Palazzo Zanca come l'Eden: è gara di miracoli tra giunta e Consiglio comunale

Palazzo Zanca come l’Eden: è gara di miracoli tra giunta e Consiglio comunale

Palazzo Zanca come l’Eden: è gara di miracoli tra giunta e Consiglio comunale

sabato 22 Novembre 2014 - 08:47

Torna Tempo di chiacchiere per raccontare come Palazzo Zanca si stia trasformando nell'Eden, con Accorinti ambasciatore del perdono, la presidente Barrile che salva un operatore che vuol lanciarsi giù dal terrazzo e il Consiglio comunale che riesce addirittura nei miracoli multipli.

ACCORINTI WEB MASTER DELLA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE

Ormai Palazzo Zanca sta diventando una sorta di Eden, una Terra Santa nella quale lentamente finiranno con l’essere banditi i rancori, le invidie. Nei prossimi mesi saranno consentite solo le baruffe amorose e i buffetti alle guance prenderanno il posto degli scontri in Aula.

Dopo aver incontrato Dalai Lama e Papa Francesco e dopo aver assunto la delega per la pace Renato Accorinti vola ancora più alto. Dal 21 novembre è anche ambasciatore del perdono, titolo con il quale è stato insignito a Torino. Prontamente rientrato in Terra Santa ha subito incontrato i Franza e Richichi baciandoli in fronte e assumendo su di sé tutti i loro peccati, comprese le cattive parole dette dai camionisti in fila in attesa d’imbarcarsi. Per suggellare l’atto ha deciso che in clima natalizio la Cartour potrà riattivare la corsa mattutina, ma solo fino all’epifania del 2015. L’ambasciatore della pace ha perdonato anche i ricorrenti al Tar e al Cga, abbracciando Felice Calabrò e offrendogli un posto in giunta “ma prima devo chiedere ai miei alleati dell’Udc se sono d’accordo” ha premesso Accorinti. Fonti ben informate dicono che è in arrivo per lui l’onorificenza di “web master della battaglia finale tra il Bene e il Male”. Ma lì c’è la concorrenza di Renzi.

LA GUERRA E’ GUERRA

In un tale clima di armonia e con un consiglio comunale che nell’inezie finge l’opposizione alla giunta e nelle cose serie fa da stampella, la presidente dell’Aula Emilia Barrile ha capito che deve combattere il sindaco peace and love nel suo terreno. La prima uscita ufficiale nel giardino dei miracoli l’ha fatta in occasione della protesta degli operatori dei servizi sociali quando un lavoratore è salito sul tetto del comune e ha minacciato di buttarsi giù. Mentre l’amministrazione che aveva tolto i tornelli a Palazzo Zanca restava barricata nelle sue stanze la Barrile è riuscita a convincere l’operatore a desistere, salvandolo in una pioggia di ola. La guerra è guerra, se Accorinti salva le anime la Barrile non è da meno e come un novello Pippo Baudo a Sanremo o il Gesù di Lazzaro l’esponente del Pd è pronta a far concorrenza al primo cittadino.

NASCONO I NUOVI MOVIMENTI: INDIETROTUTTA E AVANTIEINDIETRO

Anche in Consiglio comunale si vedono piccoli miracoli: se Gesù trasformava l’acqua in vino una sola volta l’Aula lo ha persino superato riuscendo in trasformazioni multiple, trasformando cose impossibili in cose possibili, per poi farle diventare di nuovo impossibili e infine possibilissime. La vicenda è quella della Tasi che ha visto a settembre un folto gruppo di consiglieri bocciare i 2 milioni di euro che Mantineo aveva destinato ai servizi sociali sostenendo che non si trattava di servizi indivisibili ma di servizi a richiesta, pertanto quei 2 milioni di euro dovevano essere dirottati verso altre direzioni, come strade, tombini, ecc.ecc. In 14 (Abbate, Adamo, Amata, Cardile, David, Faranda, La Paglia, Mondello, Pagano, Parisi, Perrone, Rizzo, Santalco e Trischitta) hanno persino tappezzato la città di manifesti con i simboli della battaglia. A novembre però, quando gli operatori dei servizi sociali hanno assaltato il Palazzo e l’amministrazione ha chiesto aiuto alla sua maggioranza bulgara (Pd-Dr-Udc-Forza Italia), l’Aula ha risposto all’appello dicendo che sì, in fondo, se li guardi bene i servizi sociali possono anche essere indivisibili e quindi i 2 milioni di euro possono essere destinati a quel fine. Così i consiglieri hanno rimesso nel cassetto il manifesto. La giunta però tentenna e cerca di trovare le somme con una bizzarra ipotesi legata alla rinegoziazione dei mutui. I 14 (tranne Adamo Perrone e Faranda che sono rimasti coerenti con la loro idea di settembre) non hanno fatto in tempo a rimettere il manifesto nel cassetto che lo devono riuscire. Ma non è finita. La giunta ci ripensa e ritira la delibera sui mutui costringendo i nostri eroi a rimettere nuovamente il manifesto nel cassetto e a dire che sì, i servizi sociali sono indivisibili se li guardi di profilo.

Commenta sarcastico Nicola Cucinotta: “la giunta Accorinti ha ritirato la delibera sui mutui. E non è la prima volta che si comporta così. A questo punto visto che a sostenerli è l’associazione Indietrononsitorna potrebbero correggerla in Indietrotutta”. Per la verità, da quel che si è visto con la Tasi anche il Consiglio comunale fa parte di Indietrotutta. Anzi, per essere pignoli, nel caso della Tasi l’associazione è Avantieindietro. Ma poi, alla fine, i servizi sociali come sono? Divisibili o indivisibili? Sono come le targhe alterne ed il singhiozzo???

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