Pta Margherita. Il Comune chiede il supporto della deputazione regionale messinese

Pta Margherita. Il Comune chiede il supporto della deputazione regionale messinese

Ma. Ip.

Pta Margherita. Il Comune chiede il supporto della deputazione regionale messinese

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venerdì 30 Agosto 2013 - 15:14

Il sindaco e l’assessore alle politiche sanitarie hanno incontrato a palazzo Zanca i rappresentanti messinesi all’Assemblea Regionale Siciliana per chiedere un intervento al fine di evitare il trasferimento della risonanza magnetica ad alto campo all’ospedale di Barcellona. Il punto territoriale d’assistenza nascerebbe monco. Necessario un confronto con l’assessore regionale Lucia Borsellino

Innanzitutto si cercherà il dialogo con l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Se non ci saranno risvolti positivi, sarà ricorso al Tar. Per bloccare il trasferimento della risonanza magnetica ad alto campo dal padiglione ristrutturato del Margherita all’ospedale di Barcellona. Nel frattempo, ci sarà il tempo per valutare con tutte le parti in causa la soluzione migliore. Che per il Comune di Messina è il mantenimento dell’apparecchiatura nell’istituendo Punto Territoriale d’Assistenza all’interno della struttura ospedaliera chiusa nel 1999 e adesso, almeno per un padiglione, pronta a rinascere.

Rinascita che, però, rischia di restare monca. Per questo è stata chiamata in causa la deputazione regionale messinese, oltre alle organizzazioni sindacali ed al consiglio comunale.

Il trasferimento, nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore Borsellino, non è stato concordato con l’amministrazione comunale, che anzi lo contesta per diverse ragioni. Avrà un costo di circa 140mila euro e la macchina è già presente all’ospedale di Milazzo, distante pochi chilometri da quello di Barcellona. Che tra l’altro può contare solo su un Centro di II livello, che non necessita di queste apparecchiature e non ha neanche il personale specializzato per utilizzarle. A Messina, invece, c’è un bacino d’utenza più ampio, visto anche che giungerebbero più agevolmente pure i pazienti dalla vicina Calabria. Non si tratta di stupido campanilismo, quanto di valutazioni già effettuate e che avevano portato alla decisione di collocare la nuova macchina al Margherita, da dove adesso si vuol trasferire.

A tenere banco, il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alle politiche sanitarie, Nino Mantineo, che hanno chiesto il supporto da parte di tutte le componenti, nei confronti dell’assessore Borsellino e del commissario dell’Asp, Manlio Magistri, per rivedere la decisione e revocare la delibera di trasferimento.

All’appello hanno risposto 5 deputati su 11: Marcello Greco, Filippo Panarello, Valentina Zafarana, Pippo Laccoto e Bernardette Grasso. La soluzione, secondo i rappresentanti della provincia di Messina all’Assemblea Regionale Siciliana, è la dotazione dell’apparecchiatura per entrambe le strutture ospedaliere. E’ chiaro, però, che al momento la risonanza è una e, qualora si dovesse riuscire a reperire i fondi per acquistarne un’altra, passerà del tempo. Il problema, dunque, è più che mai attuale e sarà necessario un confronto con l’assessore Borsellino per dirimere la questione.

“La salvaguardia della salute dei cittadini – ha sottolineato il sindaco Accorinti – è uno dei compiti che mi competono direttamente nel mio ruolo istituzionale e sotto l'aspetto umano. Una risonanza magnetica, a livello preventivo, può salvare diverse vite umane e l'Amministrazione intende non privarsene nel modo più assoluto. A maggior ragione se si considera che per l'utilizzo dello strumento ci sono richieste anche dalla Calabria, con lunghi tempi di attesa. Per questo motivo abbiamo deciso di richiedere l'intervento, a sostegno della nostra posizione, della deputazione regionale messinese”.

“Non si può destinare un presidio territoriale di assistenza all'ex ospedale Margherita – ha aggiunto l'assessore Mantineo – e privarlo quasi subito della risonanza magnetica. Così si finisce per smantellare il PTA prima ancora di avviarlo. Nel corso dell'odierno incontro abbiamo ribadito la posizione dell'Amministrazione Comunale, chiedendo anche l'intervento dei deputati messinesi regionali. I nostri interlocutori rimangono l'assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, e il commissario straordinario, Manlio Magistri, che continua ad adottare provvedimenti in contrasto con l'apertura del PTA all'ex ospedale Margherita”.

5 commenti

  1. Ma se i “politici” non riescono ad essere tutti presenti su un argomento come questo,su che cosa speriamo? Forse a loro non interessa perché tanto sanno dove rivolgersi in caso malaugurato di bisogno?

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  2. Io non la chiamerei una “guerra” come qualche deputato ha definito la faccenda..io invece, pregherei l’assessore Borsellino di aprire intanto un indagine per capire il motivo della scelta del sig. commissario dell’asp visto il progetto che doveva nascere al margherita..e poi prendere dei seri provvedimenti con questa persona perchè punto primo con la salute non si scherza…punto secondo se questo tizio fa “xxxxxx” saranno cavoli suoi ma sicuramente non con i miei, nostri soldi….perchè sinceramente di gente così non so gli altri ma io ne ho le scatole piene…

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  3. Incredibile l’equilibrismo dei politici intervenuti, nonché l’assordante assenza di Picciolo & company! Se solo la Borsellino non fosse complice, potrebbe intervenire subito! Ma è complice o Ponzio Pilato?

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  4. hmm …. certo che se il problema assume pienamente il suo ambito politico e se i parlamentari messinesi agiscono come possono e devono, allora possiamo nutrire qualche speranza. Questa è l’unica forza (teoricamente) efficace. Purtroppo non siamo ai tempi di Ferdinando Stagno D’Alcontres o di Gaetano Martino e nemmeno di Salvatore Leanza o di Peppino Astone. Soprattutto oggi è un momento di acuta crisi politico-istituzionale.
    La stampa, gioca il ruolo che può svolgere, ma non basta. Nelle prossime ore o giorni, puo’ accadere di tutto e di più.
    Anche perché, di elezioni non mi sembra davvero che se ne possa parlare (e ‘ccu havi i soddi ?).

    Non sarebbe male un contributo fattivo da parte della competente sezione della Corte dei Conti per la Sicilia.

    Quien sabe ?

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  5. LETTERA APERTA A RENATO ACCORINTI, SINDACO DI MESSINA

    Caro Renato,
    ti scrivo , semplicemente come cittadino di Messina e nulla più. Trovo avvilente che si continui con inesorabile costanza a spogliare la nostra città di servizi utili alla gente, solo per compiacere i desideri altrui. Io non so a chi e per quale progetto questo si verifichi. Vedo solo che accade. Così e’ stato per Marisicilia, per l’Ospedale Militare e per il Distretto. Ora siamo arrivati alla RMN presente al Margherita e non utilizzata (tra parentesi, in base ai miei ricordi universitari, ti confermo che se il magnete di questa macchina NON viene utilizzato, esso nel tempo si degrada nelle sue prestazioni (e sono soldi buttati dalla finestra !). Tu potresti chiedermi cosa potresti fare : io ti rispondo solo : agire nell’ambito dei poteri che la Legge ti conferisce. La Legge : da taluna persona irriflessivamente irrisa, ma invece fondamentale per consentire
    un civile equilibrio tra interessi della singola persona
    e quelli della collettività, prevenendo, o almeno, riducendo al minimo dell’intensità possibile, eventuali situazioni di conflitto, come ripetutamente sostenuto, nelle sue lezioni, dal Prof. Falzea ed alla quale, ognuno di noi, prima o poi è soggetto (come sta sperimentando sulla propria pelle, Silvio Berlusconi)(Virtus legis : vitare,permittere, punire, necare). Ecco, quel che ritengo giusto chiederti come cittadino e, soprattutto, come tuo elettore.

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