Pronto il nuovo Statuto d’Ateneo: l’ultima parola spetta adesso a Cda e Senato

Pronto il nuovo Statuto d’Ateneo: l’ultima parola spetta adesso a Cda e Senato

Pronto il nuovo Statuto d’Ateneo: l’ultima parola spetta adesso a Cda e Senato

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martedì 26 Luglio 2011 - 13:20

I due organi di governo torneranno a riunirsi domani . Intanto ,in conferenza stampa, il rettore ed il direttore amministrativo hanno illustrato le necessarie misure di razionalizzazione per far fronte ai tagli ministeriali. L’obiettivo per il prossimo anno rimane il pareggio di bilancio. Sul caso larve al Policlinico, “no comment” di Tomasello

Ventotto sedute per portare a termine il proprio compito. La commissione appositamente nominata, così come stabilito dalla legge Gelmini, ha redatto la bozza del nuovo Statuto d’Ateneo, che dovrà adesso passare al vaglio del Consiglio d’amministrazione e del Senato accademico. Entrambi gli organi di governo torneranno a riunirsi a domani e se condivideranno ,senza modifiche, l’atto proposto dalla Commissione Statuto potranno essere rispettati i termini di consegna imposti dal Miur, che scadranno il 29 luglio (cioè tra tre giorni), altrimenti dovrà necessariamente essere richiesta una proroga , come peraltro hanno già fatto altri Atenei italiani . Lo ha confermato stamattina, in conferenza stampa, il rettore Francesco Tomasello che insieme al direttore amministrativo Pino Cardile ha illustrato le necessarie misure di razionalizzazione messe a punto dall’Università per affrontare i tagli previsti dal Ministero, cercando di non incidere negativamente sulla qualità della didattica e sui servizi resi agli studenti. Tomasello ha ripercorso le tappe più importanti di questi primi mesi del 2011, partendo dalla riduzione del F.F.O. (Fondo Finanziamento Ordinario) – quella parte cioè di risorse pubbliche che consentono il funzionamento delle Istituzioni Universitarie del nostro Paese – per un importo pari a 300 milioni di euro rispetto al 2010 e anticipando che per il 2012 è prevista una ulteriore decurtazione di circa 400 milioni . Tutto ciò – ha sottolineato il rettore – comporterà una pesante ricaduta sul fronte degli stipendi, con una eccedenza delle spese, rispetto al fondo, di ben 300 milioni di euro. Un vero e proprio dramma finanziario, per arginare il quale l’ Ateneo peloritano ha dovuto adottare una serie di provvedimenti “virtuosi”, elencati nel corso dell’incontro odierno da Tomasello e Cardile, che perseguono un obiettivo comune: mantenere anche per il prossimo anno il bilancio in pareggio. Innanzitutto, l’amministrazione universitaria punta sui tagli , che prevedono: la diminuzione di oltre un milione di euro della quota dei mutui; la riduzione di oltre un milione di euro la voce di bilancio per affitto di immobili; il ridimensionamento delle spese per forniture di beni e servizi (pulizie, vigilanza); la diminuzione senza sostituzioni, delle unità di personale docente e tecnico-amministrativo, avendo come fine il raggiungimento del rapporto 1:1 fra docenti e non docenti. Continuando nella disamina della situazione finanziaria, il Rettore ha puntato l’attenzione anche sulle entrate , che si otterranno dalla vendita di alcune unità immobiliari non più funzionali alle attività istituzionali; dalla lotta all’evasione della contribuzione studentesca (circa 7 mila sono le dichiarazioni già inviate all’Agenzia delle Entrate di Messina per i controlli del caso); dalla partecipazione alle spese di funzionamento dell’Ateneo nell’ambito dei Progetti di ricerca finanziati a livello regionale, comunitario, ministeriale e come attività in conto terzi. Molto importanti, ancora, le riforme strutturali che riguarderanno la riorganizzazione della struttura amministrativa centrale, un “reeingineering” nella distribuzione del personale per i futuri dipartimenti(se ne prevedono non più di 20 a fronte dei 66 attuali) ed una rimodulazione del personale del Policlinico. “Se queste sono le cose fatte o da fare, ce ne sono altre – ha proseguito il Rettore – che per motivi etici e di coesione sociale non si faranno e mi riferisco all’aumento delle tasse degli studenti, alla riduzione delle risorse per i servizi, quali la premialità del merito, alla riduzione dei fondi per la ricerca o alla rinuncia all’assunzione di ricercatori e tempo determinato, assegnisti e dottorandi di ricerca”.
A conclusione dell’incontro non poteva mancare un accenno al caso larve verificatosi al Policlinico. “Mi astengo volontariamente da qualsiasi commento – ha detto Tomasello – perché al contrario di quanto si pensi Università e Policlinico sono due entità distinte e separate ed in qualità di operatore dell’azienda G. Martino preferisco non esporre la mi idea, che ovviamente ho. Lasciamo lavorare Pecoraro ed anche la commissione interna. Mi spiace – ha concluso il rettore – che fatti del genere contribuiscano a ledere l’immagine dell’intero Policlinico, dove operano tantissime e riconosciute professionalità”. (DLT)

FOTO STURIALE

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