Morte del forestale Panarello, tanti dubbi sul ricovero al Policlinico e in clinica

Morte del forestale Panarello, tanti dubbi sul ricovero al Policlinico e in clinica

Alessandra Serio

Morte del forestale Panarello, tanti dubbi sul ricovero al Policlinico e in clinica

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giovedì 11 Dicembre 2014 - 10:37

L'operaio precipitato in una scarpata a settembre è spirato lo scorso 3 dicembre dopo un lungo calvario sanitario. Venti medici indagati. Nell'alluvione di Giampilieri aveva perso la moglie e una figlia

Ci sono ben venti medici indagati per la morte di Antonio Panarello, l’operaio forestale di Giampilieri spirato il 3 dicembre scorso al Policlinico dopo un calvario durato quasi tre mesi. Un calvario che non lo ha strappato alla morte, anzi forse ce lo ha consegnato.

Questa è almeno l’ipotesi della Procura di Messina, cristallizzata nel reato di omicidio colposo, che ora vaglia la vicenda per verificare eventuali responsabilità. Il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha avvisato i venti sanitari del Policlinico, dei reparti di Rianimazione e Chirurgia geriatrica, e della clinica Villa Angela di Galati Marina che hanno assistito il cinquattottenne.

Antonio Panarello era precipitato in un burrone il 9 settembre scorso, nelle campagne di Santo Stefano Briga. I soccorsi lo avevano tirato fuori dalla sua Fiat Panda accartocciata ancora vivo, ma in pessime condizioni. La corsa all’ospedale universitario non era bastata a salvargli il braccio. Lentamente le sue condizioni generali erano migliorate e dalla Rianimazione era stato trasferito in Chirurgia geriatrica. L’uomo era stato poi dimesso e a metà ottobre trasferito nella clinica di Galati Marina. Pochi giorni dopo, peró, le sue condizioni sono precipitate nuovamente e Panarello è tornato in ospedale, è stato nuovamente operato ma per lui non c’è stato niente da fare. I familiari hanno ora chiesto alla magistratura di fare luce sulla trafila sanitaria perché qualcosa non li ha convinti, in particolare nel corso della prima degenza ospedaliera.

E’ un lutto che va ad appesantire il cuore delle tre figlie del Forestale, quello generato dalla morte di Panarello, che nella tragica alluvione del 1 ottobre 2009 aveva perso la moglie e una delle quattro figlie, inghiottite dalla colata di fango che ha coperto Giampilieri e Scaletta Zanclea.

2 commenti

  1. qualcuno c’è l’avrà sulla coscienza, questi presunti medici
    non hanno niente da dire?

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  2. qualcuno c’è l’avrà sulla coscienza, questi presunti medici
    non hanno niente da dire?

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