La richiesta, avanzata dai consiglieri indipendenti di Nizza Paolo Scalici e Carlo Gregorio, era di richiedere il passaggio di proprietà della strada, da provinciale a comunale. La maggioranza si è espressa favorevolmente, mentre il gruppo "Libera Nizza" si è astenuto
I consiglieri indipendenti Carlo Gregorio e Paolo Scalici hanno presentato durante l’ultima seduta consiliare del 15 maggio una mozione sulle condizioni della strada provinciale 27 Nizza-Fiumedinisi, con riferimento al tratto dal ponte della ferrovia al bivio della strada intercomunale. Nella mozione Gregorio e Scalici hanno avanzato una richiesta di passaggio della zona indicata, da provinciale a comunale. Una proposta che ha trovato l’accordo del gruppo di maggioranza durante la votazione, mentre il gruppo di opposizione “Libera Nizza”, formato dal capogruppo Mimma Brigandì e dai consiglieri Aurora De Filicaia e Francesco Miceli, ha preferito astenersi. L’astensione non è stata ben accolta dai due consiglieri che, ricordiamo, nel mese di marzo si sono distaccati dal gruppo a causa di una incompatibilità nella scelta delle decisioni.
“La maggioranza ha votato favorevole, mentre Libera Nizza si è astenuta – ha commentato il consigliere Paolo Scalici -. E’ una vergogna, noi pensiamo che sia una proposta importantissima per tutto il paese”.
Libera Nizza ha invece accolto con scetticismo il voto all’unanimità del gruppo Continuità e Crescita, e il capogruppo Alessandro Interdonato ha motivato: “Già l’amministrazione nel 2005 aveva avanzato questa richiesta, non accolta perché il numero di abitanti è inferiore a 10 mila. Oggi – prosegue – è più probabile una cessione della strada in base alla dismissione delle province e, inoltre, la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. Il nostro parere quindi non può che essere positivo; ci saremmo potuti astenere – conclude Interdonato – ma noi ci assumiamo sempre le nostre responsabilità e quindi siamo favorevoli a sollecitare l’amministrazione, e principalmente l’ufficio tecnico ,a far sì che si possa trovare una soluzione a questo problema”.
Giusy Briguglio
