Aspettando la delibera, tra critiche "dal basso" e sollecitazioni dalla discarica

Aspettando la delibera, tra critiche “dal basso” e sollecitazioni dalla discarica

F.St.

Aspettando la delibera, tra critiche “dal basso” e sollecitazioni dalla discarica

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domenica 08 Settembre 2013 - 22:56

La delibera che sbloccherà l'accesso al fondo di rotazione regionale non è ancora pronta, oggi verrà siglata la transazione che aveva bloccato l'iter. Tirrenoambiente torna a farsi sentire, la consigliera Nina Lo Presti critica il vice sindaco Signorino.

A Palazzo Zanca un’altra settimana inizia con i riflettori puntati sul problema rifiuti. Da un lato la transazione che Comune e Ato3 sigleranno questa mattina per porre ufficialmente fine al contenzioso da 2.800.000 euro che risale al 2007. Una “svista” che aveva costretto l’amministrazione Accorinti a ritirare la delibera sui debiti tra Comune e Ato e che racchiude in se anche la richiesta di accesso al fondo di rotazione della Regione. Dall’altro c’è la discarica di Mazzarrà che batte cassa. Tirrenoambiente, società che la gestisce, lo scorso lunedì aveva incontrato l’assessore regionale Marino e l’amministrazione comunale messinese per discutere come fronteggiare l’emergenza economica che sta mettendo in crisi la discarica. In Prefettura si era concordato un percorso comune con l’impegno di tutti, percorso che naturalmente passa proprio da quella delibera che doveva essere pronta nei giorni scorsi e che invece non è ancora presentata. Le notizie che arrivano da Mazzarrà non sono incoraggianti, all’orizzonte potrebbe esserci un nuovo rischio chiusura. Rischio che la città non può permettersi e che l’amministrazione Accorinti tenterà di scongiurare in ogni modo. In primis presentando la delibera il prima possibile.

Il passaggio successivo sarà l’esame dell’atto da parte della Commissione bilancio presieduta dal consigliere Udc Franco Mondello, dopo approderà in aula per il voto. Nonostante il lavoro di questi giorni però molti dubbi sono stati espressi dai consiglieri comunali. L’ultima in ordine di tempo a dire la sua è Nina Lo Presti, la differenza rispetto ad altri è che in questo caso la critica per il vice sindaco Guido Signorino arriva dall’interno del movimento Cambiamo Messina dal Basso. La consigliera giudica un errore la scelta di inglobare in un unico atto deliberativo sia il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che l’adesione al fondo di rotazione, in quanto sta imbavagliando riflessioni e analisi dell’aula sul futuro del sistema del ciclo dei rifiuti, impedendo di affrontare più correttamente il processo di chiusura dell’Ato in liquidazione e creare dei presupposti positivi per la nascita delle SRR. La consigliera chiede a nome dell’intera città un’operazione verità sulle responsabilità di chi ha portato la gestione rifiuti e di conseguenza il Comune nel baratro, dalle nomine politiche dei membri del Cda dell’Ato3, ai costi divenuti esorbitanti, passando per i bilanci che presentano sempre notevoli disallineamenti contabili nei saldi creditori e debitori con quelli di MessinAmbiente, alle parcelle dei Consulenti, agli inopportuni ed incomprensibili passaggi di livello di una pianta organica assunta senza concorso pubblico. Votare quella delibera senza prima ripristinara la verità significherebbe rendersi complici del sistema e dunque la consigliera Lo Presti invoca ancora una volta soluzioni partecipate e condivise. La sua richiesta all’amministrazione, in buona sostanza, ricalca quella dei giorni scorsi di altri consiglieri, poi messa nero su bianco dalla Presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e che si può riassumere in una sola parola: dialogo.

L’attenzione dovrebbe contestualmente concentrarsi anche sul futuro ormai prossimo che vedrà la nascita delle Srr. Dopo l’allarme lanciato dal sindacato Fiadel, anche Cittadinanzattiva vuole ricordare all’Amministrazione Comunale ed ai Sindaci dei Comuni, facenti parte della costituenda Città Metropolitana, le inevitabili imminenti problematiche della gestione del servizio dei rifiuti. Dal 1° ottobre 2013, il comparto dei rifiuti dovrebbe essere gestito attraverso le Società di regolamentazione del servizio rifiuti. Messina avrebbe dovuto rivedere i propri atti e costituire, come ha fatto Catania, la SRR “Messina Area Metropolitana”, ma a quanto pare né Messina né gli altri comuni che ne faranno parte si sono mossi. Cittadinanzattiva si chiede cosa stia facendo l’Amministrazione comunale che forse pensa, come tanti altri, che le Srr non entreranno in funzione il 1° ottobre e, quindi, vi sarà la inevitabile proroga dell’azione dei liquidatori, per altro quasi tutti ex facenti parte degli ATO.

Un commento

  1. Aspettando la delibera???

    ie spetta cu stu consiglio comunale ie stu sinnucu
    spetta spetta

    0
    0

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