Piogge e calo termico per un fronte freddo, domenica tornano i venti da sud

Piogge e calo termico per un fronte freddo, domenica tornano i venti da sud

Piogge e calo termico per un fronte freddo, domenica tornano i venti da sud

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sabato 09 Dicembre 2017 - 07:19

Il passaggio di un veloce fronte freddo apporterà piogge seguite da raffiche di vento e da un consistente calo termico, da domenica ritorneranno le più umide ma meno fredde correnti di ostro e libeccio

La fase di relativa stabilità atmosferica che ci ha accompagnati fino al giorno dell’Immacolata ha già terminato il suo ciclo, causa l’affondo dal nord Europa del vortice polare, responsabile delle forti nevicate e delle tempeste di vento in atto su nord Irlanda, Scozia e Inghilterra settentrionale. La parte più avanzata di questa circolazione depressionaria a carattere freddo riuscirà ad entrare sul Mediterraneo, attraverso un esteso fronte freddo che nel corso delle prossime ore raggiungerà pure la Sicilia e l’area del messinese, dispensando delle piogge sparse e qualche locale rovescio, maggiormente probabile lungo le località della costa tirrenica e sullo Stretto nel corso del pomeriggio. Qualche pioggia raggiungerà pure la zona ionica, anche se in serata si attende un graduale miglioramento, con ampie schiarite. A partire dalla serata e dalla nottata successiva tempo in miglioramento anche sulla zona tirrenica e in riva allo Stretto di Messina, con ampie schiarite e spazi di cielo limpido. Al passaggio del fronte freddo l’ingresso di aria più fredda, di tipo polare marittima, determinerà un consistente calo termico, maggiormente avvertibile per via delle intense raffiche di vento da O-NO e NO che faranno seguito al fronte freddo, con punte fino a 70 km/h in prossimità delle Eolie, e 50-60 km/h tra le località della costa tirrenica e la città. L’irrompere dei venti di ponente e maestrale favorirà un notevole incremento del moto ondoso sul Tirreno, che da mosso passerà a molto mosso, con onde alte anche più di 2.0 metri. Poco mosso lo Stretto e lo Ionio sottocosta.

Quella di domenica 10 dicembre sarà una giornata caratterizzata da generali condizioni di variabilità positiva, con cieli parzialmente nuvolosi o localmente nuvolosi in prossimità delle località tirreniche, ma il rischio di eventuali piogge dovrebbe essere del tutto scongiurato. Ampie porzioni di sereno domineranno la scena sull’intera costa ionica, da Capo Alì alla costa catanese. Le temperature massime subiranno un lieve aumento, con punte di +16°C, localmente anche più. La sera e la notte però farà freddo, con temperature minime sui +11°C, anche sotto i +10°C nelle aree di pianura del milazzese, mentre in montagna ci avvicineremo ai +0°C. Venti al mattino ancora moderati da NO, ma tendenti a indebolirsi rapidamente e a ruotare dal pomeriggio più da SO sul Tirreno, e da Sud fra lo Ionio e lo Stretto di Messina. Ancora mosso il Tirreno per onde lunghe da NO, in scaduta graduale dal pomeriggio. Da quasi calmi a poco mossi i restanti mari.

Lunedì 11 dicembre, malgrado l’arrivo di più umide correnti di libeccio a tutte le quote, attivate dall’affondo tra la Francia e la Spagna di una saccatura artica (ondulazione ciclonica colma di aria fredda che scende dal Polo Nord) legata al vortice polare, il tempo dovrebbe essere caratterizzato da cieli sostanzialmente poco nuvolosi o al più parzialmente nuvolosi. Entro fine giornata l’eccessiva umidità nei bassi strati potrebbe favorire lo sviluppo di banchi di nubi basse pronti ad addensarsi lungo le coste ioniche e sulla parte sud dello Stretto di Messina. I venti spireranno da Sud, inizialmente deboli, tendenti notevolmente ad intensificarsi dal pomeriggio/sera, soprattutto sul Tirreno e in prossimità delle Eolie. Di certo c’è che l’ondata di freddo che avrebbe dovuto portare le nevicate fino a bassa quota in Sicilia subito dopo il weekend dell’Immacolata è destinata a scorrere più ad ovest del previsto, tra Francia e Spagna, tanto da attivare sulla Sicilia un intenso richiamo di più miti e umide correnti di ostro e libeccio destinate a far aumentare ulteriormente le temperature, sia al suolo che in quota (in montagna).

Daniele Ingemi

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