Accertamento e riscossione entrate comunali, annullata la determina. Ma è pronto il nuovo bando

Accertamento e riscossione entrate comunali, annullata la determina. Ma è pronto il nuovo bando

Carmelo Caspanello

Accertamento e riscossione entrate comunali, annullata la determina. Ma è pronto il nuovo bando

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martedì 15 Dicembre 2015 - 15:23

Il provvedimento, in autotutela, è stato siglato in seguito all'ordine del giorno urgente presentato dai consiglieri di minoranza, su presunte irregolarità

L’Amministrazione comunale di Taormina ha annullato in autotutela la determina dirigenziale relativa all’Affidamento del servizio di accertamento e riscossione delle entrate comunali e del servizio di recupero coattivo e stragiudiziale dei crediti tributari ed extratributari dell’Ente. L’atto comprendeva anche l’indizione e le modalità della gara d’appalto con l’approvazione del relativo schema di bando e disciplinare. Il provvedimento è stato siglato in seguito all’ordine del giorno urgente presentato dai consiglieri di minoranza ed alle contestuali richieste di chiarimenti giunte da più parti agli amministratori. Gli esponenti di opposizione hanno sostenuto che in quel bando ci fossero “più ombre che luci” ed evidenziarono presunte irregolarità.

A partire dalla richiesta “illogica e preclusiva del possesso di un ufficio nel territorio della regione Sicilia”. Ed a seguire “di avere in organico, pena l’esclusione, due dipendenti per il supporto informatico, ingiustificata in relazione alla tipicità del servizio. E poi l’obbligo, sempre pena l’esclusione dalla gara “del possesso di uno specifico titolo di studio per l’assolvimento di una attività che può essere svolta anche in base a specifici diplomi della durata quinquennale”. Per finire alla base d’asta ritenuta “non conveniente in quanto eccessivamente onerosa per l’Amministrazione comunale poiché fissata dal bando al 25% oltre Iva delle somme riscosse relativamente alle entrate derivanti dalla riscossione degli accertamenti comprensivi di sanzioni ed interessi delle entrate oggetto della gara. Con Iva al 22% che porterebbe la base d’asta, comprensiva d’Iva, al 30,50% a carico del Comune”. Per il Consigliere Pinuccio Composto “l’annullamento della determina significa che la minoranza aveva ragione”. “Si tratta solo di un passaggio – ha dichiarato dal canto suo l'assessore al Bilancio, Salvo Cilona – proseguiremo verso quell'indirizzo ma con un bando più adatto alle nostre esigenze. Nel senso il bando sarà rimodulato e quindi si potrà procedere con la gara”.

Carmelo Caspanello

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