I due uomini interrogati domenica scorsa sono stati iscritti nel registro degli indagati in vista dell'esame medico legale, fissato per mercoledì. Continuano le perquisizioni e gli interrogatori a Camaro. Ed emerge un movente.

Ci sono novità sull'omicidio di Giuseppe De Francesco, il ventenne ferito a morte sabato mattina scorso a Camaro. Il sostituto procuratore della DDA Fabrizio Monaco ha disposto l'autopsia sul corpo del giovane, che sarà eseguita mercoledì dal dottore Fabrizio Perri. Dall'esame gli investigatori si aspettano di avere maggiori indicazioni sulla violenza con la quale sono estati esplosi i colpi, e quindi capire di più sul tipo di arma adoperata, e magari sulla distanza dalla quale è stato aperto il fuoco stesso. Insomma qualche dettaglio in più che una perizia balistica al momento non può fornire, visto che non è stata trovata l'arma e neppure tracce di pallottole.

Al momento restano due i principali sospettati, due uomini del rione, appartenenti allo stesso nucleo familiare, uno dei quali con una lunga storia giudiziaria alle spalle: sarebbero i due che qualcuno ha visto litigare, poco prima del delitto, con la vittima. Un litigio forse scatenato da un fatto pregresso, risalente a qualche settimana fa, che avrebbe scatenato il risentimento del pregiudicato nei confronti del giovane De Francesco, "reo" di aver voluto in qualche modo dare un segnale di supremazia nella zona. I due uomini sono stati già ascoltati, domenica scorsa, e la loro posizione è ora al vaglio, in maniera molto riservata.

Questa è ovviamente soltanto una delle tante piste al vaglio ora dei carabinieri del Nucleo Investigativo ai comandi del maggiore Ivan Boracchia, visto che gli elementi oscuri sono ancora molti. Non è ancora stato individuato il luogo preciso dove il ventenne è stato freddato, né come detto ci sono tracce degli spari. E' sparito anche il motorino che sembra aver consegnato la vittima ad un altro soggetto, forse ignaro di tutto, che poi in macchina lo ha lasciato in ospedale, dove è arrivato in gravissime condizioni ed è morto pochi minuti dopo. I due colpi, uno dei quali gli ha traforato anche il polmone, dopo averlo raggiunto alla gamba, gli sono stati fatali.

Alessandra Serio

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