La sorte dell’opera e dei lavoratori dipendenti dell’impresa è incerta. Preoccupazione per i 90 lavoratori del lotto B4/a in cassa integrazione straordinaria per un anno e con diverse mensilità ancora da percepire. Le categorie provinciali degli edili della Cgil di Enna e Messina, vigileranno affinchè quest’opera venga completata e non diventi l’ennesima incompiuta.

Sui ritardi della costruenda arteria stradale Nord-Sud, S. Stefano – Gela interviene la Fillea CGIL di Enna e Messina con una nota congiunta a firma dei Segretari Generali Schilirò e Oriti.

L’opera pubblica che dovrebbe collegare Santo Stefano di Camastra a Gela, percorrendo buona parte delle province di Enna e Messina, che metterebbe in collegamento diverse comuni e consentirebbe lo scambio commerciale dei diversi prodotti agricoli, artigianali e zootecnici delle diverse comunità, subirà l’ennesima battuta di arresto.

Non solo perché il governo regionale aveva stornato i fondi di alcuni lotti, ma anche perché il lotto che stava realizzando l’impresa TECNIS si fermerà e quindi si dovrà attendere l’ulteriore gara d’appalto e l’ulteriore avvio dei lavori. L’impresa ha realizzato ad oggi, il 60% dei lavori.

“Sogno di sviluppo per un territorio martoriato, possibilità di lavoro per il mondo delle costruzioni, ma anche fortuna per le campagne elettorali di alcuni politici ecc…, la Nord Sud è stata tutto questo”- ad affermarlo sono rispettivamente i Segretari Generali della Fillea Cgil di Enna e Messina Alfredo Schilirò e Biagio Oriti.

"Dopo le vicende giudiziarie – si legge nella nota – che hanno coinvolto alcuni soci dell’Impresa Tecnis, dopo un provvedimento di interdittiva ai sensi dell’art. 32 D. L. 90/2014 (convertito con modificazioni da L. 114/2014 ) firmato dal Prefetto di Catania e dopo la nomina di un Commissario Giudiziario, la sorte dell’opera e dei lavoratori dipendenti dell’impresa è incerta.

Sono infatti ore di preoccupazione per i 90 lavoratori del lotto B4/a in cassa integrazione straordinaria per un anno e con diverse mensilità ancora da percepire. I lavoratori ad oggi hanno ricevuto solo degli acconti. Tale preoccupazione– aggiungono i due sindacalisti della Cgil – deriva dalle negative vicissitudini che hanno coinvolto la realizzazione di questa strada dove sono fallite ben 5 grandi Imprese:.. La Sacaim , l’Astaldi , la Vittadello, la Sigenco e adesso la Tecnis.

E’ necessario – concludono Oriti e Schilirò – un’attenzione maggiore da parte delle Istituzioni interessate e del Commissario per il completamento di questa importante opera, per evitare di buttare alle ortiche 30 milioni di euro già spesi, che si aggiungono ai 25 milioni riguardanti il lotto B2 , diventando complessivamente 55 milioni (100 miliardi di vecchie lire ) in barba ai cittadini onesti che pagano le tasse. Le categorie provinciali degli edili della Cgil di Enna e Messina, vigileranno affinchè quest’opera venga completata e non diventi l’ennesima incompiuta". (Salvatore Famularo)