Coreagrafica tromba marina a passeggio per il messinese tirrenico

Coreagrafica tromba marina a passeggio per il messinese tirrenico

Coreagrafica tromba marina a passeggio per il messinese tirrenico

Tag:

domenica 13 Luglio 2014 - 22:34

Il fenomeno vorticoso osservato nella serata di ieri dalle spiagge del messinese tirrenico prende il nome di “Waterspout”, ed è molto comune nel periodo estivo, nell'area compresa fra Capo Rosocolmo e Capo Peloro

Nel tardo pomeriggio di domenica una piccola tromba marina, si è sviluppata lungo il basso Tirreno orientale, nel tratto di mare fra l’isola di Vulcano ed il promontorio di Capo Milazzo. Lo spettacolare vortice, discendente dalla base di un denso annuvolamento cumuliforme in sviluppo davanti la costa di Capo Rasocolmo, nel tratto antistante gli abitati della zona nord di Messina.

Il fenomeno vorticoso è rimasto attivo per almeno 10-15 minuti, sfilando in mare aperto, a circa mezzo miglio dalla linea di costa, prima di estinguersi completamente davanti la costa di Mortelle, senza causare alcun tipo di problema. In realtà si tratta di un comunissimo “Waterspout” (come viene definito dai meteorologi inglesi), molto frequente durante il periodo tardo estivo a ridosso delle nostre aree costiere. Lo sviluppo di questi imponenti vortici è indotto da forti contrasti termici, fra la calda superficie marina e le masse d’aria sovrastanti, decisamente più fredde. Ma che salta all’occhio è la nube cumuliforme che l’ha prodotto, che certamente non era particolarmente imponente.

Lo spessore, di sicuro, non superava neppure i 6-7 km, mentre di solito per fenomeni vorticosi di una certa consistenza occorre lo sviluppo di nubi temporalesche, alte più di 10-12 km. L'elevata temperatura della superficie marina, che può fornire notevole energia a sistemi nuvolosi in apparenza di scarsa consistenza, causa il contrasto fra aria calda ascendente, dal mare, con aria più fredda discendente, dalla base della nuvola cumuliforme, dando quindi origine a moti vorticosi ben strutturati all’interno della colonna d’aria, favoriti anche dall'assenza di ostacoli orografici in mare. In questa situazione la forma della tromba d’aria sarà assottigliata, molto contorta e poco potente.

Ma oltre ai tradizionali “Waterspout”, durante la stagione autunnale non è raro osservare la formazione di vortici ben più ampi, detti "tornadici". La loro genesi è identica a quella dei forti tornado che investono le pianure centrali degli USA, la Pampa argentina e il sud-est dell’Australia. Per la loro formazione occorrono situazioni di forte instabilità atmosferica e lo sviluppo di grossi sistemi temporaleschi in mare aperto, organizzati in varie “Celle”. Molte di queste arrivando sulla terra ferma tendono a causare gravi danni a case e infrastrutture.

Daniele Ingemi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007