L'Orlandina Basket apre ad un ritorno di Drake Diener. Poma il nuovo preparatore atletico

L’Orlandina Basket apre ad un ritorno di Drake Diener. Poma il nuovo preparatore atletico

L’Orlandina Basket apre ad un ritorno di Drake Diener. Poma il nuovo preparatore atletico

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giovedì 23 Giugno 2016 - 23:01

Il club paladino ufficializza il nuovo preparatore atletico che sarà il giovane dottore Salvatore Poma, con all'attivo già esperienze nello staff della Pallacanestro Trapani e dell'Aquila Basket Palermo. I rumors di mercato aprono la porta ad un ritorno agonistico in Sicilia per la guardia statunitense Drake Diener.

A poche ore dall'ufficializzazione del congedo di Walter Allotta dal ruolo di preparatore atletico mantenuto per diverse stagioni tra Legadue e Serie A negli staff di Gianmarco Pozzecco, Giulio Griccioli e Gennaro Di Carlo, l'Orlandina Basket ufficializza il sostituto: sarà Salvatore Poma.

Trapanese, classe 1988, Poma si laurea nel 2011 in “Scienze delle attività motorie e sportive” presso l’Università degli Studi di Palermo, nel 2013 ottiene la specializzazione per Preparatori Fisici presso la FIP, e prosegue la sua formazione, ancora in evoluzione, con i Master dell’Istituto ELAV, ritenuto tra i migliori al mondo per la formazione professionale dei preparatori atletici. Il dottor Poma ha già collaborato con società sportive dal 2011 è stato un componente dello stafff tecnico e medico della Pallacanestro Trapani, nell’ultima stagione è stato al servizio dell’Aquila Basket Palermo.

"È davvero difficile spiegare quanto io sia emozionato e orgoglioso di iniziare questa nuova avventura – dichiara Poma – una gioia duplice sia da un punto di vista professionale che, da siciliano, da quello affettivo. È un treno che non passa tutti i giorni, sento molto la responsabilità del mio ruolo e darò il 100% fin da subito per continuare l'ottimo lavoro svolto negli ultimi da un professionista affermato come Walter Allotta, che per non disattendere le aspettative di chi ha creduto in me".
"Voglio ringraziare – prosegue Poma – in modo particolare la famiglia Sindoni, coach Gennaro Di Carlo e a tutto il resto della società per la fiducia riposta in me e la calorosa accoglienza ricevuta. L’imprinting con il mondo Orlandina è stato sensazionale, tutti sono entusiasti e hanno l’ambizione forte di migliorare sempre. L’atmosfera è coinvolgente, non vedo l’ora di mettermi all’opera qui".

Sul fronte mercato, cresce sensibilmente l'attesa della tifoseria, che è stata piacevolmente sorpresa dalla mossa messa a segno dal d.s. Giuseppe Sindoni di riportare a Capo d'Orlando un elemento che proprio in Sicilia da quasi perfetto sconosciuto si era trasformato in un giocatore determinante nel pitturato, quanto dal perimetro, come l'ala statunitese Dominique Archie che lasciata la Sicilia ha vinto titoli e coppe in Belgio con Ostenda.

E forse anche quest'idea dei "ritorni" di elementi in grado di far comprendere ai più giovani del roster cosa sia Capo d'Orlando nel panorama del basket nazionale e non solo, complici i possibili addii al parquet dei veterani Sandro Nicevic e Gianluca Basile, sembrerebbe aver spinto il club di via Alfano a nuovi contatti con la guardia Drake Diener, con l'agente dell'atleta che poi portò in Sicilia quel Ryan Boatright rivelatosi il "jolly" in grado di far decollare verso la salvezza i paladini.

L'atleta, formatosi al De Paul College, è reduce da un'esperienza non pienamente soddisfacente in Spagna al Saragozza, fortemente condizionata da problemi fisici ed un disagio legato a quel morbo di Crohn con cui convive da anni e che in dicembre aveva fatto temere per il proseguo della carriera.

Diener, classe 1981, pochi mesi dopo era stato contattato dalla società nebroidea in cui giocò ottimamente la prima parte della stagione 2007/08 sotto la guida dei suoi grandi mentori Meo Sacchetti e Gianmaria Vacirca che l'avevano imposto già a Castelletto Ticino, prima di passare ai futuri scudettati della Mens Sana Siena dove però non riuscì ad incidere.

Nell'estate 2008 torna a firmare per Capo d'Orlando, ma la sua seconda parentesi in biancoazzurro si concluse prima ancora dell'inizio della stagione con l'esclusione del club della famiglia Sindoni, seguiranno un anno ad Avellino, due a Teramo, tre con Sassari dove ritroverà il cugino Travis, uno a Reggio Emilia sbagliando il tiro dello scudetto che ironia della sorte andò a Sassari, e poi la breve esperienza di Saragozza interrotta a dicembre per concentrarsi sull'affrontare un ritorno della malattia.

I legami con contratti frequenti ed i rapporti umani tra Diener e la dirigenza paladina sembrerebbero confermare questa ipotesi, in un misto di "romanticismo sportivo" e "amicizia" che in molti nel basket e più ancora in tanti sport è sconosciuto. Capo d'Orlando con la sua palla a spicchi, però rimane comunque un'isola felice anche nelle passioni sportive.

(Giuseppe D'Amico)

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