Messinambiente pronta ad andare in pensione, ma la giunta Accorinti prende ancora tempo

Messinambiente pronta ad andare in pensione, ma la giunta Accorinti prende ancora tempo

Francesca Stornante

Messinambiente pronta ad andare in pensione, ma la giunta Accorinti prende ancora tempo

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giovedì 22 Settembre 2016 - 23:25

Lunghissima discussione in giunta tra gli assessori sulla delibera di costituzione della nuova società che raccoglierà l'eredità di Messinambiente e Ato3. Ancora disaccordo persino sul nome. Tengono banco però anche i bilanci e il piano di riequilibrio. Tutto rinviato ad oggi. La certezza: sarà una società in house e la programmazione è già nel Piano Aro.

Una lunghissima riunione, l’ennesimo confronto tra gli assessori, ancora una volta la necessità di rinviare la decisione finale. Stavolta però la giunta Accorinti ha posticipato solo di mezza giornata l’approvazione del provvedimento che manderà in pensione Messinambiente per dare vita alla nuova società che gestirà i rifiuti. Almeno questo è l’impegno assunto ieri sera, al termine di un infinito pomeriggio trascorso a discutere di rifiuti e del futuro di un settore nevralgico, ma anche dei bilanci e del piano di riequilibrio. I ritardi accumulati sui documenti finanziari stanno alimentando polemiche e preoccupazioni, il tempo stringe e le scadenze sono dietro l’angolo. Temi caldi che hanno tenuto in ostaggio la giunta Accorinti per l’intero pomeriggio fino a sera, rinviando ad oggi il voto sulla delibera tanto attesa che darà il via alla costituzione della società che prenderà il posto di Messinambiente. Ancora top secret il nome, anzi in verità neanche su questo punto gli assessori hanno ancora trovato l’accordo. Un iter lungo e travagliato dall’inizio alla fine, che ha creato non pochi dissapori all’interno della stessa giunta, con vere e proprie fazioni che puntavano sulle varie ipotesi vagliate in questi anni: dalla Multiservizi, all’Amam acqua e rifiuti, passando per la società unica. Divergenze che si sono palesate anche sulla formula su cui costruire l’assetto societario: se infatti per l’assessore Daniele Ialacqua non ci sono mai stati dubbi sulla scelta di fare una società totalmente pubblica e in house, c’è chi ha provato a virare verso partecipazione mista o gara d’appalto per individuare con criteri ben definiti chi avrebbe gestito i rifiuti messinesi. Alla fine ha vinto la linea Ialacqua, che era anche la linea indicata dalla maggioranza del consiglio comunale. E così, dopo il decreto firmato dal sindaco Accorinti pochi giorni fa, adesso si attende solo che oggi la giunta faccia il suo dovere. Con la delibera che si esiterà oggi si prevedrà la costituzione di una nuova società di capitali "in house providing" a totale partecipazione pubblica a cui affidare, in via immediata, la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani ed assimilati di cui al piano di intervento A.R.O. "Comune di Messina" e di altri servizi di gestione integrata dei rifiuti e di gestione post – operativa delle discariche dismesse di Portella Arena, Vallone Guidari nel Comune di Messina, di C.da Piani e C.da Formaggiara nel Comune di Tripi (me) e di C.da Cianina nel Comune di Valdina (ME), nonchè la gestione degli interventi di manutenzione delle aree a verde. Il secondo step sarà il via alla liquidazione, stavolta sul serio, di Messinambiente e Ato3.

A dettare la linea è sempre il Piano Aro, approvato a fine giugno dal consiglio comunale. Si tratta dello strumento che programma la getsione dei rifiuti nei prossimi 9 anni, ed è proprio il Piano Aro a dire esattamente quali saranno i costi, le cifre da spendere, le risorse da investire. Giusto per fare un esempio sui costi della spazzatura, e quindi di Tari per i cittadini: si parte dal 2016, per il quale si prevedono 44.673.426,70 euro, che scenderanno di pochissimo nel 2017. La prima significativa riduzione si dovrebbe registrare nel 2018, per l’avvio dell’impianto di Mili, con un costo previsto di 42.606.710,40 euro, mentre un leggero aumento viene ipotizzato nel triennio 2022-2024, dove il costo dei rifiuti dovrebbe tornare a toccare quota 43 milioni.

Insomma, il lavoro si trascina da due anni, nonostante i passi indietro e gli stravolgimenti dei piani che nel tempo si sono verificati. Tra atti, delibere e piani finanziari, la mole di materiale sfornato è stata ingente, ora si tratta solo di raccogliere le idee e andare avanti. Il sindaco aveva detto che il 12 settembre ci sarebbe stata la delibera di costituzione della nuova società. Sono passati 11 giorni e forse oggi è la volta buona.

Francesca Stornante

12 commenti

  1. Fatemi capire: non hanno deciso nulla (e come potrebbero data la manifesta incapacità dimostrata in questi anni) ma si sanno già i costi… che tra l’altro non diminuiscono affatto!!!
    E’ proprio una nuova svolta EPOCALE… grazie Accorinti &Co. L’unica consolazione che, prima o poi, dovrà pur smettere di piovere e, finalmente, tornerete a casa.

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  2. Fatemi capire: non hanno deciso nulla (e come potrebbero data la manifesta incapacità dimostrata in questi anni) ma si sanno già i costi… che tra l’altro non diminuiscono affatto!!!
    E’ proprio una nuova svolta EPOCALE… grazie Accorinti &Co. L’unica consolazione che, prima o poi, dovrà pur smettere di piovere e, finalmente, tornerete a casa.

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  3. Caro DA mariedit è per affidare ad un bando di gara europeo il servizio rifiuti, salvaguardando i lavoratori, è l’unico modo per non indebitarci mai più e non essere sommersi dalla spazzatura, oggi è impossibile PER TUTTI far rispettare il contratto di servizio, devi sapere che c’è un capitolato d’oneri così dettagliato da far invidia a quelli del nord, ma non prevede sanzioni, ma sanzioni a chi, a noi stessi, diverso sarebbe con i privati. Caro DA ma tu hai uno straccio di proposta oltre quella di mandare a casa prima BUZZANCA domani ACCORINTI dopodomani il MOVIMENTO 5 STELLE o il PARTITO DEMOCRATICO o FORZA ITALIA ancora una volta con l’eterno BUZZANCA, così il cerchio si chiude perfettamente.

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  4. Caro DA mariedit è per affidare ad un bando di gara europeo il servizio rifiuti, salvaguardando i lavoratori, è l’unico modo per non indebitarci mai più e non essere sommersi dalla spazzatura, oggi è impossibile PER TUTTI far rispettare il contratto di servizio, devi sapere che c’è un capitolato d’oneri così dettagliato da far invidia a quelli del nord, ma non prevede sanzioni, ma sanzioni a chi, a noi stessi, diverso sarebbe con i privati. Caro DA ma tu hai uno straccio di proposta oltre quella di mandare a casa prima BUZZANCA domani ACCORINTI dopodomani il MOVIMENTO 5 STELLE o il PARTITO DEMOCRATICO o FORZA ITALIA ancora una volta con l’eterno BUZZANCA, così il cerchio si chiude perfettamente.

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  5. Il solito commento che non porta nessun contributo costruttivo, intanto ricordo che MESSINAMBIENTE è in liquidazione da una vita, dai tempi di BUZZANCA, certo ci sono stati ritardi, ma non è facile sbarazzarsene in un contesto dove la Regione Siciliana, a cui spetta legiferare sui rifiuti e predisporre il piano industriale, è GRANDE ASSENTE,tifa per le discariche questo è un fatto inconfutabile. La scelta in house providing non è da me condivisa,le regioni del nord hanno colossi aziendali in questo settore, i nani come MessinAmbiente sono destinati a produrre debiti e spazzatura per le strade. Quella di IALACQUA è una scelta ideologica di una sinistra sinistra di altri tempi, non hanno niente da dire i liberali in economia di FORZA ITALIA?

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  6. Il solito commento che non porta nessun contributo costruttivo, intanto ricordo che MESSINAMBIENTE è in liquidazione da una vita, dai tempi di BUZZANCA, certo ci sono stati ritardi, ma non è facile sbarazzarsene in un contesto dove la Regione Siciliana, a cui spetta legiferare sui rifiuti e predisporre il piano industriale, è GRANDE ASSENTE,tifa per le discariche questo è un fatto inconfutabile. La scelta in house providing non è da me condivisa,le regioni del nord hanno colossi aziendali in questo settore, i nani come MessinAmbiente sono destinati a produrre debiti e spazzatura per le strade. Quella di IALACQUA è una scelta ideologica di una sinistra sinistra di altri tempi, non hanno niente da dire i liberali in economia di FORZA ITALIA?

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  7. Il giorno in cui finira’ queto mandato e andrete via potremmo dire di avere un comune piu’ pulito.Oggi invece potete presentarvi davanti alla Barrile che con Trischitta pagheranno i vostri stipendi meritati come i loro ma attenzione a non farli arrabbiare.Per quanto riguarda il nulla di fatto di ieri che corrisponde al nulla di fatto di sempre gli indico io l’unica soluzione:andate da Buzzanca Genovese o chicchessia ad imparare qualcosa.

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  9. Non criticare l’attuale amministrazione è impossibile per chi, come me, spera in una Messina migliore. Ma criticare chi c’era, giustificando chi c’è, non significa che Accorinti sia una benedizione per Messina. Mi dispiace, io non ho velleità di fare il sindaco o l’assessore perché non parto dalla vostra presunzione che vi fa ritenere di avere ragione sempre e comunque: tanto prima era peggio! Non è così. Sono uno che si alza ogni mattina (domenica esclusa!) alle 6 e va a lavorare ringraziando Dio di avere ancora un lavoro che, sempre più, basta a stento per le necessità della mia famiglia. E quindi ho il diritto di pensare che Accorinti ha fallito. PUNTO e basta! I numeri, che non mentono mai anche quando sono falsi, li lascio ad altri…

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  11. MessineseAttenta 27 Dicembre 2016 12:24

    La raccolta e la gestione dei rifiuti deve essere pubblica. I privati mirano solo all’esagerato profitto.

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  12. MessineseAttenta 27 Dicembre 2016 12:24

    La raccolta e la gestione dei rifiuti deve essere pubblica. I privati mirano solo all’esagerato profitto.

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