Santa Teresa: "Ieri un giardino fiorito, oggi un territorio impoverito"

Santa Teresa: “Ieri un giardino fiorito, oggi un territorio impoverito”

Santa Teresa: “Ieri un giardino fiorito, oggi un territorio impoverito”

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martedì 22 Luglio 2014 - 08:27

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore, il prof. Santo Trimarchi di Santa Teresa, che ha fatto una disamina di quelle che sono per lui le cause dell'inquinamento del territorio, atmosferico e del mare, di Santa Teresa e dell'intero comprensorio

“In questo tempo di riposo estivo non si può pensare solo alla meritata vacanza perché spuntano sempre più gravi i problemi che attanagliano la fascia costiera della zona jonica a causa dell’inquinamento multiforme e diffuso del nostro territorio, ormai avvelenato a tal punto che minaccia sempre di più la salute pubblica, mentre le amministrazioni locali sono in tutt’altro affaccendate. La nostra preoccupazione invece rileva lo stato di decadenza del comprensorio, noto per essere stato in passato un giardino fiorito e profumato di zagara, un balcone sul mare azzurro e trasparente, una residenza tranquilla e serena. Oggi la speculazione edilizia, l’abbandono della terra, la mancanza di infrastrutture e la miopia della politica, poco accorta, priva di una progettualità coerente e contestualizzata, appiattita sull’ordinaria amministrazione hanno aggredito il territorio, bistrattandolo, impoverendone le risorse ed infliggendo ferite pericolose. Ora più che mai si ritiene insostenibile l’invasione sulla riviera jonica delle antenne di telefonia mobile nei centri abitati con eccessiva formazione di campo elettromagnetico, che sottopone l’organismo a rischi e danni notevoli come sostengono medici specializzati e provoca panico tra gli abitanti, già fortemente colpiti da malattie tumorali anche in età giovanile. Tra l’altro il comune di Santa Teresa di Riva ha in vigore un regolamento, inattaccabile ed auspicabile per gli altri paesi, tale da poter risolvere ogni questione in maniera definitiva e liberare dalla paura i cittadini, ma purtroppo non è stato ancora applicato del tutto e restano a distanza ravvicinata tra il quartiere di Bucalo e la Sacra famiglia due antenne che emettono onde elettromagnetiche al di sopra della potenza consentita e costituiscono una seria minaccia per i residenti. Un inquinamento particolare è quello del mare, che ha reso deserto il fondo marino e, nonostante le correnti, emergono continuamente in superficie larghi strati di sporcizia untuosa e nauseante, intorbidendo le acque non più tanto sicure a causa del cattivo funzionamento dei depuratori e degli scarichi delle navi di passaggio. Così un luogo di piacere e di bellezza naturale, senza alcun tipo d’insediamento industriale, diviene infido e probabile causa di infezioni per i bagnanti. Ulteriori processi infettivi possono derivare dall’infestazione di topi e di blatte, di zanzare e di mosche, di formiche e di parassiti, che trovano facile coltura e diffusione per mancanza di igiene, per i rifiuti dei cassonetti, per la sporcizia dei tombini, per gli escrementi degli animali. Un nodo rischioso è rappresentato dalla potabilità dell’acqua, piuttosto carente per le reti idriche malsicure e per l’utilizzo delle bottiglie di plastica, sottoposte ad una conservazione incerta ed ad un trasporto carico d’imprevisti. Rilevante è pure l’inquinamento dell’aria, provocato dallo smaltimento inadeguato dei rifiuti, dalle aree maleodoranti in prossimità dei depuratori e dei tombini delle acque reflue, dal trattamento incontrollato di antiparassiti anche in agricoltura, dalle emissioni di vecchie strutture d’amianto e degli impianti di raffreddamento, dai gas di scarico di autoveicoli, veramente eccessivo per il traffico delle nostre strade, sempre intasate in certi orari e periodi. L’alterazione dell’equilibrio atmosferico può avere effetti nocivi per l’uomo, gli animali, le piante e l’ambiente, arrecando danni alla salute e diminuendo l’aspettativa e la qualità della vita perfino nei nostri piccoli paesi costieri, soggetti ad un accumulo esagerato di elementi tossici per un utilizzo scriteriato del territorio e per l’assenza di prevenzione con interventi mirati alla salvaguardia della terra, amministrata con noncuranza, incompetenza ed inadempienza. Nel cuore di questa terra così maltrattata insorge adesso un particolare grido di dolore, che tocca il vissuto di tante famiglie con patologie “possibilmente” scaturite anche da fattori ambientali avvelenati ed avvilenti, che ammonisce l’amministrazione pubblica ed invita ad una gestione del territorio attenta, armonica e diligente in direzione del bene comune a discapito magari della vanità di una carnevalata o di una megastruttura qualsiasi.”

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