I contratti di servizio bloccano ancora il Piano di riequilibrio, inghippo Atm sull'Iva

I contratti di servizio bloccano ancora il Piano di riequilibrio, inghippo Atm sull’Iva

Francesca Stornante

I contratti di servizio bloccano ancora il Piano di riequilibrio, inghippo Atm sull’Iva

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mercoledì 25 Febbraio 2015 - 00:19

Ancora un nulla di fatto per il Piano di riequilibrio. I Revisori hanno dato pareri favorevoli ma condizionati ad alcune modifiche ai due contratti di servizio Atm e Amam, l'aula ha deciso di prendere qualche altro giorno per esprimersi. A destare più dubbi i rilievi mossi sulle somme Atm.

Il parterre in aula era indubbiamente quello delle grandi occasioni. Sindaco e assessori quasi tutti schierati ieri pomeriggio nella speranza, o forse convinzione, che fosse finalmente giunto il giorno per votare il tanto atteso e inseguito piano di riequilibrio decennale rimodulato da inviare al Ministero dell’Interno e riprovare così a chiudere i conti con il rischio dissesto. E invece anche stavolta sono dovuti tornare a casa a mani vuote e senza aver neanche proferito mezza parola durante una seduta che alla fine è servita solo per approvare l’adesione alla mobilitazione indetta dall'ANCI Sicilia per protestare contro la gravissima situazione economica e finanziaria dei comuni siciliani.

Di certo non una delle maggiori priorità per il Consiglio comunale messinese che ieri ha preferito non affrontare la delicata questione piano di riequilibrio per avere ancora qualche giorno di tempo necessario ad approfondire ulteriormente alcuni passaggi risultati poco chiari. A frenare la corsa verso la rimodulazione del documento economico-finanziario esitata dalla giunta Accorinti lo scorso 22 gennaio sono stati ancora una volta i contratti di servizio delle due partecipate che gestiscono acqua e trasporto pubblico. I consiglieri, dopo la linea dettata dai Dr in queste settimane, avevano deciso di attendere i pareri dei Revisori dei Conti di Palazzo Zanca prima di esprimersi sui due contratti di servizio Amam e Atm, ad un certo punto considerati dall’aula fondamentali in vista del voto sul riequilibrio, poiché tra i pilastri su cui si basa la manovra decennale. E nonostante revisori e vicesindaco abbiano a più riprese sottolineato come questo passaggio non fosse necessariamente propedeutico, fino alla fine ha prevalso la tesi sostenuta dai Dr e poi sposata da quasi tutti gli schieramenti politici, con il benestare dello stesso vicesindaco Signorino. Durante l’ultima seduta di venerdì scorso era poi stato detto che sarebbero bastati anche solo i pareri tecnici dei Revisori dei Conti ai due contratti per decidere di votare il piano di riequilibrio. Pareri arrivati ieri ma che hanno acceso nuovi dubbi nei consiglieri che hanno deciso di chiedere ancora altri giorni per tornare in Commissione bilancio a discutere con l’organo contabile e il vicesindaco Signorino.

Pareri anche questa volta favorevoli ma condizionati, esattamente com’è accaduto quasi sempre in questi mesi quando si tratta di operazioni finanziarie messe in campo dall’amministrazione. A destare maggiori perplessità sono stati soprattutto i rilievi che l’organo, presieduto da Dario Zaccone e composto da Federico Basile e Giuseppe Zingales, ha sollevato sul contratto di servizio Atm. In questi tre giorni di lavoro sul documento che definisce i rapporti tra Comune e azienda trasporti, consegnato ai revisori solo lo scorso venerdì, l’attenzione si è concentrata soprattutto sull’articolo 24 del contratto di servizio, quello che cioè prevede la corresponsione a compensazione degli obblighi del servizio di trasporto pubblico locale su gomma e ferro e delle coperture riguardanti l’ammodernamento e investimenti. In questa parte in pratica il Comune stabilisce quali somme girerà all’Atm nel triennio 2015-2017, cioè per la validità del contratto di servizio, stabilendo che saranno: 16.525.000 euro nel 2015 a cui si aggiungono altri 360.000 euro del 2014; 14.275.000 euro per il 2016; 12.980.000 euro per il 2017. Tutte le cifre però riportano la voce “oltre Iva 10%”, non calcolando dunque il fatto che dalle economie che si prevede di incassare da Atm nel piano di riequilibrio verrà a mancare quella fetta di imponibile Iva. Ed è proprio qui l’inghippo rilevato dai revisori che hanno fatto notare all’amministrazione comunale che «i valori complessivi che si riferiscono ai traferimenti verso l’Atm si devono intendere esposti Iva compresa se dovuta». Ciò perché si tratta di un corrispettivo che il Comune riconosce all’azienda trasporti in virtù di un servizio che la stessa azienda deve rendere attraverso la definizione del contratto di servizio. Dunque bisogna rifare i conti alla luce dell’Iva da inserire. Altro passaggio da eliminare quei 360mila euro residui del 2014 poiché, spiega sempre il collegio, sono stati già impegnati lo scorso anno. Se l’amministrazione modificherà questi punti tenendo conto delle osservazioni dei revisori per il contratto Atm la strada sarà in discesa. Il loro parere infatti è favorevole ma a condizione che il contratto venga riformulato, altrimenti i dati esposti nel contratto di servizio non troverebbero compatibilità con quanto esposto dalla stessa amministrazione nella rimodulazione del pianjo di riequilibrio. E dal vicesindaco Signorino sembra esserci massima disponibilità a correre ai ripari con emendamenti che saranno presentati direttamente in aula.

Lo stesso vale per il contratto di servizio Amam. Anche qui i revisori hanno detto sì ma solo se l’amministrazione eliminerà dalla delibera al vaglio del Consiglio comunale l’approvazione del Piano finanziario dell’Amam, in quanto non rientra tra le competenze del Civico. Anche su questo fronte l’amministrazione aveva già risposto con una nota firmata dall’assessore Sergio De Cola che informava i consiglieri dell’intenzione di presentare un emendamento per eliminare la parte in cui si chiedeva l’approvazione del Piano finanziario, lasciando nelle mani dell’aula solo il contratto di servizio.

In questi giorni la commissione Bilancio approfondirà tutti questi passaggi e venerdì si tornerà tra gli scranni alle 11.30. Troppo presto però per dire se sarà la volta buona o no, considerato che le sorprese ormai sono all’ordine del giorno.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. avvgiangrecosalvatore@alice.it 25 Febbraio 2015 04:35

    E il consiglio continua a cincischiare, mentre i creditori del comune aspettano da anni la liquidazione dei propri crediti.
    Tutti a casa, altro ce gettoni di presenza per inutili commissioni.

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  2. avvgiangrecosalvatore@alice.it 25 Febbraio 2015 04:35

    E il consiglio continua a cincischiare, mentre i creditori del comune aspettano da anni la liquidazione dei propri crediti.
    Tutti a casa, altro ce gettoni di presenza per inutili commissioni.

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  3. i campi hanno bisogno di manodopera,andate a zappare e raccogliere cucuzzeddi.

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  4. i campi hanno bisogno di manodopera,andate a zappare e raccogliere cucuzzeddi.

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