Gli occupanti del Teatro in Fiera costituiscono un comitato per i beni comuni

Gli occupanti del Teatro in Fiera costituiscono un comitato per i beni comuni

Gli occupanti del Teatro in Fiera costituiscono un comitato per i beni comuni

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mercoledì 06 Febbraio 2013 - 10:24

Oggi la prima assemblea pubblica per il riconoscimento giuridico del Teatro in Fiera Pinelli e dell'area fieristica come beni comuni. Dalla seconda assemblea sarà anche possibile emendare lo statuto. Continuano i tavoli di lavoro, i laboratori e i progetti a lungo termine

Un comitato aperto per attivare una forma giuridica di base per iniziare la ristrutturazione dal basso, per un azionariato popolare trasparente e per avviare il cantiere costituente di una nuova istituzione del bene comune.

E’ l’obiettivo degli occupanti del Teatro in Fiera e dell’Irrera a mare che oggi alle 15 terranno la prima assemblea pubblica per il riconoscimento giuridico del Teatro in Fiera Pinelli e dell’area fieristica come beni comuni. Il comitato aperto è solo l’inizio di un percorso costituente, mentre dalla seconda assemblea sarà anche possibile emendare lo statuto.

“Ogni giorno – scrive il comitato – lavoratori dello spettacolo, lavoratori della conoscenza, lavoratori precari e intermittenti, studenti, attivisti, pensionati, bambini attraversano questi spazi e se ne prendono cura aprendoli in concreto alla creatività e all’intelligenza di tutta la società. Le attività di più di un mese di occupazione dimostrano come prendersi realmente cura di questi spazi sia possibile – non più delegando a enti pubblici, che tentano di assoggettare a logiche privatistiche beni che sono di tutti – ma impegnandosi a mettere in gioco i corpi, con gioia e creatività. È iniziata la campagna di sottoscrizione popolare per la ristrutturazione del Teatro in Fiera Pinelli, come strumento che conferisca una prospettiva di lungo periodo a questa lotta attraverso un laboratorio partecipato per la costituzione di modelli economici innovativi, sostenibili, etici e radicati nel territorio”.

Sono già attivi tavoli di lavoro, laboratori e progetti a lungo termine:

– cantiere di ristrutturazione dal basso (urban space; tavoli tecnici; messa in sicurezza del teatro e creazione di un progetto partecipato)

– cantiere costituente (incontri con giuristi ed esperti che hanno fatto la storia dei beni comuni e dei diritti di cittadinanza, Ugo Mattei, Giovanni Palombarini e molti altri; tavolo giuridico per la creazione di una nuova istituzione del comune; incontri di autoformazione sull’ autogoverno; studi comparati dei modelli di gestione dei beni comuni)

– sportello di ascolto (per consigli, proposte, critiche e richieste – aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18)

– laboratorio di illuminotecnica (fondamenti teorici e tecnici, tirocinio in teatro – con Renzo di Chio);

– corsi (già attivi: yoga, giocoleria, capoeira);

– orchestra popolare del Pinelli (coordinata da Carmelo Geraci);

– formazione del pubblico (sulla lingua del cinema – a cura di Fabio Rossi; prove aperte degli spettacoli; incontri su teatro e formazione con Giovanna La Maestra, Giorgio Testa etc..)

– seminari libera università: (“il cantiere di Marx” a cura di Cinzia Arruzza; “Tumulti: la logica insorgente della democrazia” di Gianfranco Ferraro)

– cineforum (ciclo “Universi Concentrazionari” e “Il rischio del vero. Realismo, neorealismo e surrealismo nel cinema critico italiano”)

– concorsi creativi (concorso per idee sul logo del Teatro Pinelli Occupato)

– spazio dj: aperitivi visual e dj set

8 commenti

  1. per i beni -counisti- forse, è chiaramente tutta roba di parte e gente di parte, quindi non rappresentano tutti ma solo se stessi con tanto di violazione delle regole. Altra prova che a Messina i cittadini non sono tutti uguali.

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  2. da cttadino spero che venga ripristinata la legalità. questa gennte ha occupato illegalmente uno spazio anche mio. desidero ce gli spazi siano restituiti alla cittadinanza. ma con ben altre modalità.

    spero che qualcuno decida che si può dare un ordine anche a questa disastrata città.

    io li avrei sfollati fin dal primo giorno.

    e non sono di destra… anzi… non ho mai votato a destra o al centro in tutta la mia vita. solo per chiarire.

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  3. Bravi luigi_l e Napoleone !
    Dice luigi_l “da cttadino spero che venga ripristinata la legalità”. Naturalmente quando dalla chiusura del Teatro ad oggi, il tetto è crollato e la platea è andata distrutta, con tutto quello che ne consegue in termini di danno economomico per la cittadinanza, Lei si è preoccupato di reclamare il ripristino della legalità e la protezione del bene pubblico…

    Invece Napoleone sostiene che “è chiaramente tutta roba di parte e gente di parte”: signor Napoleone Lei è certamente entrato a visitare il Teatro in questi giorni, ad ascoltare i dibattiti e a fruire delle proposte culturali. Sa di certo, ad esempio, che il prof. Ugo Mattei http://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Mattei è professore di diritto internazionale comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco dove, si sa vanno pazzi per i comunisti; che lo yoga, la giocoleria e la capoeira erano praticati soltanto nell’URSS pre-Gorbaciov e che l’illuminotecnica è prerogativa della Corea del Nord; che il prof. Carmelo Geraci è un noto agitatore comunista ma soprattutto che il vero pericolo è “Il rischio del vero. Realismo, neorealismo e surrealismo nel cinema critico italiano”. … ma davvero, il rischio del vero.

    P.S. Sig. Napoleone, quando è passato al Pinelli, doveva certamente essere in borghese, altrimenti con il Suo cappello e l’uniforme l’avrebbero di certo coinvolta …

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  4. Messina.Occupazione teatro in fiera.Benvenuti ragazzi.
    Istituzioni latitanti.Corpi intermedi sonnolenti.
    E’ l’ora della buona politica.

    L’occupazione del teatro in fiera,abbandonato da anni,forse è il segno che i messinesi stanno uscendo dal letargo e dalla rassegnazione.Forse.
    Sono stati i giovani,un pugno di giovani.
    Le Istituzioni , latitanti per lustri , si sono piegate all’evidenza della bontà dell’iniziativa.Anche la stampa locale.Riconciliazione,presa di coscienza,opportunismo?
    Intestarlo a Pinelli non è stata una scelta utile perchè evoca divisioni.Ai giovani non si può chiedere l’utilità:essi vanno dove li porta il cuore.
    Il teatro in fiera è solo un simbolo.In città ci sono tantissimi casi(esempio il Margherita) di degrado e spreco che suscitano indignazione.Che seguito avrà?Forse diventerà usufruibile per la collettività.Forse tutta l’area dell’ex fiera diventerà un bene comune.Saranno risultati importanti,anche se piccoli rispetto all’abbandono e al deserto che alberga in questa città.Potrebbero avere un effetto domino.Speriamolo.
    Il silenzio assordante di chi negli anni scorsi si è reso responsabile della deriva , e di chi ha assistito passivamente,esprime imbarazzo,contrarietà,pentimento? Difficile dirlo.
    La strada seguita dai ragazzi è quella della concreta e sacrosanta iniziativa.La strada maestra per la soluzione dei problemi complessi della comunità è ovviamente più complicata,ma possibile.
    Attorno ai giovani ci sono state poche persone fisiche,ma mille,forse 10mila,forse 100mila cuori.Si sono ritrovati anche centinaia di lavoratori disperati per la loro condizione di estremo disagio.Altri avrebbero dovuto tutelarli.Altri avrebbero dovuto essere riferimento credibile nella difesa dei posti di lavoro.
    La democrazia arretra.Giovani,lavoratori,anziani,spesso non trovano adeguata espressione e rappresentanza.
    Istituzioni e classe politica,soprattutto e anzitutto,sono chiamati ad un salto di qualità.Segnali di ravvedimento si sono verificati alla Regione;cambiamenti al Comune,positiva partecipazione alle primarie del pd.Forse sono maturi i tempi di una reale svolta.
    All’orizzonte,flebile,c’è una stella polare.Lo sguardo ed il dito puntato dei giovani la indicano.
    Se il cuore dei 100mila e più sconfiggerà il conservatorismo,il clientelismo,i poteri forti e le logge,è ancora inverno, ma la primavera si avvicina.

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  5. caro amico di sx,non dica fesserie, non sono un poliziotto o altro(e anche se fosse??)ma un semplice cittadino di serie B che paga le tasse, quindi vi paga luce ed acqua ecc nello stabile da voi accupato abusivamente per fare gli affari vostri.Siete di parte, la stella rossa e la intitolazione a Pinelli PARLANO CHIARO, tutto il resto sono chiacchiere da buddaci fighetti di sx, che godono di una certa copertura politica, contro la quale le istituzioni non fanno nulla.Condivido l’idea, ma non condivido tutto il resto, siete cittadini di serie A, che tutto possono in barba alle regole. Se non aveste avuto quelle coperture vi avrebbe denunciati subito, come per qualsiasi cittadino che occupa beni pubblici.Poi magari votate genovese. Abbia il coraggio di tacere e di non dare lezioni.

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  6. caro Lei,

    il problema che solleva (crollo del tetto, degrado etc.) è di altra natura. e deve essere denunciato in altri modi.

    ripeto. spero che caccino a pedate CHIUNQUE usi strumenti illegali.

    e ovviamente, spero anche che puniscano chi negl anni ha permesso lo scempio e il degrado di un’area che comunque può essere destinata alla cittadinanza (sebbene in ben altro modo che usandola a mò di “liceo occupato”).

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  7. Dalla Sua risposta comprendo di non essere riuscito a trasmettere l’ironia che volevo. Lei trae conclusioni troppo affrettate, e mi creda lontane dalla realtà: mi colloca in un area politica, mi vede come attivista del Pinelli e mi dà del fighetto.
    Su una cosa ha ragione: sono un cittadino di serie A.
    Caro Signore, io mi ritengo un cittadino di serie A come Lei, mi permetta, dovrebbe ritenersi. E sono di serie A, ad esempio, perchè pago la TARSU e le bolletta AMAM, perchè non parcheggio nei posti per disabili, non parcheggio sui marciapiedi o negli angoli per non pagare il gratta e sosta, perchè conservo in tasca uno scontrino o un fazzoletto sporco fino a quando non incontro un cassonetto e francamente se un teatro abbandonato viene riportato in vita ed offre ai cittadini cultura (non soltanto di sinistra) non mi importa chi ha iniziato. Godo del fatto che in città ci sia qualcosa che va oltre le sale scommesse ed i bar dove i ragazzi si riempiono di alcool. Questi sono fatti, il resto è solo paura, diffidenza e “non conoscenza” della realtà. Provo a guardare la luna e non il dito.
    Un’ultima cosa: non ci sarebbe stato nulla di strano se Lei fosse stato un poliziotto. Io comunque mi riferivo al Suo pseudonimo: ho sorriso ad immaginarla con cappello ed uniforme, si, ma da Napoleone e magari coinvolto in uno spettacolo sul palco del teatro.
    Per conludere: non volevo dare lezioni, non voto genovese e non mi piace il nome “Pinelli” dato al teatro.
    La saluto con buddacità.

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  8. Non condivido l’assimilare l’utilizzo di un’area abbandonata, (che certamente dovrà essere regolamentato nei canoni della legalità) alle gravi responsabilità che le amministrazioni che si sono succedute in città hanno riguardo al degrado della struttura. Tuttavia, comprendendo come Ella ritenga fondamentale il rispetto delle regole, trovo inadeguato il “benaltrismo”.
    “il problema che solleva (crollo del tetto, degrado etc.) è di altra natura. e deve essere denunciato in altri modi.”
    Infatti è sicuramente più semplice prendere a pedate chi non ha mezzi di difesa che impastoiarsi nella ricerca delle responsabilità. Col rischio poi di rendersi conto che bisogna perseguire il tale sindaco o la tale giunta o il tale onorevole magari … Coerenza, COERENZA !!! Chiedere pedate per tutti o per nessuno!

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