Dopo tre anni partono le potature, ma il periodo è sbagliato: lavori bloccati

Dopo tre anni partono le potature, ma il periodo è sbagliato: lavori bloccati

Dopo tre anni partono le potature, ma il periodo è sbagliato: lavori bloccati

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sabato 28 Maggio 2011 - 08:53

In queste settimane gli alberi sono in piena vegetazione ed inizia la nidificazioni. Il Pd: solita assenza di programmazione, a pagare solo i messinesi

Questa è la città dei paradossi. Per tre anni si è sentita sempre una lamentela: il Comune non fa le potature, il Comune non fa le potature. Bene. Quando il Comune decide di fare le potature, ecco che viene scelto il periodo sbagliato: quello in cui gli alberi sono in piena vegetazione e inizia il periodo di nidificazione. Il periodo in cui le potature non si possono fare. E dunque tutto s’è bloccato di nuovo, con buona pace di lavoratori e cittadini. A “bacchettare” per l’ennesima volta l’Amministrazione sull’argomento è la segreteria cittadina del Pd, con il segretario Giuseppe Grioli ed il responsabile ambiente Saverio Tignino. «La segreteria cittadina del Pd – si legge in una nota – esprime la propria solidarietà agli operatori ed al consorzio di cooperative che si occupano di verde urbano vittime di una spirale negativa di approssimazione e mancanza di qualsivoglia corretto indirizzo. Per ben tre anni consecutivi non è stata programmata la potatura degli alberi in città ed oggi Messina viene beffata dal blocco dei lavori iniziati in estremo ritardo. In questo periodo non solo gli alberi sono in piena vegetazione ed è possibile intervenire con tagli minimi ma inizia il periodo di nidificazione dell’avifauna così per come stabilito dalla legge 157/92».

«A questi addetti – sottolineano Grioli e Tignino – sono state impartite indicazioni errate, dannose per gli alberi ed in contrasto con la normativa che salvaguarda la fauna selvatica omeoterma che hanno comportato il fermo dei lavori tanto attesi dai lavoratori e dalla cittadinanza. La mancanza di programmazione ha caratterizzato la gestione del verde urbano da parte dell’Amministrazione attiva con danneggiamento al patrimonio pubblico, mancato rispetto delle più elementari tecniche e ignoranza delle norme che regolano la lotta obbligatoria e la tutela dell’habitat urbano. I disagi determinati si ripercuotono sulla cittadinanza in termini di diminuzione della vivibilità, aumento dei rischi per la popolazione per eventuali schianti dell’alberata mal gestita, aumento dei rischi igienico sanitari determinati dalla presenza diffusa di vegetazione infestante e riduzione, se non assenza, degli interventi di derattizzazione e di lotta alla zanzara tigre. Sia gli addetti ai lavori che la popolazione dovranno sopportare un’altra stagione estiva senza lavoro e senza servizi indispensabili».

«La segreteria cittadina del Pd – si legge ancora nella nota – prende atto dei limiti gestionali dimostrati dall’Amministrazione comunale e ricorda le tante iniziative grossolane attuate dall’Amministrazione: l’inutile abbattimento dei pini sulla Circonvallazione, l’errata e costosa lotta al Punteruolo rosso, la fallimentare e pressoché inesistente riqualificazione delle 50 piazze, l’istituzione di un comitato tecnico scientifico che ha dimostrato di avere poco di tecnico e di scientifico, lo stato di degrado nel quale versano rotonde, aiuole, Gran Camposanto, le promesse di riprendere il Lungomare di S. Margherita deturpato da essenze non adatte e mai sostituite. Non essendo possibile dialogare con questa amministrazione e con il sindaco che confonde la figura del proprietario con quella dell’Amministratore – concludono Grioli e Tignino – ci appelliamo ai messinesi affinché non concedano più la loro fiducia a chi ha governato con limitate capacità organizzative e distorta percezione dei beni pubblici».

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