«I 40 milioni di euro della Regione saranno nelle casse del Comune il 15 gennaio»

«I 40 milioni di euro della Regione saranno nelle casse del Comune il 15 gennaio»

Danila La Torre

«I 40 milioni di euro della Regione saranno nelle casse del Comune il 15 gennaio»

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mercoledì 02 Gennaio 2013 - 17:59

La notizia la dà per certa il deputato regionale messinese Marcello Greco, l’assessore ai trasporti Bartolotta non conferma e non smentisce. Per la Ragioneria di Palazzo Zanca e per il Collegio dei revisori dei conti, i 40 milioni di euro restano al momento solo “aria fritta”. E c’è un passaggio della norma “salva-Messina” che sembra addirittura andare a discapito del nostro Comune

I 40 milioni di euro stanziati dalla Regione attraverso la cosiddetta norna salva-Comuni e destinati a Messina si trasformeranno presto da virtuali a reali. Almeno così assicura il deputato regionale messinese, eletto nella lista Crocetta, Marcello Greco, secondo il quale le risorse impegnate dal governo regionale saranno accreditate sul conto del Comune non più tardi del 15 gennaio. Per il momento, non conferma e non smentisce la notizia l’assessore regionale ai trasporti Nino Bartolotta, che nella dinamica dei rapporti tra Regione e Comune di Messina in merito alla vicenda del prestito ha svolto, in queste settimane, un ruolo chiave.

Solo se il termine indicato da Greco fosse confermato, verrebbero sciolti una serie di nodi che restano tuttora ingarbugliati, nonostante l’ avvenuta approvazione del bilancio di previsione 2102 nel rush finale in Consiglio comunale il giorno della vigilia di Capodanno. All’arrivo dei 40 milioni di euro è, infatti, subordinato il parere favorevole del Collegio de revisori dei conti; dalla Ragioneria di Palazzo Zanca, fanno inoltre sapere che se entro il 31 gennaio non arriverà un decreto regionale che ufficializzi l’erogazione delle somme nei confronti del Comune di Messina, il bilancio consuntivo 2012 non terrà conto delle risorse regionali e soprattutto tali risorse non saranno incluse nella documentazione che l’ente dovrà inviare al Ministero per la valutazione del patto di stabilità 2012. In altre parole, per i revisori e per i dirigenti dell’aria economico-finanziaria Coglitore e Di Leo, i 40 milioni di euro virtualmente approvati dalla giunta regionale e dall’Ars sono per adesso solo “aria fritta”.

C’è, poi, un particolare che non va sottovalutato. La norma “salva- Comuni” votata dall’Assemblea regionale prevede che «possono accedere al fondo i Comuni soggetti al patto di stabilità interno che abbiano già ottenuto l'approvazione del piano di rientro previsto dalla vigente normativa e che presentino perduranti situazioni di squilibrio finanziario. Sono considerati Comuni con perdurante situazione di squilibrio finanziario, quelli che hanno violato il patto di stabilità interno nel biennio precedente all'anno in cui viene fatta la richiesta di accesso al fondo». Il Comune di Messina o meglio la Regione Sicilia è in attesa di giudizio dinanzi alla Corte costituzionale sul patto di stabilità del 2011 e nel frattempo, come si ricorderà, il Tar ha sospeso l’ordinanza con la quale il Viminale aveva commutato a Palazzo Zanca una sanzione pecuniaria di 7 milioni di euro per il mancato rispetto dei vincoli, restituiti subito dopo il pronunciamento del tribunale amministrativo .

Paradossalmente, stando ai dettami della legge regionale, sarebbe quasi meglio che la Corte costituzionale sancisse la costituzionalità della norma che impone anche alla Sicilia, Regione a Statuto speciale, il rispetto del vincolo di stabilità per il 2011: solo in questo caso, infatti, il Comune di Messina potrebbe ricevere i fondi promessi. E’ comunque quantomeno singolare che la norma “salva-Comuni” , ribattezzata” addirittura salva- Messina”, non abbia tenuto conto di questa importante aspetto che connota la situazione messinese.

L’impressione è che dopo i proclami “trionfalistici” e la visita del presidente della Regione Crocetta, lo stato delle casse comunali non sia così diverso da quello che era una settimana fa e che anche con l’arrivo de 40 milioni di euro, il Comune non solo non avrà risolto i suoi problemi ma dovrà immediatamente mettersi a lavoro per capire come restituire il prestito regionale in soli 5 anni, che significano 8 milioni di euro all’anno. La strada per il Comune è più che mai in salita (Danila La Torre)

19 commenti

  1. e che li volevate …gratis !! lavorare cialtroni e restituire !! è il minimo …pensiamo a darci da fare cara la mia articolista , mica sempre ci pensa un altro ! pensate a fare nomi e cognomi del dissesto da PROVVIDENTI IN GIù O Sù compreso buzy e genovese ! e dai….

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  2. Adesso non facciamo storie e rimanete tutti nella fase trionfalistica e “gomgolante” degli avvenimenti. Avete convinto anche chi dubitava, ed adesso lasciateci sognare, almeno sino alla “epifania”

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  3. Si direbbe che qualcuno a Palazzo Zanca sia quasi contento se i 40 milioni della Regione si rivelassero “aria fritta”!!!
    ….da non crederci!!!!

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  4. Se il dissesto fosse stato dichiarato prima del 31 dicembre, sarebbero state vagliate le amministrazioni Buzzanca e Genovese. Dichiarandolo nel 2013, l’amministrazione Genovese (forse) non verrebbe “attenzionata”. L’unico dato certo è che non esiste chiarezza. Quello che doveva farsi subito e che è prioritario, è indagare e perseguire le intere amministrazioni (giunta e consiglio), dirigenti finanziari e revisori compresi che in tutti questi anni hanno “avallato”. Il dissesto è l’unica cura per il malato perchè consente di azzerare un’intera classe politica che per dieci anni non ce la troveremo tra le p@@@e ed iniziare un processo di risanamento.
    Ma è veramente tanto difficile in questa città perseguire questi soggetti che hanno arrecato tanto danno all’intera collettività? E’ possibile che la malapolitica clientelare deve avere il sopravvento sul pubblico interesse?

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  5. Quanto evidenziato nel presente articolo purtroppo succede quando certi politici – o i loro stretti collaboratori – redigono disegni di legge da sottoporre all’approvazione dell’ARS senza essere dotati di adeguate competenze in materie giuridiche ed economico-finanziarie. Con il rischio che i “salti mortali” fatti dagli uffici comunali e dall’Organo consiliare per fare approvare il Bilancio di Previsione 2012 ed il Pluriennale 2012-2014 entro il 31/12/2012 includendo i “benedetti”(?) 40 milioni di euro si rivelino parzialmente inutili.

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  6. ART.21 COSTITUZIONE. Appena avrò per le mani il BILANCIO di PREVISIONE 2012, analizzeremo insieme le cifre,dando loro un significato terra terra. Oggi possiamo fare delle considerazioni generali,permane per il 2012,il vecchio sistema dei trasferimenti erariali, basati sulla spesa storica,in particolare per questi trasferimenti il DL 201/2012 stabilisce,che il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo siano ulteriormente ridotti di 1.450 milioni di euro per gli anni 2012 e successivi,ciò comporterà per il Comune di Messina una riduzione di circa 9/10 milioni. Un’altra situazione di grande difficoltà destinata a perdurare è quella legata all’attuazione del patto di stabilità,che per l’esercizio 2012 causa un effetto di rallentamento degli investimenti,creando quindi ulteriori difficoltà sul versante delle spese in conto capitale.
    E’ evidente che i due elementi sopra richiamati (drastica riduzione dei trasferimenti erariali e sensibile incremento dell’obiettivo in materia di patto di stabilità),sommati alle note vicende di Palazzo Zanca,non possono non influenzare pesantemente la politica finanziaria del Comune,sia sotto il profilo della spesa corrente che per quanto riguarda gli investimenti,di cui abbiamo bisogno come il pane,viste le condizioni pietose delle nostre infrastrutture materiali e immateriali. Per quanto riguarda le ENTRATE,il BdP 2012, sarà fortemente influenzato dalla introduzione dell’IMU.
    In definitiva ci dobbiamo aspettare una riduzione delle entrate del TITOLO 2,sono i trasferimenti dello Stato, Regione.., un aumento molto consistente di quelle del TITOLO 1,sono quelle tributarie, imposte e tasse. Sulle entrate del TITOLO 3,quelle EXTRATRIBUTARIE, non ci dobbiamo aspettare nulla di buono,cosa volete che restituiscano i servizi pubblici o i canoni di concessioni o i fitti attivi o gli interessi su anticipazioni e crediti. Delle entrate DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI,cioè l’alienazione di beni immobili o i proventi per concessioni edilizie, su questi, uno degli scandali del nostro Comune,dovremo capire se c’è un’inversione di tendenza. Sono le entrate del TITOLO 5 su cui dovremo puntare la nostra attenzione, sono quelle DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI, un prestito è un’entrata ma anche un debito da restituire, e quando si è indebitati bisogna ridurre gli sperperi non i servizi ai messinesi più deboli. Sul controllo della SPESA saremo intransigenti.

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  7. Male Comune mezzo gaudio…morale avevamo debiti e stavamo male anzi malissimo ora per salvarci ci siamo indebitati ancora un tantinello dunque la soluzione e’ stata quella di non uccidere il presente per tentare di ricostruire da zero ma uccidere il futuro di quelli che verranno…i saccenti che gridano alla salvezza sono quelli che hanno la scialuppa prenotata sul Titanic…non c’è’ però’ posto per tutti su questa nave i debiti prima o poi ci uccideranno tutti…

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  8. antonio G concordo

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  9. Ma di cosa stiamo parlando degli stessi personaggi che i messinesi hanno votato e rivotato e rivotato e rivotato,

    http://www.tempostretto.it/news/urne-chiuse-primarie-pd-francantonio-genovese-stravince.html

    finirà che ci indebiteremo a tal punto da non poter fare più nulla…………..

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  10. Ma volete mettere prendere lo stipendio 13ma 14ma inclusa premi di produzione per poi arrivare alla pensione senza far niente e magari svolgere contemporaneamente un secondo lavoro, o andare al bar tutto il giorno, gli ultimi fatti di cui non se nè parlato più lo dimostramo. Ancora non si è capito che il tempo delle vacche grasse è finito, e il bello deve ancora venire…………….cambiamo il nome alla citta invece di Messina chiamiamola che ne so Val Fiorito o Schettino City…..o Titanic …..

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  11. PER GLI ECONOMISTI ESPERTI:
    avrei due domande formulate come alle elementari:
    1) Se io ho un ente pubblico con debiti per 200.000,00 milioni di euro e poi mi prestano 40.000,00 milioni che devo restituire in cinque anni posso dire che il mio debito nuovo è di 240.000,00 ? Il fatto che con 40.000,00 io possa tirare la carretta per un annetto circa pagando stipendi, servizi sociali ed altro significa che ho solo spostato il problema o che lo ho risolto ?
    PER I POLITICI ESPERTI:

    2) Per risolvere il debito ci vorrà qualcuno che assuma il coraggio di tagliare i costi, gli stipendi e ridurre il personale? Chi a Messina può avere un simile coraggio se non una figura di alto profilo proveniente dall’esterno di matrice governativa? Come potranno i politici che vivono di consenso alle urne lottare contro i loro stessi elettori?

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  12. ANTONIO e’ molto evidente che se tu a casa hai un debito di 5 mila euro e te ne prestano 1000 questo diventa di 6. Se pero’ in famiglia per un inefficienza congenita negli anni, avevi crediti per migliaia e megliaia di euro e non sei stato in grado di riscuotere, credo tu metta un punto ed cominci a farlo in quel caso la situazione, ed il piccolo prestito avra’ una valenza.
    ps. 40 milioni di tarsu tornando al comune nel 2005 e’ andata prescritta..non noccioline 40 milioni!non di lire…
    questa e’ la situazione, se si sara’ in grado di riscuotere si potra’ ragionevolmente pensare di risollevarsi altrimenti e normale che i mille euro del prestito familiare non servira’…

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  13. La questione più grave è il continuo aumento dei debiti già contratti e non saldati, se fossero come dicono 250/milioni ogni anno si maturerebbe un incremento per interessi, rivalutazione e spese di circa ulteriori 12/13 milioni… Altri danni alla nostra comunità….
    Sono del parere che l’occupazione ed i servizi vadano mantenuti ma nella chiarezza poichè senza legalità non cè sviluppo e senza sviluppo i nostri figli non hanno futuro!

    Inoltre, rilevo che il provvedimento regionale per questi “fomosi” 40/milioni prevede una variazione del bilancio 2012 della Regione, peccato però che il 2012 è già passato e che quel provvedimento è entrato in vigore l’1/01/2013, come previsto dall’art 6 dello stesso atto regionale. Quindi entrando in vigore ad eserzio 2012 chiuso non può certamente determinarne una variazione postuma, nè pertanto lo stanziamento di alcunchè!
    Ribadisco che del politichese ne abbiamo piene le tasche quì ci vogliono atti precisi e concreti, primi tra tutti i progetti per la ristrutturazione delle soc. partecipate e dei servizi indispensabili.
    Infine è vergognoso che tra tanti debiti si siano tagliate le mense per i bambini a scuola, non considerando che vi sono bambini che attualmente necessitano della mensa e…., ci siamo capiti!

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  14. Giusto rilievo…concordo… allora se aumento i debiti devo per forza recuperare entrate in maniera proporzionalmente superiore ai prestiti ottenuti per tentare di stare alla pari con il bilancio. Ma quali entrate possono portare messinambiente ato 3 e atm ed amam ? Poi se penso ai fitti di locazione degli immobili comunali concessi a soggettoni nei quartieri a rischio…la vedo dura…meglio cominciare con il recupero delle pratiche di sanatoria per oneri di concessione mai pagati. Si tratta di possidenti che hanno da perdere…con i poverazzi si prende solo la rogna…

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  15. una battuta semi seria, più semi che seria! …semmai questi soldi arrivassero, mi piacerebbe nascondermi nelle casse del comune per vedere come li spendono!

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  16. ART.21 COSTITUZIONE. Posso fare solo considerazioni generali sul PLURIENNALE 2012-2014,a differenza dei Consiglieri Comunali,che hanno la possibilità di analizzarlo per i messinesi(campa cavallo che l’erba cresce),forse con RESET e MOVIMENTO 5 STELLE,che fanno dell’informazione immediata e dettagliata ai cittadini,un loro punto programmatico,le cose di palazzo Zanca verranno alla luce del sole,senza aspettare le calende greche. Sarà interessante vedere come hanno affrontato gli EQUILIBRI DI BILANCIO nei tre anni,non solo quello GENERALE e quelli inerenti il CONTO CAPITALE e le PARTITE DI GIRO,ma soprattutto l’equilibrio della SITUAZIONE CORRENTE. Per sommi capi,l’ultimo equilibrio si realizza con un modello matematico semplice,sono addizioni e sottrazioni: le entrate dei titoli 1-2-3 sommate(A) sono sottratte alle spese del solo titolo 1(B),questa differenza (C=A-B) sottratta alle spese per rimborso di prestiti(D),escluse le anticipazioni di cassa,da la cifra dell’EQUILIBRIO ECON.FINANZIARIO(E=C-D). Un’altra voce è l’avanzo applicato al titolo 1 della spesa (F),è un valore + e quasi sempre zero,che sottratto ad (E),da la COPERTURA o UTILIZZO SALDO(G=E-F). La COPERTURA a sua volta sottrattA alle entrate correnti(H) che finanziano la spesa di investimento e sommata alle entrate in conto capitale(I) che finanziano la spesa corrente, danno il RISULTATO (L=G-H+I)dell’equilibrio della SITUAZIONE CORRENTE.
    Come vedete,più sono le spese per rimborso prestiti, meno è la cifra che realizza l’equilibrio economico finanziario,che è quella che incide su quanto delle entrate correnti andranno a finanziare le spese d’investimento,perchè generalmente nessun Comune finanzia la spesa corrente con entrate in conto capitale,quest’ultima cifra rimane sempre zero. Il Comune di Palermo ha tenuto la differenza tra entrate A e spese B pari a 6,3% nel 2012, 4% nel 2013, 4,1% nel 2014, grosso modo anche alcuni Comuni virtuosi, mentre le entrate previste da Palermo, nel 2013 e 2014, diminuiscono rispetto al 2012 del 12%, mentre le spese per gli stessi anni diminuiscono del 4%. Queste valgono per Palermo, vedremo Messina.

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  17. grazie professore Brunetta

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  18. Un consiglio per il Commissario straordinario Dott. CROCE: Faccia a meno dell’opera dei dott. COGLITORE e DI LEO nonchè del suo consulente Avv. DALMAZIO e si avvalga della collaborazione “dell’ART. 21 Costituzione”,pardon!! di MARIEDIT l’unica persona che potrebbe risollevare le sorti del Comune di MESSINA !!!!!!!!!!!!!!!Ma dove si trova una persona con cotanta preparazione in materia di bilancio e che possa dichiarare “sul controllo della Spesa SAREMO INTRANSIGENTI” !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  19. mi sembra che il suo consiglio, almeno in parte, sia stato ascoltato, diversamente il bilancio sarebbe stato a posto. Gli uffici sostenevano la tesi di un debito quasi nullo. NOn capisco perchà la regione ci abbia dovuto prestare sti 40 milioni e poi ne chiediamo altri 70 al fondo di rotazione (cd predissesto)….il bilancio del comune era perfetto.

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