Verdetto finale: la discarica di Mazzarrà deve chiudere. Entro 20 giorni si arriverà alla saturazione

Verdetto finale: la discarica di Mazzarrà deve chiudere. Entro 20 giorni si arriverà alla saturazione

Francesca Stornante

Verdetto finale: la discarica di Mazzarrà deve chiudere. Entro 20 giorni si arriverà alla saturazione

martedì 30 Settembre 2014 - 23:15

Asp, Arpa, Provincia e Comune di Furnari hanno confermato quella che era stata la decisione della Regione sul futuro della discarica. Adesso biosgna capire quale sarà la soluzione alternativa, il sito di Mazzarrà avrà un'autonomia al massimo di un mese.

Poco meno di un mese fa la Regione aveva decretato il suo verdetto sulla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea: niente rinnovo delle autorizzazioni per l’ampliamento del sito e per la realizzazione e gestione dell’impianto di biostabilizzazione. Mancavano ancora i pareri di Arpa, Provincia, Comune di Furnari e Mazzarrà, la partita doveva rimanere aperta, nonostante il responso pesantissimo del Dirigente del Dipartimento Acque e Rifiuti Marco Lupo. Adesso quei pareri sono stati resi, ma il risultato non è cambiato. La società Tirrenoambiente deve condurre la discarica alla chiusura per le troppe anomalie riscontrate nel corso dei controlli avviati in questo ultimo anno da parte della commissione ispettiva della Regione.

Il verdetto è arrivato nel corso dell’ultima conferenza dei servizi che si è svolta a Palermo e si discosta poco da quelle che era stata la posizione della Regione: revoca delle autorizzazioni 391 e 393 del maggio 2009, per ampliamento e biostabilizzazione, e rigetto della richiesta di rinnovo delle concessioni a Tirrenoambiente S.p.a.. Tutti gli organi hanno reso un parere con il quale si è preso atto della drammatica situazione ambientale esistente nella discarica di Mazzarrà. Asp, dell’Arpa, Territorio e Ambiente e Dipartimento Acque e Rifiuti hanno riesaminato il provvedimenti autorizzativi rilasciati nel 2009 ed hanno dato parere positivo per la revoca degli stessi, ritenendo non sussistere i presupposti.

Cosa succederà adesso? La società dovrà produrre il progetto di chiusura della discarica, una prima bozza è giù stata illustrata, adesso ci vorrà ancora qualche settimana per mettere nero su bianco il delicato percorso che dovrà portare quella vastissima area di Mazzarrà a riacquistare l’aspetto che aveva prima di divenire discarica. Il problema è che alla luce dello stato in cui versa il sito si teme che si arriverà alla saturazione nel giro di una ventina di giorni. Considerato che al momento non esiste una soluzione alternativa per i circa 90 comuni che scaricano a Mazzarrà si riaccende il profondo timore dell’emergenza rifiuti. Si resta in attesa di capire quali saranno a questo punto le indicazioni della Regione.

Nel frattempo però arriva l’apprezzamento del sindaco di Furnari Mario Foti per il lavoro attento e scrupoloso svolto dall’ex assessore Nicolò Marino, dal dirigente Marco Lupo, dai funzionari dello staff del Dipartimento Acque e Rifiuti. Per il Comune di Mazzarrà stranamente presente solo il tecnico comunale, il quale non ha espresso parere sulla conformità allo strumento urbanistico dell’invaso all’epoca del rilascio delle autorizzazioni oggetto di revoca. Per Foti “una chiara ed evidente inversione di tendenza rispetto al passato allorquando quest’ultimo ente, socio maggioritario per la parte pubblica, svolgeva un ruolo propulsivo nella vicenda rifiuti che, secondo interessati giudizi, costituiva una sorta di fiore all’occhiello nel territorio. Dopo le note vicende giudiziarie è caduto anche l’ultimo velo, rivelando quanto grave e pesante sia l’attuale situazione della discarica che rischia di causare un disastro ambientale annunciato e di far cadere l’intero territorio in una catastrofica emergenza rifiuti.

Il primo cittadino racconta che paradossalmente adesso è proprio la TirrenoAmbiente s.p.a., ad affermare, come se a gestire il sito fossero stati altri, che “ nel corso dei sopralluoghi, si è dovuto constatare che, inevitabilmente, l’eccessivo cumulo di rifiuti in altezza, ha determinato delle evidenti condizioni di instabilità che rendono impossibile in atto la redazione di calcoli di verifica per una ipotetica conformazione finale. E’ evidente, infatti, la presenza nei rifiuti di una frattura che taglia diagonalmente l’abbancamento. Detta frattura, la cui profondità è impossibile determinare, unitamente allo “spanciamento” del corpo di rifiuti lungo il fronte sud-est ed allo scivolamento del nord-est, rendono assolutamente indispensabile l’ampliamento della campagna di indagini effettuata nell’anno 2013.”

Tutto ciò comporta la necessità di realizzare, con la massima urgenza, dei pozzi inclinati lungo la strada adiacente all’argine di sud-est-; di evitare l’abbancamento dei rifiuti dall’alto, per non compromettere ulteriormente la stabilità di una piramide di rifiuti alta 149 metri; di consentire l’abbancamento laterale al fine di mitigare la spinta della massa a vantaggio della stabilità del corpo rifiuti

In sede di conferenza di servizi, forte e decisa è stata la presa di posizione del sindaco Foti, che ha denunciato di avere ricevuto — da ambienti riconducibili alla TirrenoAmbiente s.p.a. — sollecitazioni e proposte finalizzate ad ammorbidire la posizione del Comune di Furnari nei confronti della discarica e che in passato aveva giù segnalato carenze nei controlli.

Adesso però si deve voltare pagina. Foti, a fronte della drammatica situazione di emergenza ed ai possibili rischi di disastro ambientale, ha rinnovato alla Regione la richiesta di Commissariamento e di gestione diretta dell’invaso, con la relativa messa in sicurezza. La Regione dovrà dire la sua. Nel mezzo c’è un una società che aspetta.

F.St.

28 commenti

  1. Aspetto con ansia le nuove pagine del diario di ciacci

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  2. Aspetto con ansia le nuove pagine del diario di ciacci

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  3. non vi preoccupate ora famossissimi ambientalisti di fama internazionale scriveranno decine e decine di pagine di denunce per salvaguardare gli interessi degli AMICI

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  4. non vi preoccupate ora famossissimi ambientalisti di fama internazionale scriveranno decine e decine di pagine di denunce per salvaguardare gli interessi degli AMICI

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  5. Messina i rifiuti li trasferirà in Tibet………….

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  6. Messina i rifiuti li trasferirà in Tibet………….

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  7. Mi scusi Luigi, ma cosa dovrebbe dire Ciacci sulla chiusura della discarica?

    Salvatore

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  8. Mi scusi Luigi, ma cosa dovrebbe dire Ciacci sulla chiusura della discarica?

    Salvatore

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  9. Essere ecologisti significa spingere per la differenziata.
    Portarla all’ 80% e più, in modo da non saturare le discariche in modo tanto rapido e dissennato.
    Se ne è mai preoccupato qualcuno prima?

    Salvadore

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  10. Essere ecologisti significa spingere per la differenziata.
    Portarla all’ 80% e più, in modo da non saturare le discariche in modo tanto rapido e dissennato.
    Se ne è mai preoccupato qualcuno prima?

    Salvadore

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  11. I rifiuti che hanno saturato la discarica sono quelli prodotti dalla gestione criminale dei rifiuti in tutta la Sicilia degli scorsi decenni.
    Mi spiega cosa c’entra sempre sto benedetto Tibet?
    Ai poveri monaci secondo me da quando si è insediato Accorinti fischieranno le orecchie.

    Salvatore

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  12. I rifiuti che hanno saturato la discarica sono quelli prodotti dalla gestione criminale dei rifiuti in tutta la Sicilia degli scorsi decenni.
    Mi spiega cosa c’entra sempre sto benedetto Tibet?
    Ai poveri monaci secondo me da quando si è insediato Accorinti fischieranno le orecchie.

    Salvatore

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  13. Che è l’ennesimo complotto contro Messina e la sua partecipata. Che senza altri 3//4 milioni di euro al mese non si può salvare nulla. Che se non fosse per la chiusura oggi vivremmo come in svizzera perché lui l’emergenza l’aveva risolta, ma tutto va contro. Che ora i costi di gestione rifiuti aumenteranno e la colpa non sarà addebitabile alla sua gestione.

    E via dicendo.

    Ora faccio il costruttivo (come vogliono gli accorintidei)

    – il giorno dell’insediamento andava aperta a tempo determinato con i giusti accorgimenti la “discarica di pace”
    – con le risorse liberate si doveva partire con la differenziata porta a porta (in centro, non come pensano gli innominabili nei villaggi)
    – questa fase (della durata secondo mie stime di circa un anno) avrebbe permesso di inaugurare un circolo virtuoso senza emergenze
    – nel contesto congiunturale le attività andavano monitorate ed efficentate (rivolgendosi ad esperti di organizzazione e non a scrittori di diari) in base alla conformazione territoriale messinese e ad altre variabili che spiegare in questa sede e’ lungo e noioso.

    Non scrivo che quanto sopra è’/era di facile realizzazione, ma è quanto si DOVEVA fare.

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  14. Che è l’ennesimo complotto contro Messina e la sua partecipata. Che senza altri 3//4 milioni di euro al mese non si può salvare nulla. Che se non fosse per la chiusura oggi vivremmo come in svizzera perché lui l’emergenza l’aveva risolta, ma tutto va contro. Che ora i costi di gestione rifiuti aumenteranno e la colpa non sarà addebitabile alla sua gestione.

    E via dicendo.

    Ora faccio il costruttivo (come vogliono gli accorintidei)

    – il giorno dell’insediamento andava aperta a tempo determinato con i giusti accorgimenti la “discarica di pace”
    – con le risorse liberate si doveva partire con la differenziata porta a porta (in centro, non come pensano gli innominabili nei villaggi)
    – questa fase (della durata secondo mie stime di circa un anno) avrebbe permesso di inaugurare un circolo virtuoso senza emergenze
    – nel contesto congiunturale le attività andavano monitorate ed efficentate (rivolgendosi ad esperti di organizzazione e non a scrittori di diari) in base alla conformazione territoriale messinese e ad altre variabili che spiegare in questa sede e’ lungo e noioso.

    Non scrivo che quanto sopra è’/era di facile realizzazione, ma è quanto si DOVEVA fare.

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  15. Da questa amministrazione ci si aspettava di più e meglio.

    Per avere questi risultati tanto valeva rimanere con i vari commissari o con gli amici degli amici che almeno per favori incrociati sotto casa tua pulivano.

    Non c’è alcun piano strategico. Si naviga a vista su tutto senza avere idea dei problemi sui quali per decenni si è puntato il dito.

    La chiusura delle discarica non era prevedibile??? Suvvia!

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  16. Da questa amministrazione ci si aspettava di più e meglio.

    Per avere questi risultati tanto valeva rimanere con i vari commissari o con gli amici degli amici che almeno per favori incrociati sotto casa tua pulivano.

    Non c’è alcun piano strategico. Si naviga a vista su tutto senza avere idea dei problemi sui quali per decenni si è puntato il dito.

    La chiusura delle discarica non era prevedibile??? Suvvia!

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  17. Ogni piano su base teorica deve provare la propria validità all’atto pratico.
    La giunta sta vivendo la sua Caporetto in questo senso.
    Non vado però come potesse intervenire nella questione della discarica.
    I suoi intenti costruttivi per quanto la stimi non saranno mai sottoposti a tale prova pratica.

    Salvatore

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  18. Ogni piano su base teorica deve provare la propria validità all’atto pratico.
    La giunta sta vivendo la sua Caporetto in questo senso.
    Non vado però come potesse intervenire nella questione della discarica.
    I suoi intenti costruttivi per quanto la stimi non saranno mai sottoposti a tale prova pratica.

    Salvatore

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  19. infatti la giunta sulla questione della discarica di mazzarà non poteva e non può fare niente.

    probabilmente mi sono spiegato male.

    la prima cosa che avrebbe dovuto fare la gikunta accorintidea era “abbandonare mazzarà e motta” usando “a tempo determinato e con i dovuti accorgimenti” (e con le ovvie proteste) pace.

    ciò avrebbe liberato risorse che in altri modi non sono arrivate visto che i licenziamenti in questa città sono tabù.

    quanto scritto presuppone strategia e coraggio. entrambe non pervenute.

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  20. infatti la giunta sulla questione della discarica di mazzarà non poteva e non può fare niente.

    probabilmente mi sono spiegato male.

    la prima cosa che avrebbe dovuto fare la gikunta accorintidea era “abbandonare mazzarà e motta” usando “a tempo determinato e con i dovuti accorgimenti” (e con le ovvie proteste) pace.

    ciò avrebbe liberato risorse che in altri modi non sono arrivate visto che i licenziamenti in questa città sono tabù.

    quanto scritto presuppone strategia e coraggio. entrambe non pervenute.

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  21. se no dove li portiamo a casa dello scalzo? oppure li carichiamo su Tir e li imbarchiamo ( non sul cavalcavia) per l’ Africa?l’ecologista cosa ha fatto in quest’anno? io gli ho dato pure il voto.Certo che tutto sommato la scelta era facile ma l’incapacità è senza limiti.

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  22. se no dove li portiamo a casa dello scalzo? oppure li carichiamo su Tir e li imbarchiamo ( non sul cavalcavia) per l’ Africa?l’ecologista cosa ha fatto in quest’anno? io gli ho dato pure il voto.Certo che tutto sommato la scelta era facile ma l’incapacità è senza limiti.

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  23. Tanto per dire: da circa quattro anni per motivi di lavoro ,transito due o tre volte a settimana da via Montepiselli ( Forte Gonzaga per intenderci), sino all’anno scorso periodicamente (per intenderci una o due volte al mese) ,comparivano due operatori ecologici( i cosidetti spazzini) e pulivano la monnezza.E’ da un anno,(andare a vedere per credere),che non “passa” nessun spazzino e non solo a monnezza ma pure le erbe fra poco arrivano a livello del Forte.

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  24. Tanto per dire: da circa quattro anni per motivi di lavoro ,transito due o tre volte a settimana da via Montepiselli ( Forte Gonzaga per intenderci), sino all’anno scorso periodicamente (per intenderci una o due volte al mese) ,comparivano due operatori ecologici( i cosidetti spazzini) e pulivano la monnezza.E’ da un anno,(andare a vedere per credere),che non “passa” nessun spazzino e non solo a monnezza ma pure le erbe fra poco arrivano a livello del Forte.

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  25. Come non detto signor Burrascanu.

    Cordialmente

    Salvatore

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  26. Come non detto signor Burrascanu.

    Cordialmente

    Salvatore

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  27. Io credo che la loro programmazione sia semplicemente risultata errata.
    Troppe le variabili in gioco però per non comprenderne la difficoltà.
    Non sono in grado di dare giudizi tecnici come lei però.
    Sui licenziamenti mi trova in piena sintonia, ma non sono una strada affatto semplice, e secondo me avrebbero dato il via ad una serie infinita di ricorsi.
    Non credo sia mancato il coraggio, perché l’arrivo di Ciacci è un atto di coraggio in una città come Messina.
    Che poi i risultati non siano stati quelli attesi è discorso che lei conosce meglio di me.

    Salvatore

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  28. Io credo che la loro programmazione sia semplicemente risultata errata.
    Troppe le variabili in gioco però per non comprenderne la difficoltà.
    Non sono in grado di dare giudizi tecnici come lei però.
    Sui licenziamenti mi trova in piena sintonia, ma non sono una strada affatto semplice, e secondo me avrebbero dato il via ad una serie infinita di ricorsi.
    Non credo sia mancato il coraggio, perché l’arrivo di Ciacci è un atto di coraggio in una città come Messina.
    Che poi i risultati non siano stati quelli attesi è discorso che lei conosce meglio di me.

    Salvatore

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