluso dal sondaggio, che, naturalmente, continua. I lettori che non lo avessero ancora fatto possono esprimere la loro preferenza sul "personaggio deIl'anno" utilizzando l'apposito box nella colonna destra dell'home-page.

30 commenti

  1. tranquillo che la gente libera ( tantissimi) nemmeno ti considera

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  2. ahahhaha ma grazieeeeeeeeee! io ho votato e non mi sento parte di una “…cerchia “ristretta” e “selezionata” di “associati”…”! ma su che è!?! 😀

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  3. Ma siamo sicuri che si tratta proprio del pensiero di Giampiero D’Alia ?? Vorrei inconfutabile conferma su questo punto. Grazie.

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  4. Bisogna saper perdere…
    ma lui, abituato alle acrobazie politiche pur di stare sulla cresta dell’onda, proprio non ci riesce.

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  5. Angelo Silipigni 26 Dicembre 2013 17:26

    Ma per piacere. Si sottrae a tutto. Alle pertinenti domande di Report, alle domande dei giornalisti, al parere della gente. Tranquillo, neppure a tombola ti invitiamo…anche se giochiamo coi fagioli!

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  6. Con il suo freddo intervento su TempoStretto, il ministro, uomo politico di professione, sancisce il suo distacco definitivo con Messina, città che gli abbia dato i natali e il successo. Il distacco di Giampiero D’ALIA è l’ultimo di una lista di uomini politici, che debbano le loro fortune alla nostra città. Tra i nomi più in vista del nostro presente ricordo il montanaro dei Nebrodi, tesoriere di Silvio Berlusconi, uomo potente di Forza Italia, Rocco CRIMI, di cui i messinesi hanno perduto la memoria, poi Francantonio GENOVESE, sconosciuta la sua attività parlamentare, Domenico NANIA, di cui Messina ricorda solo la sua militanza nel FUAN universitario. Tutti hanno in comune il numeratore, il successo politico per merito dei messinesi, ma anche il denominatore, il disinteresse per Messina. Gli amici messinesi di Giampiero D’ALIA dovrebbero informarlo che TEMPOSTRETTO sia giornale on line l i b e r o, letto dai messinesi in giro per l’Italia e nel Mondo, ne sono testimone, che politicamente non faccia sconti a nessuno, che i suoi commentatori siano trasversali a tutti gli schieramenti politici, che abbia costruito il suo successo editoriale con le sole proprie forze. Quella del ministro ha il sapore della fuga a gambe levate dal confronto con RENATO sindaco, ha compreso che non il sognatore concreto non sia un fuscello facile da travolgere, eppure la sua forza elettorale nella nostra città è ancora consistente, forse ha percepito la perduta fiducia dei suoi amici messinesi, farebbe bene a chiedersi il perchè.

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  7. MessineseAttento 26 Dicembre 2013 18:29

    Ho appena scoperto di fare parte di una cerchia ristretta e selezionata di associati.
    Caspita che shock!!!

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  8. Città che gli ha dato e non “abbia” e altro!!!! IMPARA AD USARE IL CONGIUNTIVO.

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  9. puzza di bruciato 26 Dicembre 2013 18:56

    Pazienza è andato pure questo… Vedo che nessuno si sta strappando le vesti ..
    Gente fresca…

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  10. Il pensiero di un uomo che si esprime seguendo strettamente le regole grammaticali e quello di un’altro che le rispetta in maniera poco ortodossa hanno pari dignità e meritano, come minimo, lo stesso rispetto.
    E’ più importante seguire le regole del vivere civile che quelle dell’ortodossia grammaticale.

    Penso che su questo tutti dovremmo essere d’accordo, e tu?

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  11. DIMA tu non c’entri! Le mie sono soltanto provocazioni alla sapienza incontrastata di MARIEDIT il quale non replica più, e da tempo, alle mie freddure.

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  12. Tempostretto ci aveva sollecitato a votare un personaggio ” persona o l’ insieme di persone che più delle altre hanno lasciato il segno in città negli ultimi dodici mesi e verranno ricordate anche quando sul 2013 sarà definitivamente calato il sipario..” Mi stavo apprestando a votarlo. Peccato si sia ritirato . Non si può negare che Lui abbia lasciato il ” segno ” Messina infatti e’…sfregiata …inesorabilmente sfregiata.

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  13. LUCCIO, non mi deludere, leggi i contenuti dei miei commenti, contrastali duramente, ma lascia perdere i congiuntivi, oggetti misteriosi della lingua italiana. A proposito del congiuntivo del verbo avere, versione MARIEDIT: che io abbia, che tu abbia che egli abbia, che noi abbiamo, che voi abbiate, che essi abbiano; versione LUCCIO: che io ho, che tu hai, che egli ha, che noi abbiamo, che voi avete, che essi hanno. Comunque la simpatia per LUCCIO rimane intatta.

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  14. si vero facciamo parte di una cerchia ristretta e selezionata di associati , lei invece di un ampia cerchia xxxxxxx che lo hanno votato, durerai poco al governo e tutti gli altri questione di tempo!

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  15. Gianpiero Dalia 26 Dicembre 2013 22:43

    Francamente non capisco la polemica per la mia richiesta. Penso anzi che dovrebbe essere apprezzata la scelta di non sentirsi un personaggio ma uno che cerca di far bene il suo lavoro senza tanti fronzoli. Francamente non penso che la mia biografia possa essere derubricata a mero funzionariato di partito con un pizzico di “fortuna”. Non credo che sia il modo migliore per essere giudicato o peggio ancora insultato da una “cerchia ristretta” di “associati”. Per il resto sono e sarò sempre a disposizione per ogni domanda e confronto. Visto che non ho proprio nulla di cui dovermi vergognare. Tutt’altro. Buone feste a tutti. G. D’Alia.

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  16. perchè,che lavoro fa lei?? In ogni caso non ricambio gli auguri, non ve lo meritate affatto

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  17. CastorinaCarmelo 27 Dicembre 2013 07:32

    Pensavo ad un D’alia “diverso” non capisco le motivazioni di fondo del diniego ad essere annoverato tra i personaggi Messinesi che la gente stima. E non capisco neanche la sua affermazione circa l’opinione di “nicchia” “ristretta” e similari,accostata gratuitamente a “TEMPOSTRETTO”

    Sicuramente come l’effetto della “Fata Morgana” questo è l’ennesimo mistero in riva allo stretto.

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  18. Scrivi: “A proposito del congiuntivo…”
    …ma in quella frase non ci andava un congiuntivo, tutto qua.
    Polemica risolta?

    Hai ragione però quando cerchi il confronto sui contenuti, che sono quelli che contano.

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  19. Giampiero D’ALIA, nella sua puntualizzazione, usa il verbo DERUBRICARE, in disuso nel linguaggio corrente, congeniale all’ambiente giudiziario, infatti a c c u s a i commentatori e la redazione di TempoStretto di fare sarcasmo, diminuire di importanza l’impegno della sua vita, la p o l i t i c a. Giampiero D’ALIA non merita di essere accomunato a CRIMI, GENOVESE, NANIA, nel disinteresse verso la nostra Messina e nella qualità dei suoi interventi in Parlamento, mi dispiace averlo fatto. Caro Giampiero, noi di TempoStretto non siamo superficiali, vale per noi, ex abundantia cordis os loquitur. Auguro al messinese Giampiero D’ALIA e alla sua famiglia, BUON ANNO.

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  20. Grande Giampiero , credo che abbia ragione , purtroppo su questo sito commentano sempre le stesse persone , a mio giudizio faziose ,con i loro primi commenti , tracciano le linee guida per i commenti a seguire .

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  21. Non capisco da cosa si voglia nascondere D’Alia. Le testate online fanno spesso sondaggi, dando ai lettori la possibilità di esprimersi su certe questioni. Alcuni partecipano al sondaggio, molti altri no. Ma di per sé non c’è nulla di male nel chiedere l’opinione del pubblico. Tra l’altro, TempoStretto.it non è certamente un giornale di “nicchia”, anzi solitamente è critico nei confronti di qualunque schieramento politico, cosa che mi aspetto da ogni bravo giornalista.

    Es. di altri sondaggi: Repubblica ediz. Piemonte (sondaggio sul “Piemontese dell’anno”, http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/12/23/news/votate_con_repubblica_i_piemontesi_dell_anno-74352172/?ref=search), Il Fatto Quotidiano (che fa spesso sondaggi), Corriere della Sera (http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/archivio.jsp), ecc.

    Tra l’altro, dubito che D’Alia abbia obiettato quando il Corriere della Sera ha fatto il suo nome in un sondaggio sul gradimento del governo (http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_12057.jsp), o che abbia chiesto al quotidiano nazionale di essere escluso in quanto “dovrebbe essere apprezzata la scelta di non sentirsi un personaggio ma uno che cerca di far bene il suo lavoro senza tanti fronzoli”, come ha scritto nei commenti.

    Forse perché D’Alia accetta di comparire solo nei sondaggi dei quotidiani a lui socialmente e politicamente vicini, e rifiuta quelli fatti da chi non sta dalla sua parte?

    Visto che la stampa dovrebbe essere libera, per rispetto per il ruolo che Tempostretto.it ha come organo di informazione a Messina e provincia, avrebbe fatto meglio a tacere.

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  22. MessineseAttento 27 Dicembre 2013 12:17

    Stai a vedere che per l’esimio siamo tutti massoni!!

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  23. BEN VI STA !
    Cara redazione vi voglio bene ma…ero perplesso sulle modalità della scelta dei personaggi…sono stato spesso critico con D’Alia e con il suo partito destra-sinistra-centro ma ve la siete cercata. Chapeau!

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  24. Caro Mariedit debbo dirti che anche tu mi eri ultrasimpatico ma oggi non più soprattutto per i tuoi commenti che vanno sempre in unica direzione! Ma veramente credi che Accorinti sia il toccasana per Messina? Fai un po’ di autocritica e ti convincerai che non è portato a ricoprire la carica di Sindaco, non solo per le magliette, ma anche per le sue dichiarazioni non ultima quella su Ruggeri. Sia io che tu ci eravamo illusi ma siamo stati poco lungimiranti. Abbiamo solo sbagliato nella scelta!

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  25. Non penso, da libero cittadino svincolato da qualsiasi corrente politica, di far parte di una nicchia, o forse si, appartengo alla nicchia di quelli che dicono le cose come stanno senza alcun interesse collaterale di comodo, se me lo consentite, ne vado anche fiero visto che ogni mio pensiero è uno sfogo incondizionato.

    Ritengo che D’Alia abbia avuto TIMORE del giudizio altrui e, per un politico, è la cosa più grave in assoluto visto che è il popolo stesso a votare alle urne. Di quel popolo, Lui, adesso non ne accetta un giudizio a posteriori delle precedenti elezioni (mi ricorda una pubblicità: ti piace vincere facile? Ponzi ponzi po po po!!!).
    Certo è discutibile il suo ripescaggio, ma lo è anche per Emma Bonino, anche lei appartenente ad un partito che ha preso solo pochi voti MA tutto è giustificabile dal fatto che il “Governo Letta”, tanto osannato dal nostro Re Giorgio Napolitano, è una Bozza di Governo totalmente non democratico, visto che contiene di tutto tranne che l’espresso consenso degli elettori (dicesi Governo Abusivo), dovrebbe spiegarcelo Letta che criterio LOGICO e non di comodo è stato utilizzato per la creazione dell’ultima porcheria italiana.

    Che voglia essere escluso dal sondaggio, per me, importa poco; ovviamente ha il diritto di chiederne “l’esenzione”, guai se la redazione non accettasse.

    Caro D’Alia, sondaggio o non sondaggio, sono i voti alle urne che parlano e non parlo di Messina (famosa città clientelare) ma parlo dei voti a livello nazionale; chiedi a Casini quanta limonata si è bevuto per farsi passare la bile… come? ah vero, dimenticavo, che ve ne frega, lo stipendione ve lo paghiamo lo stesso ed i fessi siamo sempre noi!!!

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  26. Mi sono subito domandato il motivo per il quale Tempostretto ha voluto inserire il D’Alia tra le persone meritevoli di voto da “una cerchia ristretta” di lettori. Credo che noi tutti della cerchia ristretta siamo lettori non solo di Tempostretto ma anche di altre testate giornalistiche sia on line che cartacee. Credo che tutti coloro che scrivono i propri pensieri e commenti su questa testata rilascino commenti anche su altre. Vorrei sotttolineare che il D’Alia è un politico che non ha fatto nulla per il benessere di Messina, ha solo cercato la sua strada per un miglioramento politico saltando sul carro del vincitore fini a raggiungere il posto tanto agognoto di ministro.Non credo meriti di essere votato e mi spiace per coloro che forse amici stretti lo hanno fatto. Auguri a tutti i lettori ed alla redazione ma non a questo ministro.

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  27. La questione meridionale….
    non è data dal quesito D’Alia bravo D’Alia cattivo e’ che non posso fare a meno di notare che i personaggi che bisognerebbe premiare sono sempre più singoli giovani che,per fortuna o per sventura, lasciano messina alla ricerca di un futuro migliore. Politica e Chiesa hanno una cosa in comune: sono credibili solo quando sono povere di denaro e ricche di idee e di fervore. Con le casse pubbliche al lumicino non ci sono più personaggi politici ma semplicemente persone. Le persone si valutano nude e crude e per quello che il cuore detta. Caro Giampiero sei Ministro nel momento storico in cui questa città ha bisogno non di finanziamenti ( che finiscono sempre nelle mani sbagliate) per progetti inutili ma di una università credibile, di un tribunale efficiente, di un carcere a misura d’uomo, di una sanità degna di questo nome e di molte mense per i poveri.I figli degli uomini potenti ed illustri studiano invece fuori nelle migliori universita’, i loro padri si fanno curare altrove dai migliori specialisti e se devono subire un processo,invece, preferiscono il nostro tribunale penale dove tutto si prescrive perché al collasso. Che sondaggio dobbiamo fare dunque?

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  28. Forse il D’Alia non conosce bene il termine “ASSOCIATI”, per essere tali bisogna essere soci o membri di uno stesso gruppo. Noi lettori non siamo ne soci ne gruppo di tempostretto. Impari l’italiano e poi scriva, altrimenti sarà preso pel il …. da tutti.

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  29. Un figlio di partito che parla di una cerchia “ristretta” e “selezionata” di “associati”??? D’Alia, vero, non hai i requisiti.

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  30. Se D’Alia si autoesclude, a questo punto non ha piu’ senso la mia partecipazione a questa iniziativa (né pro, né contro). Addio,

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