Porto di Tremestieri, è corsa contro il tempo per trovare i 6 milioni e mezzo necessari

Porto di Tremestieri, è corsa contro il tempo per trovare i 6 milioni e mezzo necessari

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, è corsa contro il tempo per trovare i 6 milioni e mezzo necessari

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mercoledì 20 Aprile 2016 - 22:05

Già la prossima settimana potrebbero arrivare risposte dal Ministero. La palla passa ancora una volta alla politica, che deve fare i passi giusti per ottenere la parte restante dei fondi. Di Sarcina farà un cronoprogramma e, se non sarà rispettato, si dice pronto alle dimissioni da responsabile unico del procedimento

Alla ricerca dei sei milioni e mezzo mancanti. Così come stabilito nel corso dell’ultima riunione a Palermo di giovedì scorso, ieri il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, si è recato a Roma in sede ministeriale per valutare l’esistenza di fonti di finanziamento. “Alcune sono capienti o stanno per diventarlo – spiega -, a questo punto si tratta di volontà amministrativa e quindi la palla passa alle istituzioni politiche. Il Ministero sta facendo una serie di accertamenti su interventi retrospettivi, una volta completati relazioneranno all’Unione Europea e poi potranno redistribuire le risorse. Potrebbe passare anche un anno o un anno e mezzo ma ci basterebbe intanto avere il decreto di finanziamento e poi le somme, materialmente, a lavori in corso. Noi faremo subito una lettera di richiesta, poi speriamo che tutti facciano la propria parte e si remi in un’unica direzione”.

Il Comune e la Regione devono “pressare” immediatamente il Ministero, viceversa c’è persino il rischio che si perdano fondi già decretati. “Dei 28 milioni avuti a gennaio – riprende Di Sarcina -, 7 vanno spesi entro la fine dell’anno ed è una lotta contro il tempo. Se vengono meno i soldi che ci hanno assegnato è una catastrofe amministrativa. In questo momento ci sono buone possibilità di reperire la parte mancante ma serve una risposta immediata, in un senso o nell’altro. Farò un cronoprogramma e darò un termine ultimo entro il quale diventa necessario coprire tutte le risorse. Se non sarà rispettato darò le dimissioni da responsabile unico del procedimento”.

Altro passaggio da “consumare” nel frattempo è il cambio di stazione appaltante dal Comune all’Autorità Portuale, in modo tale da affidare all’ente di via Vittorio Emanuele l’approvazione del progetto definitivo, primo passaggio immediato una volta ottenuta la disponibilità totale dei fondi, e la gestione economica, visto che Palazzo Zanca naviga in cattive acque su questo fronte.

(Marco Ipsale)

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