Palacultura, Francesco De Gregori conquista Messina

Palacultura, Francesco De Gregori conquista Messina

Palacultura, Francesco De Gregori conquista Messina

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martedì 14 Maggio 2013 - 12:02

Il cantautore romano mancava dalla città dello Stretto dal 2009. Applaudito il suo concerto in cui ha ripercorso la sua carriera con i brani più famosi. Omaggio a Lucio Dalla.

Cappello e completo nero. Così si è presentato Francesco De Gregori, Domenica 12 Maggio, incantando per due ore circa il pubblico messinese al Palacultura “Antonello”. In oltre venti brani, il grande cantautore romano, ha ripercorso la sua carriera attraverso i brani che ne hanno fatto la storia. Il concerto si è aperto però con un assaggio del nuovo disco, cioè con la canzone Sulla Strada, che da’ anche il titolo al tour. Hanno fatto seguito subito dopo Passo d’uomo e Belle Epoque, entrambe tratte dalla sua ultima fatica discografica. Quest’ultima narra la storia di un soldato che, mentre l’umanità celebra l’arrivo del Novecento, festeggia in solitudine il suo compleanno. Dopo Guarda che non sono io, realizzata in collaborazione con il compositore Nicola Piovani, De Gregori ha iniziato, per citare una sua espressione, a «tirar fuori la gioielleria» Il pubblico ha scandito con un applauso le note di Titanic, si è poi emozionato riascoltando Viva l’Italia, famoso e toccante brano che narra di un paese, il nostro, definito «metà giardino e metà galera» con la convinzione che però c’è un Italia «che non muore» e «che resiste». Viene poi il momento di una delle sue più belle canzoni, Generale e di altri noti brani come Bell'amore, Battere e Levare, Sempre e per sempre. Ancora attuale il brano La storia siamo noi, che De Gregori suona al piano e che precede il brano più partecipato dal pubblico, Santa Lucia. Sempre al piano, De Gregori suona e fischietta Com’è profondo il mare, con cui ricorda il suo amico scomparso, Lucio Dalla. Finestre rotte e Vai in Africa, Celestino! si accingono a chiudere il concerto la cui fine è segnata da La donna cannone e Buonanotte fiorellino proposte con due arrangiamenti diversi. Una standing ovation saluta De Gregori che ringrazia con una cover di Cant’Help Falling in Love di Elvis Presley. Ad accompagnarlo durante l’esibizione Paolo Giovenchi e Lucio Bardi alle chitarre, Alessandro Arianti alle tastiere e fisarmonica, Alessandro Valle al mandolino e pedal steel guitar, Guido Guglielminetti al basso, Stefano Parenti alla batteria, Elena Cirillo al violino e vocalist. Nota a margine: nonostante la levatura dell’artista, pubblico numeroso ma sala non pienissima. Nessuna nota di demerito però all’organizzazione, la Euphonya Management. (CLAUDIO STAITI)

foto di Gianmarco Vetrano

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