Giovanni Mazzarino torna in città col "Messina Sea Jazz Festival"

Giovanni Mazzarino torna in città col “Messina Sea Jazz Festival”

Antonella Casuscelli

Giovanni Mazzarino torna in città col “Messina Sea Jazz Festival”

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lunedì 08 Luglio 2013 - 10:09

Il Festival, alla sua prima edizione, prende il via dal 17 luglio, fino al 21, sotto l'egida del noto Musicista e con il patrocino dell'Università di Messina . Prevede concerti, seminari, conferenze, master class e laboratori tenuti da musicisti e musicologi di grande fama e affermata professionalità, come Enrico Rava, Francesco Cafiso, Francesco Martinelli, Gegè Telesforo, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso e Mazzarino stesso

Prosegue la rinnovata “primavera” del jazz messinese con una straordinaria e particolarissima Manifestazione culturale, firmata Mazzarino, che è contemporaneamente uno degli eventi jazz più attesi in Italia per la presenza di artisti e docenti eccellenti, per i concerti, i seminari, gli stage, e l’assegnazione di borse di studio ai migliori talenti in concorso..

Giovanni Mazzarino, siciliano (e messinese) doc, è uno dei più importanti pianisti e musicisti jazz contemporanei in Italia. Molto noto negli ambienti del genere musicale, il suo nome suscita nei musicisti e cultori, stima e ammirazione. Vive a Piazza Armerina dove da tempo ha dato vita alla riuscitissima “Piazza Jazz workshops & concerts” che quest'anno ha deciso di spostare dal sito originario ai nostri lidi, per dare vita al “Messina Sea Jazz Festival”.

Il Festival, alla sua prima edizione, prende il via dal 17 luglio, fino al 21, sotto l'egida del noto Musicista e con il patrocino dell'Università di Messina . Prevede concerti, seminari, conferenze, master class e laboratori tenuti da musicisti e musicologi di grande fama e affermata professionalità, come Enrico Rava, Francesco Cafiso, Francesco Martinelli, Gegè Telesforo, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso e Mazzarino stesso. Si tratta di corsi di alta specializzazione per la Musica Jazz e, come accennato, sono previste alcune borse di studio per gli studenti più meritevoli, che consentiranno loro di perfezionarsi e di farsi conoscere nei luoghi più importanti del jazz.

Affiancherà l'aspetto didattico un’importante rassegna di concerti. Il tutto si svolgerà nei luoghi più accattivanti e adeguati della città, dal Sottovento a Villa Pace, alla Fiera, alla Marina del Nettuno.

I musicisti scelti da Giovanni Mazzarino soddisferanno gli ascoltatori più esigenti, suscitando curiosità e apprezzamento per le proposte musicali più nuove e concrete del panorama musicale jazzistico locale, e grande entusiasmo per la presenza dei rinomati artisti che fanno parte del collegio didattico e della e che proporranno i loro splendidi concerti.

Sarà un meraviglioso percorso, che sembra continuare ed esaltare la stagione jazzistica invernale che ha avuto luogo al Centro Multiculturale Officina con “Off in Jazz”, e che ha riportato la città agli antichi splendori del “Brass Group” che i cultori e gli appassionati ricorderanno molto bene, come uno dei momenti più felici del genere a Messina.

Giovanni Mazzarino ci guiderà, descrivendocene gli aspetti più salienti:

Maestro, racconti com'è nato il “Messina Sea Jazz Festival” e il suo ritorno in città. E'stato un progetto sognato, o un caso fortunato?

Come tutte le cose autentiche, e soprattutto belle, il “Messina Sea Jazz Festival” è nato per caso! Da tempo, avrei voluto comunque fare qualcosa per la città che mi ha visto crescere e che conserva buona parte dei miei affetti! Una concomitanza di accadimenti tra segnali puntuali, persone appassionate, coincidenze importanti che hanno permesso in pochissimo tempo di “costruire” un grande evento per la città di Messina.

E' una splendida occasione per i giovani musicisti e gli studenti locali e di ogni parte d'Italia. Come incideranno seminari e laboratori sulla loro formazione musicale, e perchè è importante e significativo che partecipino?

La partecipazione a un seminario può rappresentare tanto o addirittura essere un deterrente per la formazione musicale di un giovane. Ciò che è importante rilevare è la culturalizzazione delle materie che sono insegnate dai diversi docenti coinvolti. L’aspetto tecnico – formale della Musica Jazz è importante, ma i codici culturali, l’approccio, l’idea della contaminazione, i metodi speculativi per quanto concerne lo studio della Musica in genere, fanno la differenza. Ecco che le “clinics” di Messina Sea Jazz hanno come obiettivo principale lo svolgimento e l’approfondimento di quelle tematiche che aiutano i giovani, ma anche i meno giovani, a relazionarsi in maniera diversa e nuova nei confronti dello studio della Musica Jazz.

Che futuro avrà la formazione e il jazz stesso, in città, dopo questo Festival così pregnante ma occasionale?

Questo festival non sarà occasionale e stiamo lavorando (una bellissima squadra direi…) perché non lo sia mai. Speriamo pertanto di essere all’altezza delle aspettative e una volta confermate le stesse, confidiamo in un più forte coinvolgimento della città a diversi livelli.

Cosa si aspetta Mazzarino da questa stagione messinese?

Io sono un passionale, pertanto lavoro con tutto me stesso affinchè le cose possano funzionare al meglio. Ritengo che il pubblico, l’utenza interessata in genere, si sia già accorta di questo grande amore e di questa grande forza che mi, e ci, spinge a realizzare un evento culturale importante per la nostra città.

Questa che nasce come un'avventura o una fortunata occasione, può, almeno nei suoi desideri, diventare un appuntamento fisso nel futuro?

Eventi di questo tipo se rimangono isolati nel tempo costituiscono ineluttabilmente un fallimento per chi li ha ideati, per chi li organizza e soprattutto per coloro che non fanno nulla o che eventualmente remano contro o che comunque non aiutano le sorti culturali di una città attraverso atteggiamenti di disinteresse!

Qual è lo stato attuale del Jazz in Sicilia? Pensa anche lei che il vero Jazz, dopo l'America, abbia qui la sua patria?

Il primo disco di Jazz è stato a registrato a New Orleans da un siciliano, tale Nick La Rocca figlio di un ciabattino di Salaparuta provincia di Trapani, nel 1917. Tra la fine dell’ottocento e i primi trent’anni del novecento la maggior parte dei musicisti “bianchi” erano siculi/americani. L’aerea del Mediterraneo è stata protagonista ed elemento centrale per la nascita del movimento culturale denominato Jazz, fornendo idee,indirizzi,tradizioni,strumenti che solo in una terra libera come l’America potevano attecchire e che quindi seminate hanno avuto i loro fortunati frutti. Questo è l’unico merito degli Stati Uniti d’America; per il resto la grande Musica del ‘900, piaccia o non piaccia, appartiene inesorabilmente a noi!

Il Maestro coglie al volo l'occasione per parlarci del suo entusiasmo per la Musica e per il futuro che vede pronto e promettente. La “primavera” diventa estate jazz nelle sue parole, per una ben più lunga stagione di bella musica in città.

(Antonella Casuscelli)

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