Ospedale Piemonte, Cisl e Uil: «Subito la Conferenza dei Servizi promessa da Accorinti»

Ospedale Piemonte, Cisl e Uil: «Subito la Conferenza dei Servizi promessa da Accorinti»

Ospedale Piemonte, Cisl e Uil: «Subito la Conferenza dei Servizi promessa da Accorinti»

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venerdì 24 Ottobre 2014 - 11:26

I segretari provinciali Emanuele, De Luca, Calapai e Macrì hanno anche scritto alla Deputazione messinese nazionale e regionale, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Gruppi consiliari, ai Presidenti delle Circoscrizioni e al Presidente dell’Ordine dei Medici ricordando gli impegni specifici presi in occasione della manifestazione del 29 settembre

Subito la Conferenza dei Servizi sull’Ospedale Piemonte, per condividere le scelte per il bene comune e soprattutto per garantire continuità assistenziale ai fruitori dei servizi della struttura di viale Europa. A chiederlo sono le Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici di Cisl e Uil che hanno inviato una lettera in tal senso al sindaco Renato Accorinti “per definire le scelte da operare per il mantenimento del nosocomio”.

I segretari provinciali Emanuele, De Luca, Calapai e Macrì hanno anche scritto alla Deputazione messinese nazionale e regionale, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Gruppi consiliari, ai Presidenti delle Circoscrizioni e al Presidente dell’Ordine dei Medici ricordando gli impegni specifici presi “per scongiurare che il popolo messinese sia privato di un bene per la collettività e per evitare di mettere a rischio la salute dei cittadini”.

Promesse assunte di fronte alle migliaia di persone accorsi in difesa del nostro Ospedale cittadino durante la manifestazione del 29 settembre scorso – ricordano – Dichiarazioni che, responsabilmente, dovevano essere poi tradotte in azioni concrete. Purtroppo, però, – aggiungono . dopo quei primi momenti di entusiastico sostegno, è calato un preoccupante silenzio quasi che la questione sia stata fatta cadere nel vuoto assoluto della dimenticanza. Non crediamo che debba passare sottovoce il principio che il Piemonte da centro attrezzato per attività ambulatoriali e diagnostiche multidisciplinari diventi solo una Residenza Sanitaria Assistita, perché questo non è più un Ospedale. La battaglia per la difesa del presidio è importante per tutti e gli impegni intrapresi devono, essere mantenuti vivi sino al raggiungimento dell’obiettivo non allentando l’impegno espresso”.

Cisl e Uil, adesso, si attendono risposte concrete da parte di tutta la classe Politica. “Siamo convinti – concludono Emanuele, De Luca, Calapai e Macrì – che la battaglia intrapresa si può vincere facendo squadra, condividendo le scelte per il bene comune e soprattutto per garantire continuità assistenziale ai fruitori dei servizi dell'Ospedale Piemonte”.

12 commenti

  1. Cos’altro avrebbero potuto concludere Accorinti ed i sindacalisti se non chiacchiere?
    Cosa sono capaci di fare, ammesso che conoscano la parola fare?

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  2. Cos’altro avrebbero potuto concludere Accorinti ed i sindacalisti se non chiacchiere?
    Cosa sono capaci di fare, ammesso che conoscano la parola fare?

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  3. L’azienda Papardo-Piemonte, come dice lo stesso nome, è un’unica azienda e con un unico bilancio.
    Sia il Piemonte che il Papardo hanno carenze di personale ed il Piemonte è da ristrutturare per buona parte.

    E’ OVVIO e RAGIONEVOLE accorpare le 2 strutture in modo da usare i padiglioni ed i mezzi del Papardo, visto che sono meglio mantenuti ed accorpare il personale in modo da avere un ospedale più funzionale e senza carenze.
    In più si eliminerebbero inutili sprechi che servirebbero per potersi permettere di acquistare farmaci e materiale sanitario, tutto a favore esclusivamente dei cittadini.

    E’ Normale, suppongo, che al Piemonte verrà istituito un centro di primo soccorso (come è per l’ex-Margherita) per non lasciare la zona scoperta.

    Non vedo il dramma, al posto di partorire al Piemonte si partorirà al Policlinico o al Papardo MA se c’è un’urgenza il Pronto Soccorso del Piemonte sarà Operativo.

    Qual’è il problema? vi seccate a fare qualche chilometro per arrivare al Papardo o al Policlinico? E allora non lamentatevi quando mancano le siringhe o quando vi dicono che le lenzuola ve le dovete portare da casa oppure quando cercate un portantino e non ce ne sono… volete un buon servizio? O così o non lamentatevi.

    E poi… se vi lamentate voi, chi parte dalla provincia, dalla Calabria o dalle Isole per andare al Papardo che dovrebbero dire?

    Queste sono le solite manifestazioni politicizzate, dei sindacati e dei movimenti sterili; fosse per loro ci vorrebbe un ospedale in ogni condominio giusto per non scomodarsi a prendere la macchina.

    Questo è ciò che ho capito, questa è la mia considerazione: il vento ci vuole ma non per spegnere le candele!!!

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  4. L’azienda Papardo-Piemonte, come dice lo stesso nome, è un’unica azienda e con un unico bilancio.
    Sia il Piemonte che il Papardo hanno carenze di personale ed il Piemonte è da ristrutturare per buona parte.

    E’ OVVIO e RAGIONEVOLE accorpare le 2 strutture in modo da usare i padiglioni ed i mezzi del Papardo, visto che sono meglio mantenuti ed accorpare il personale in modo da avere un ospedale più funzionale e senza carenze.
    In più si eliminerebbero inutili sprechi che servirebbero per potersi permettere di acquistare farmaci e materiale sanitario, tutto a favore esclusivamente dei cittadini.

    E’ Normale, suppongo, che al Piemonte verrà istituito un centro di primo soccorso (come è per l’ex-Margherita) per non lasciare la zona scoperta.

    Non vedo il dramma, al posto di partorire al Piemonte si partorirà al Policlinico o al Papardo MA se c’è un’urgenza il Pronto Soccorso del Piemonte sarà Operativo.

    Qual’è il problema? vi seccate a fare qualche chilometro per arrivare al Papardo o al Policlinico? E allora non lamentatevi quando mancano le siringhe o quando vi dicono che le lenzuola ve le dovete portare da casa oppure quando cercate un portantino e non ce ne sono… volete un buon servizio? O così o non lamentatevi.

    E poi… se vi lamentate voi, chi parte dalla provincia, dalla Calabria o dalle Isole per andare al Papardo che dovrebbero dire?

    Queste sono le solite manifestazioni politicizzate, dei sindacati e dei movimenti sterili; fosse per loro ci vorrebbe un ospedale in ogni condominio giusto per non scomodarsi a prendere la macchina.

    Questo è ciò che ho capito, questa è la mia considerazione: il vento ci vuole ma non per spegnere le candele!!!

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  5. egr.signore condivido, però devo farle osservare che una cosa è per il personale andare a lavorare al Piemonte un’altra cosa alzarsi un’ora prima al mattino ed andare al Papardo,dove non ci sono negozi,supermecati,parrucchieri e svaghi vari.Tra l’altro al Papardo si deve lavorare un pò di più.Devo aggiungere che i vari paesi della provincia,per fare un esempio Montalbano,Novara Fiumedinisi etc.etc non hanno ospedali e pure partoriscono nei vicini ospedali e non mi pare siano in sofferenza o reclamino un ospedale nel loro paese per le partoriente.Allora facciamocene una ragione e che sbraitino pure i sindacalisti.

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  6. egr.signore condivido, però devo farle osservare che una cosa è per il personale andare a lavorare al Piemonte un’altra cosa alzarsi un’ora prima al mattino ed andare al Papardo,dove non ci sono negozi,supermecati,parrucchieri e svaghi vari.Tra l’altro al Papardo si deve lavorare un pò di più.Devo aggiungere che i vari paesi della provincia,per fare un esempio Montalbano,Novara Fiumedinisi etc.etc non hanno ospedali e pure partoriscono nei vicini ospedali e non mi pare siano in sofferenza o reclamino un ospedale nel loro paese per le partoriente.Allora facciamocene una ragione e che sbraitino pure i sindacalisti.

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  7. Il Restauratore 24 Ottobre 2014 19:05

    Ma che vadano a lavorare loro ed i pseudo lavoratori che li mantengono a sti sindacalisti……l’unica vera preoccupazione è quella di dover giustificare ai loro iscritti che dovranno finalmente mettersi a lavorare….ormai è evidente il loro interesse di parte….motivazioni ridicole…. pronti a scaricare le responsabilità sugli altri….migliaia di persone dicono……ma se non erano più di mille al massimo millecinquecento!!!!!! Si lamentano ma non propongono soluzioni…..Accorinti ha ragione nel dire che ci vogliono i soldi per mantenere una struttura…..e vuliumu vinciri a guerra!!!! Se continuano così lo faranno chiudere veramente sto Ospedale….

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  8. Il Restauratore 24 Ottobre 2014 19:05

    Ma che vadano a lavorare loro ed i pseudo lavoratori che li mantengono a sti sindacalisti……l’unica vera preoccupazione è quella di dover giustificare ai loro iscritti che dovranno finalmente mettersi a lavorare….ormai è evidente il loro interesse di parte….motivazioni ridicole…. pronti a scaricare le responsabilità sugli altri….migliaia di persone dicono……ma se non erano più di mille al massimo millecinquecento!!!!!! Si lamentano ma non propongono soluzioni…..Accorinti ha ragione nel dire che ci vogliono i soldi per mantenere una struttura…..e vuliumu vinciri a guerra!!!! Se continuano così lo faranno chiudere veramente sto Ospedale….

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  9. POtrei anche essere d’accordo sulla utilità di un presidio ospedaliero che opera prevalentemente nel settore dell’urgenza/emergenza posto al centro di una città che si estende geograficamente a forma di caramella.
    Tuttavia, invito i competenti sindacalisti ed il sig. presidente Minasi(la p rimarrà minuscola fino a quando non divulgherà i dati appresso richiesti) a divulgare attraverso i media i risultati delle attività assistenziali editi dall’AGenas (e quindi dal ministero della Salute) dei reparti attivi al Piemonte.
    Io purtroppo non li ho ma il dott. Calapai sì; il dott. Minasi pure.
    Allora, perché non difendete l’Ospedale Piemonte (con la O e la P maiuscole) dimostrando all’Assessore Regionale la quantità e soprattutto la qualità delle attività assistenziali?
    Io vedo sempre sbandierare un numero: oltre 30000 prestazioni di pronto soccorso. Va bene, ci credo.
    Ma quale qualità esprime la chirurgia generale di quell’Ospedale, diretta da un galantuomo che ha preso le difese dei medici, offesi dal DG, dell’intero Ospedale?
    Minasi, Calapai, Genovese, Oceano, io vi ho visti e condivido le vostre indignazioni.
    Ma per essere credibili dateci le prove che ricoverarsi in chirurgia generale per essere operati, per esempio al cancro del colon, sia sicuro. Fateci sapere il volume di attività del reparto di chirurgia generale ed i dati sulla mortalità.
    Questi dati sono pubblici e voi avete la password per entrare nel sito agenas, io ho provato senza riuscirci.
    Dite alla cittadinanza che i medici sono rappresentati da un medico che, oltre ad essere galantuomo, sia anche ottimo professionista in grado di attrarre utenza. Così difenderete veramente l’ospedale Piemonte e tutti, a cominciare da Accorinti e dal Direttore Generale, sarebbero accanto a voi.
    Ma se così non fosse????
    …………. attendo una Sua risposta Giudice Minasi, Lei ha vissuto una vita professionale basandosi sulle prove; continui così, per favore, abbandonando chi si baserebbe solo sull’autoreferenzialità.
    Grazie

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  10. POtrei anche essere d’accordo sulla utilità di un presidio ospedaliero che opera prevalentemente nel settore dell’urgenza/emergenza posto al centro di una città che si estende geograficamente a forma di caramella.
    Tuttavia, invito i competenti sindacalisti ed il sig. presidente Minasi(la p rimarrà minuscola fino a quando non divulgherà i dati appresso richiesti) a divulgare attraverso i media i risultati delle attività assistenziali editi dall’AGenas (e quindi dal ministero della Salute) dei reparti attivi al Piemonte.
    Io purtroppo non li ho ma il dott. Calapai sì; il dott. Minasi pure.
    Allora, perché non difendete l’Ospedale Piemonte (con la O e la P maiuscole) dimostrando all’Assessore Regionale la quantità e soprattutto la qualità delle attività assistenziali?
    Io vedo sempre sbandierare un numero: oltre 30000 prestazioni di pronto soccorso. Va bene, ci credo.
    Ma quale qualità esprime la chirurgia generale di quell’Ospedale, diretta da un galantuomo che ha preso le difese dei medici, offesi dal DG, dell’intero Ospedale?
    Minasi, Calapai, Genovese, Oceano, io vi ho visti e condivido le vostre indignazioni.
    Ma per essere credibili dateci le prove che ricoverarsi in chirurgia generale per essere operati, per esempio al cancro del colon, sia sicuro. Fateci sapere il volume di attività del reparto di chirurgia generale ed i dati sulla mortalità.
    Questi dati sono pubblici e voi avete la password per entrare nel sito agenas, io ho provato senza riuscirci.
    Dite alla cittadinanza che i medici sono rappresentati da un medico che, oltre ad essere galantuomo, sia anche ottimo professionista in grado di attrarre utenza. Così difenderete veramente l’ospedale Piemonte e tutti, a cominciare da Accorinti e dal Direttore Generale, sarebbero accanto a voi.
    Ma se così non fosse????
    …………. attendo una Sua risposta Giudice Minasi, Lei ha vissuto una vita professionale basandosi sulle prove; continui così, per favore, abbandonando chi si baserebbe solo sull’autoreferenzialità.
    Grazie

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  11. Non solo sottoscrivo le sue parole a conferma di quanto da me descritto sopra, ma mi permetterei anche di suggerire agli organi di stampa di evitare di enfatizzare le manifestazioni politicizzate e controproducenti, sottolineando il fatto che, se l’accorpamento avverrà, avverrà ESCLUSIVAMENTE per rendere un servizio migliore alla collettività.

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  12. Non solo sottoscrivo le sue parole a conferma di quanto da me descritto sopra, ma mi permetterei anche di suggerire agli organi di stampa di evitare di enfatizzare le manifestazioni politicizzate e controproducenti, sottolineando il fatto che, se l’accorpamento avverrà, avverrà ESCLUSIVAMENTE per rendere un servizio migliore alla collettività.

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