Vigilanza e salvataggio in spiaggia sotto accusa. "Risponderemo in aula"

Vigilanza e salvataggio in spiaggia sotto accusa. “Risponderemo in aula”

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Vigilanza e salvataggio in spiaggia sotto accusa. “Risponderemo in aula”

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sabato 23 Settembre 2017 - 09:19

Interrogazione della minoranza sulla procedura negoziata indetta per l’affidamento in concessione del servizio. La replica del sindaco

S. TERESA. Servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge libere, nel mirino dei consiglieri di minoranza. Sotto la lente d’ingrandimento è finita la procedura negoziata indetta per l’affidamento in concessione del servizio. In una interrogazione, i consiglieri Antonio Scarcella, Giuseppe Migliastro, Carmelo Casablanca e Lucia Sansone fanno notare che con determina dirigenziale del 5 giugno è stato rettificato e integrato lo schema di lettera invito e lo schema di convenzione. Con altra determina, del 4 luglio, è stato aggiudicato il servizio di vigilanza e salvataggio all’associazione Corpo volontari di soccorso in Mare – Regione Sicilia, con sede regionale a Taormina, “peraltro – rileva la minoranza – unica ditta invitata alla procedura di gara”.

Nello schema della lettera di invito si legge che “la consegna e l’inizio del servizio decorrono dalla stipula della convenzione”; anche dallo schema di convenzione, si evince che il servizio della durata di 60 giorni avrebbe avuto inizio dalla data di stipula della convenzione. Con determina del 4 luglio viene dato atto che la convenzione “sarà stipulata a mezzo scrittura privata e dal registro delle scritture private – chiosa la minoranza – alla data del 18 settembre non risulta annotata la convenzione. Dalla determina dirigenziale del 24 agosto avente ad oggetto liquidazione e anticipazione, si dà atto che il servizio ha avuto inizio in data 4 luglio, giorno in cui è avvenuta l’aggiudicazione”. La minoranza tira poi in ballo la delibera di Giunta del 31 agosto, in cui “su proposta del sindaco, si deliberava di assegnare al direttore dell’Area polizia municipale la somma 2mila euro quale ulteriore pagamento richiesto dall’Associazione Corpo volontari di Soccorso in mare per la proroga del servizio fino al 3 settembre, mediante prelevamento delle somme dal fondo di riserva. Nella proposta di deliberazione – spiega ancora la minoranza – si evidenziava che il servizio sarebbe iniziato di fatto il 30 giugno e cioè ancor prima dell’aggiudicazione avvenuta il 4 luglio e prima della eventuale stipula della suddetta convenzione; Anche se un’eventuale convenzione fosse stata stipulata lo stesso giorno dell’aggiudicazione, il termine di 60 giorni, decorrenti dal 4 luglio 2017, sarebbe scaduto al massimo l’1 settembre. Pertanto, un’eventuale proroga sarebbe stata di 2 giorni e per un così breve tempo non può certamente essere pagato l’importo di 2mila euro”.

I consiglieri di minoranza hanno interrogato il sindaco e il presidente del Consiglio per sapere “se è stata stipulata apposita convenzione per il servizio e, in caso affermativo, di conoscere gli estremi della scrittura privata, al fine di estrarne copia e conoscere patti e condizioni della stessa. Se è intenzione dell’amministrazione comunale ritirare in autotutela la deliberazione di Giunta n. 134 del 31 agosto con la quale è stato disposto di assegnare la somma di 2mila euro al direttore dell’Area di Polizia municipale per l’ulteriore pagamento richiesto dall’Associazione Corpo Volontari di Soccorso in Mare per la proroga del servizio di vigilanza e salvataggio sulle spiagge libere, atteso che, come affermato dal direttore dell’area, il capitano Diego Mangiò, il servizio è iniziato il 4 luglio 2017 e che pertanto tale proroga al più è da quantificarsi in giorni due e non sei, come stabilito in detta deliberazione ove, stranamente, si dà atto che il servizio è iniziato di fatto il 30 giugno 2017 (quindi ancor prima di sapere se l’unica ditta che aveva partecipato alla gara fosse in regola ai fini dell’aggiudicazione)”. Viene altresì chiesto “se fosse davvero necessario ricorrere al fondo di riserva, notoriamente utilizzato per eventi eccezionali, per il pagamento delle dette somme e il motivo per il quale sia stata invitata una sola ditta alla procedura negoziata. Se, eventualmente, sia stata effettuata un’indagine di mercato volta ad individuare altre ditte da invitare a suddetta procedura, al fine di assicurare il regime di concorrenza e garantire all’ente un maggiore risparmio di spesa e se l’amministrazione sia a conoscenza dell’esistenza sul territorio nazionale di altre ditte che abbiano i requisiti minimi previsti dal bando per poter partecipare alla procedura di gara”.

Le domande non finiscono qui. La minoranza vuol sapere inoltre “se l’aggiudicataria del servizio abbia trasmesso l’elenco del personale del quale si sarebbe avvalsa per l’espletamento del servizio; i nominativi e le qualifiche del personale che ha espletato il servizio, nonché le loro matricole Inps e il tipo di contratto di lavoro sottoscritto dagli stessi e se sono state rispettate le normative in materia di previdenza sociale, anche in materia contributiva, ed in materia di sicurezza sul lavoro”.

La replica del sindaco non si è fatta attendere. “Se anche su quei servizi che sono stati tra i più apprezzati in quest'estate non solo dai nostri concittadini, ma anche e soprattutto da turisti e vacanzieri – esordisce Danilo Lo Giudice – si cerca sempre di trovare il pretesto per gettare farina in aria, mi viene da chiedere in cosa consista l'azione propositiva a cui sempre fa riferimento questa minoranza. Ovviamente in Consiglio comunale, l'organo preposto, gli uffici e qualora ce ne sia bisogno anche il sottoscritto, forniranno tutte le delucidazioni del caso, non fosse altro che non ritengo corretto screditare l'azione amministrativa portata avanti con tanto impegno ma soprattutto con grandi risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

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