Orticoltura naturale: coltivazione della terra preservandone l'equilibrio

Orticoltura naturale: coltivazione della terra preservandone l’equilibrio

Andrea Denaro

Orticoltura naturale: coltivazione della terra preservandone l’equilibrio

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sabato 24 Giugno 2017 - 06:14

Il metodo di Gianfranco Cappello prevede di coltivare la terra con poca fatica ed ottimi risultati e soprattutto nel pieno rispetto della Madre Terra e di tutti gli esseri viventi

Per troppo tempo si è coltivata la terra senza rispettare Madre Natura, pensando alla produzione industriale e, quindi, solo a scopo di lucro. Giancarlo Cappello, agrotecnico, ha sperimentato un nuovo metodo che, basato sulla permacultura, rispetta gli equilibri imposti dalla Natura. Prima di allontanarsi da un modello di vita concentrato sul denaro, si è impegnato nella produzione industriale, diventando, anche, consulente per la Rai (“Linea Verde” e “La vecchia fattoria”), ma, dal 2004, ha deciso di abbandonare le istituzioni per dedicarsi ad una coltivazione rivoluzionaria ma antichissima.

L’evento, arrivato a Messina grazie alla presidente della 5° Commissione Consiliare Ambiente, del Comune di Messina, Cecilia Caccamo, è organizzato da tre realtà (l’associazione culturale “Mekore”, la “Civiltà dell’orto Messina” e il Parco Ecologico “Forte San Jachiddu”) con il solo scopo di invertire la rotta davanti ad una produzione che sfrutta il terreno con l’utilizzo di fertilizzanti, antiparassitari, ammendanti e diserbanti. Il metodo Cappello, abolisce qualsiasi maltrattamento del terreno, compresa la lavorazione della terra, in quanto quest’ultima pratica, per anni utilizzata inconsciamente dai coltivatori, elimina la biodiversità del terreno. È la filosofia del “non-fare”, perché, se lasciata fare, la Natura è in grado di dare all’uomo del suo meglio.

Giuseppe Arrigo, agricoltore per hobby dopo aver sentito di questo nuovo metodo, è entrato nel dettaglio spiegando in cosa consiste esattamente questo tipo di coltivazione. Lui fa parte della “Civiltà dell’orto di Messina”, una realtà idealizzata dallo stesso Giancarlo che vede la condivisione di un orto tra più individui che scambiano i loro raccolti senza alcun fine di lucro, utilizzando, ovviamente, il metodo dell’orticultura naturale. Giuseppe spiega che, in questo modo, si lascia alla natura il potere di decidere i tempi di crescita, perché non sottoposta a pressioni artificiali e che la filosofia di Giancarlo è soprattutto quella di avere un profondo rispetto per tutto ciò che esiste.

Quello che Giancarlo Cappello vuole è restituire nelle mani della Natura ciò che è suo, per ritornare ad un equilibrio naturale regolato non dall’uomo ma da Madre Nature, madre di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo: <<La coltivazione naturale rimette l'agricoltura nel luogo dove l'uomo l'ha trovata: nelle mani generose della Natura>>, pensiero teorizzato nel suo libro “La Civiltà dell'Orto-L'Orto Naturale di Angera, ad esempio”.

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